Xbox e Windows NT 3.5: rubati i codici sorgente

Il codice sorgente della Xbox originale include il kernel del suo sistema operativo, una versione personalizzata per gli scopi della console di Windows 2000, con supporto alle DirectX 8. Ci sono conferme che il sistema operativo di Xbox trapelato sulla rete sia autentico: è online dall’inizio del mese. Fanno parte del materiale trafugato anche l’Xbox Development Kit, gli emulatori usati per i test interni e la documentazione.

Microsoft, che ha confermato la perdita di dati a The Verge, si affretta a puntualizzare che programmatori di emulatori erano già in possesso di questo materiale e che quindi non ci sarà un incremento di emulatori dell’originale Xbox o altri sforzi similari in ambito homebrew.

Xbox originale

Già sono in circolazione diversi emulatori della Xbox originale, come CXBX, XQEMU e CXBX Reloaded, ma non riescono a emulare il kernel della console. Senza il codice sorgente è un’operazione molto difficoltosa: lo fa Microsoft, rispetto ai giochi Xbox e Xbox 360, ma solo su Xbox One, mentre questo supporto non è stato finora esteso a Windows 10.

Oltre al materiale sulla Xbox, è apparso online anche il codice di una versione quasi definitiva di Windows NT 3.5. Il codice sorgente include tutti gli strumenti di compilazione necessari e dovrebbe consentire agli appassionati di esplorare in profondità il vecchio sistema operativo. Poiché il supporto di Windows NT 3.5 è terminato nel dicembre 2001, il sistema operativo viene utilizzato su un numero ridotto di PC: quindi, il leak del suo codice sorgente non è un problema significativo.

Microsoft è sempre stata molto protettiva nei confronti del codice sorgente dei suoi sistemi Xbox e Windows. Nonostante questo, nel corso degli anni si sono verificati leak anche piuttosto importanti. Una parte del codice sorgente di Windows 2000 e Windows NT 4 è stata pubblicata nel 2004, e lo stesso è capitato anche a Windows 10 nel 2017.

Insignia


Insignia

Insieme alla notizia del furto di codice, arriva l’annuncio che i servizi online della Xbox originale verranno ripristinati, ovviamente da un gruppo esterno a Microsoft. Si chiameranno Insignia e nell’autunno 2020 inizieranno a ospitare i primi giochi funzionanti. La prima Xbox è una macchina da gioco iconica e ci sono ancora molti appassionati che la usano e la prendono a punto di riferimento.

Microsoft ha però interrotto il supporto Xbox Live a Xbox, ed è quindi impossibile giocare online allo stato attuale delle cose. I responsabili di Insignia hanno anche caricato un video su YouTube con il quale mostrano come sia possibile creare un account per il nuovo servizio, che è privatamente in fase di sviluppo dallo scorso anno. Sembra che una beta privata sarà lanciata a breve.

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