Una capsula SpaceX Dragon ha acceso i motori Draco per modificare l’altitudine della Stazione Spaziale Internazionale

La Stazione Spaziale Internazionale ha occasionalmente bisogno di aumentare la propria altitudine (modificando la velocità orbitale) che decresce a causa dell’attrito atmosferico. Per farlo vengono impiegati i motori di alcune navicelle, solitamente Soyuz o Progress di Roscosmos e in passato dello Space Shuttle. Recentemente gli Stati Uniti hanno provato altre strategie per effettuare il reboost sfruttando navicelle spaziali statunitensi.

spacex

Nel 2022 è stato eseguito un test con la capsula cargo Cygnus di Northrop Grumman mentre nel 2024 è stato il momento per la navicella cargo SpaceX Dragon durante la missione di rifornimento chiamata CRS-31 sfruttando i motori Draco installati a bordo. Questa scelta permette di avere maggiore flessibilità d’intervento da parte delle agenzie che collaborano per il mantenimento della Stazione Spaziale Internazionale, anche nel caso uno dei partner (come Roscosmos) possa abbandonare il progetto prima della sua fine, prevista all’inizio degli anni ’30.

Una novità è stata introdotta nelle scorse ore, quando la capsula Dragon di SpaceX utilizzata per la missione CRS-33 ha utilizzato dei propulsori installati nel trunk non pressurizzato per eseguire il reboost. La società statunitense aveva annunciato questa possibilità qualche giorno prima con un video mostrando anche il sistema di propulsione aggiuntivo che solitamente non è presente.

La NASA ha riportato che l’operazione è riuscita correttamente il 3 settembre con una manovra che ha avuto una durata di 5’3″. L’altitudine della ISS è quindi stata portata fino a 419 x 412 km, aumentando di circa 1,5 km il perigeo (ossia il punto più basso dell’orbita). Sempre l’agenzia spaziale statunitense ha aggiunto che il nuovo sistema di propulsione della capsula Dragon contribuirà a mantenere l’altitudine della Stazione Spaziale Internazionale con altre accensioni dei propulsori che saranno più lunghe e che avverranno durante l’autunno del 2025.

spacex

Oltre ad aiutare a mantenere, come scritto sopra, la quota della ISS in queste sessioni di accensione dei propulsori, questo test della capsula Dragon di SpaceX permette anche di provare una parte del veicolo che sarà costruito per fare rientrare la Stazione Spaziale Internazionale in maniera sicura nell’atmosfera.

Avendo una massa grande è probabile che alcune parti dei moduli possano arrivare fino alla superficie e per questo le agenzie si sono accordate per far rientrare la ISS in modo tale che questi possibili detriti finiscano nella zona di Point Nemo (nell’Oceano Pacifico meridionale). Si tratta di una zona di mare lontana da tutte le terre emerse e poco trafficata, questo consentirà di ridurre i rischi di incidenti. Il veicolo di deorbiting sarà basato su una capsula Dragon modificata che avrà nel trunk ben 46 motori Draco complessivamente. Secondo i piani saranno accesi contemporaneamente dai 22 ai 26 propulsori fornendo 10 kN di spinta. L’aggiunta dell’hardware porterà la massa complessiva a 30 tonnellate, delle quali 16 saranno di propellente.