Windows 11, alcune restrizioni possono essere aggirate con Rufus: ecco come

I requisiti di Windows 11 hanno fatto storcere il naso a moltissimi utenti, anche possessori di sistemi non obsoleti. Microsoft richiede alcune caratteristiche per le CPU integrate nei sistemi, e anche la presenza di una connessione internet attiva durante la prima configurazione insieme all’uso di un account Microsoft.

Nel corso del tempo sono fioccate soluzioni alternative più o meno legittime, e più o meno pericolose, che consentono di effettuare l’aggiornamento a Windows 11 anche su CPU non supportate, o aggirando gli ostacoli imposti da Microsoft. La buona notizia, per chi intedesse eludere le restrizioni, è che al momento Microsoft non sembra attuare strategie per vietare i tentativi degli utenti.

Windows 11, l’ultima versione di Rufus consente l’installazione senza account Microsoft

L’ultima novità in tal senso arriva da Rufus, lo strumento gratuito che può essere utilizzato per formattare e creare drive avviabili o Live USB. L’ultima versione del tool, Rufus 3.19 Beta, ha integrata una nuova opzione che consente di rimuovere la richiesta dell’account Microsoft online per portare a termine l’installazione, oltre alle altre modalità presenti in precedenza che consentivano di aggirare alcuni dei requisiti ufficiali.

L’app può essere inoltre utilizzata per creare drive avviabili per l’installazione di Windows 11 ignorando la richiesta del modulo TPM 2.0 (consentendone l’installazione anche sui Mac con CPU Intel), e anche la richiesta di 4 GB di RAM o 64 GB di spazio di archiviazione. Si può inoltre disabilitare la richiesta della raccolta dei dati, nella prima configurazione. Per quanto riguarda l’installazione senza account Microsoft è comunque necessario mantenere il sistema offline per tutta la duranta dell’installazione.

Si tratta di un requisito necessario anche con le modalità precedenti che consentivano l’installazione del sistema operativo senza account Microsoft. Nel caso di Rufus, però, l’intera procedura è decisamente più semplice visto che non impone la modifica del Registro di sistema e altre operazioni non alla portata di tutti.

Al momento chi aggira le restrizioni non ha svantaggi evidenti nell’uso di Windows 11, tuttavia è da notare che Microsoft potrebbe iniziare a implementare watermark nelle installazioni non del tutto conformi, o anche bloccare gli aggiornamenti software se lo ritenesse necessario.

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