SpaceX Crew Dragon Demo-2: rientrata la capsula con i due astronauti

Grande risalto mediatico è stato dato circa due mesi fa quando la capsula SpaceX Crew Dragon della missione di test Demo-2 con a bordo Robert Behnken e Douglas Hurley è stata lanciata in direzione della ISS (Stazione Spaziale Internazionale). Ora la missione si è conclusa con il rientro della capsula per la fase finale dei test dedicati alle sequenze finali e all’ammaraggio.

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Come annunciato qualche giorno fa, il rientro è stato eseguito come programmato: l’1 Agosto la capsula si è separata automaticamente dalla ISS. Oggi, 2 Agosto, invece c’è stato l’ammaraggio nel Golfo del Messico, vicino alle coste di Pensacola (Florida), luogo scelto per via delle migliori condizioni meteo (più lontano dall’uragano Isaia che si trova più a est) e del mare che hanno reso il recupero più semplice e sicuro.

crew dragon spacex

Il rientro di SpaceX Crew Dragon

Gli astronauti hanno avuto modo di riposarsi (risvegliati poi da un messaggio dei loro figli) e di fare gli ultimi controlli, come i test per verificare perdite di pressione della tuta, mentre erano nella fase conclusiva del loro viaggio. Ricordiamo, come scritto in passato, che questo test di SpaceX e NASA era particolarmente importante. Da quando lo Space Shuttle è stato “mandato in pensione” gli astronauti USA (e non solo) hanno dovuto affidarsi ai lanci con le Soyuz russe per raggiungere la ISS. Posti pagati a caro prezzo e con possibili ritorsioni di tipo politico in vista.

Una capsula che può portare astronauti statunitensi partendo da suolo statunitense era necessaria. E SpaceX ha dimostrato di poter arrivare prima (e meglio) di un altro colosso dell’industria aerospaziale, Boeing (con la CST-100 Starliner) che è rimasta più indietro.

Il recupero della capsula con gli astronauti

GO Navigator è la nave utilizzata per il recupero della capsula ma ovviamente erano previste altre unità di supporto per aiutare in caso di bisogno (sia aeree che navali). La capsula SpaceX Crew Dragon, nelle ore precedenti, ha invece fatto alcune manovre per abbassare la sua quota e la sua velocità relativa al suolo. Successivamente è stato sganciata la parte della stiva (non più necessaria e che è bruciata completamente non vedendo recuperata) per ridurre peso e utilizzare meno carburante.

La capsula ha impattato sulla superficie dell’acqua a circa 25 km/h e ha successivamente rilasciato i paracadute per permettere un’estrazione più semplice degli astronauti che erano all’interno. Si conclude così la fase di test vera e propria della capsula di SpaceX che, ancora una volta, può contare su un successo. Come scritto sopra, si tratta di una buona notizia non solo per la NASA ma anche per altre agenzie (per esempio la JAXA o l’ESA).

crew dragon demo-2 splashdown

Come raccontato in un’altra notizia, la prossima fase prevede un lancio di Crew Dragon (Crew-1) per la fine del mese di Settembre 2020 mentre Crew-2 è prevista all’inizio dell’anno prossimo. Si tratteranno delle prime missioni effettivamente operative per la capsula SpaceX Crew Dragon che potrebbe poi essere affiancata dalla soluzione Boeing, ma bisognerà aspettare il nuovo test senza equipaggio e poi i test di collaudo con equipaggio.