Si torna a parlare di leak, di documenti aziendali trapelati e di scontri senza esclusione di colpi. Eppure non si parla di Microsoft, né di Activision Blizzard, mentre ancora infiamma la disputa in tribunale che vede la FTC opporsi all’acquisizione del publisher di Call of Duty da parte della casa di Redmond. Il protagonista dell’ultima clamorosa vicenda è invece SEGA, al centro di una fuga di documenti che risalirebbero alla seconda metà degli anni ’90: è il periodo della quinta generazione di console, del duello tra il Saturn di SEGA e la PlayStation di Sony e dell’ascesa del Nintendo 64.
SEGA vs. Sony: svelati interessanti retroscena
“Stiamo uccidendo Sony”, così Tom Kalinske, ex amministratore delegato di SEGA America, scriveva in una email datata 28 marzo 1996. Il contenuto del messaggio emerge da un file PDF di ben 272 pagine che raccoglie numerosi documenti classificati della divisione statunitense di SEGA.
Dietro le parole di Kalinske c’era la convinzione, all’epoca, che SEGA potesse battere Sony e la sua PlayStation, in seguito al lancio del Saturn in Giappone (novembre 1994) e all’esaltante debutto in Occidente (maggio 1995). Oggi sappiamo che fu Sony ad avere la meglio e che SEGA finì addirittura al terzo posto del podio, dietro il Nintendo 64 del colosso di Kyoto.
Nella suddetta mail leggiamo le parole di un Kalinske a dir poco entusiasta: “In ogni negozio giapponese Saturn è sold-out e ci sono pile di PlayStation (non vendute). I rivenditori hanno dichiarato che non possono confrontare le vendite reali perché il Saturn si esaurisce prima di poter effettuare qualsiasi misurazione precisa“. L’ex CEO di SEGA America si dichiarò certo dell’eventuale vittoria del Saturn sul territorio statunitense: “Vorrei che tutto il nostro staff, i rivenditori, gli analisti e i media vedessero e capissero cosa sta succedendo in Giappone […]”.
Nonostante l’incoraggiante ottimismo di Tom Kalinske, dietro le quinte di SEGA la situazione era tutt’altro che rosea. Come rivelano gli stessi documenti trapelati nelle ultime ore, nel 1996 i margini sulla vendita al dettaglio dei Saturn erano estremamente ridotti – si parla di 15 dollari per ogni unità venduta – e questo ha portato a un progressivo abbandono della console da parte dei rivenditori occidentali. Dal medesimo leak emerge che il marchio venne danneggiato anche dal lancio di prodotti ‘sfortunati’ come l’espansione 32X e il Mega CD per SEGA Mega Drive.
Al tempo gli stessi dirigenti di SEGA ammisero che i giochi di Sony erano migliori di quelli prodotti dalla rivale, soprattutto sul piano grafico. Tom Kalinske lasciò SEGA nel 1997, circa un anno dopo il famigerato scambio di email di cui sopra. Arriviamo così al 1998, quando la multinazionale giapponese mise in commercio la sua ultima console casalinga, l’iconico Dreamcast, che poteva offrire prestazioni sensibilmente superiori a quelle offerte da PlayStation e dal Nintendo 64.