Xcode e Spotlight potrebbero essere i primi servizi Apple con funzionalità di IA generativa

Apple sta conducendo alcuni test interni per mettere alla prova nuove funzionalità di IA generativa da integrare nella piattaforma di programmazione Xcode, con lo scopo di renderle disponibili più avanti nel corso dell’anno anche agli sviluppatori terzi.

La notizia viene diffusa da Bloomberg, che riferisce come Apple abbia inoltre valutato le potenzialità dell’intelligenza artificiale per l’uso in servizi rivolti ai consumatori, come ad esempio la composizione automatica di playlist in Apple Music, la creazione di presentazioni con Keynote o l’interazione conversazionale con Spotlight per le operazioni di ricerca.

In particolare quest’ultima possibilità consentirebbe agli utenti di macOS e iOS di effettuare ricerche ponendo domande in linguaggio naturale, come accade con i chatbot più conosciuti, così da ottenere informazioni di vario tipo, non solo per cercare documenti all’interno del sistema. Spotlight infatti puo recuperare anche informazioni come le condizioni meteo, le quotazioni di borsa, eseguire calcoli e altri compiti che non necessariamente richiedano l’apertura di un’applicazione.

Fino ad ora la Mela sta mantenendo un approccio di basso profilo verso il tema dell’intelligenza artificiale generativa. Il CEO Tim Cook ha rilasciato dichiarazioni in genere più tiepide rispetto alle posizioni di Google e Microsoft, ma in una recente call con analisti e investitori ha confermato che per l’anno in corso arriveranno funzionalità di intelligenza artificiale generativa all’interno dei prodotti e dei servizi offerti dall’azienda.

Al momento Apple ha rilasciato un framework di apprendimento automatico open source chiamato MLX che semplifica l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale sui chip Apple Silicon, un sistema di editing di immagini text-to-image e uno strumento di animazione AI chiamato Keyframer.