C’è grande attesa per Tears of the Kingdom, nuovo capitolo della serie The Legend of Zelda e sequel diretto di Breath of the Wild. Manca ancora un mese al debutto del gioco su Switch, ma qualcuno ha voluto offrire ai fan un ‘assaggio’ di ciò che li attende nella prossima avventura di Link. Come? Condividendo le immagini dell’intero artbook ufficiale dell’action/adventure.
Inutile dire che Nintendo non ha preso bene la notizia e ha immediatamente mobilitato il suo ufficio legale con l’intenzione di scoprire l’identità del leaker. Per riuscirci, a quanto pare, gli avvocati della compagnia giapponese hanno dovuto coinvolgere anche Discord.
Nintendo ‘chiede aiuto’ a Discord per i leak di TOTK
Sono 204 le pagine dell’artbook di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom trapelate online e al loro interno è possibile trovare dettagli sui nuovi personaggi, sui nemici e sulle location del gioco; fortunatamente non sembrano essere stati inclusi ‘spoiler’ sulla trama.
Il leak è avvenuto all’interno di un server fanmade di Discord dedicato al nuovo capitolo della rinomata saga fantasy. Quando le suddette immagini sono state ricondivise dalle testate online, Nintendo ha richiesto la rimozione immediata di tutti i contenuti coperti da copyright. Nelle ore successive alcuni utenti hanno però continuato a diffondere il materiale dell’artbook, il che ha spinto Nintendo a ordinare anche la chiusura dell’intero server.
Come riporta TorrentFreak, il 4 aprile la società giapponese ha aperto una procedura presso il distretto della California del Nord allo scopo di ottenere maggiori informazioni riguardanti il leaker di Tears of the Kingdom. È stata quindi tirata in ballo la stessa Discord, a cui è stato richiesto di fornire l’identità, “incluso il nome, l’indirizzo di residenza, il numero telefonico e l’indirizzo e-mail” dell’utente Julien#2743, responsabile della pubblicazione illecita del materiale protetto.
Non è ancora chiaro come abbia fatto il leaker ad ottenere l’artbook del gioco prima del lancio ufficiale della Collector’s Edition. In ogni caso, non è la prima volta che assistiamo a un episodio di questo tipo. Seguiremo la vicenda per scoprire se Nintendo deciderà di ‘punire’ il responsabile del leak.