SpaceX: non solo Starship, anche Falcon 9 lancerà Starlink di seconda generazione

Starlink non è solo un sistema per far connettere le persone a Internet anche quando si trovano in luoghi remoti (o con il loro camper o in barca). La megacostellazione satellitare, ancora in fase di sviluppo e ampliamento, è anche uno dei mezzi coi quali SpaceX riesce e generare guadagni da investire nello sviluppo di soluzioni come Starship. Del resto la società di Elon Musk è privata e ha solo alcuni investitori selezionati mentre un’altra parte degli introiti deriva dai contratti di lancio con agenzie o altre società.

starlink

Mantenere la costellazione funzionante e ampliarla per rispondere alle esigenze del mercato (che sia corporate, consumer o per i militari) è quindi fondamentale. Per questo la società statunitense sta pensando alla seconda generazione di Starlink che promette diversi miglioramenti. Uno dei cardini dell’espansione del numero di satelliti sarà Starship, ma sembra che si ricorrerà anche ai Falcon 9.

SpaceX punterà anche su Falcon 9 per Starlink di seconda generazione

Nella documentazione presentata circa un anno fa sembrava che la seconda generazione di Starlink sarebbe stata lanciata esclusivamente con Starship. Sembra però che nell’ultimo aggiornamento la società abbia reintrodotto anche il più che affidabile (ma meno capiente) Falcon 9. Questo genere di razzi spaziali si sono dimostrati affidabili, poco costosi e ormai ben collaudati anche in termini di cadenza di lancio. Di contro però sono “solo” dei lanciatori medi e non pesanti come Starship.

A scrivere è stato David Goldman (che si occupa della gestione dei satelliti) che ha inviato una lettera alla FCC. Sembra che SpaceX cerchi un mix ideale che eviti di dover aspettare troppo il collaudo di Starship affidandosi invece a Falcon 9, pur perdendo capacità di lancio (la prima è data per 100 tonnellate in LEO, la seconda per 23 tonnellate).

spacex starship

I nuovi Starlink avranno di per sé caratteristiche tecniche simili ma strutture differenti a causa del doversi adattare alle diverse tipologie di razzi. Bisogna considerare che i nuovi satelliti saranno più grandi (7 x 5 metri) e più pesanti (1,25 tonnellate) rispetto agli attuali. Se i piani avranno successo, SpaceX arriverà a quasi 30 mila unità in orbita, anche se non è chiaro quando inizierà il loro lancio.

Se guardiamo alla situazione attuale, con la prima generazione di satelliti Starlink, sono state lanciate 3108 unità. Di queste, 2841 sono attualmente in orbita e 2806 sono effettivamente funzionanti. Si tratta quindi di numeri gran lunga più ridotti di quanto potremo vedere in futuro. A questi si aggiungeranno poi le altre costellazioni satellitari, come quelle di OneWeb o Amazon e altri operatori del settore. Questo pone un grande problema in termini di affollamento orbitale e relativo rischio di una Sindrome di Kessler (non solo legato a Starlink) che prima o poi dovrà essere affrontato seriamente da agenzie, governi e privati.

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