La situazione dei dazi commerciali si è fatta ancora più spinosa di quanto già non fosse. Nelle ultime ore sono accadute un po’ di cose che, per noi comuni mortali, proprio belle non sono e che potrebbero creare grandi scompensi nel commercio mondiale, anche quello tecnologico.
Anzitutto, il presidente degli Stati Uniti si è bullato delle tante chiamate ricevute con un “mi baciano il culo, stanno morendo dal desiderio di fare un accordo” che non sembra proprio rientrare nel galateo di un Capo di Stato. Il tycoon dice di sapere quel “che diavolo sto facendo”, aggiungendo che “molti Paesi ci hanno fregato a destra e sinistra. Adesso è il nostro turno di fregarli, e così renderemo il nostro Paese più forte”.
Al di là delle spacconate, gli Stati Uniti hanno iniziato a imporre dazi del 104% sui prodotti in arrivo dalla Cina – il che comporterà ulteriori problemi per società come Apple, giusto per citarne una. Un aumento rispetto al 54% precedente, dovuto alla decisione di Pechino di imporre dazi del 34% sui beni importati dagli USA e altre misure ritorsive.
La Cina non è rimasta a guardare e, a sua volta, ha annunciato di aver portato i dazi dei beni esportati dagli USA all’84%. Inoltre, altre 12 aziende statunitensi sono state inserite nella sua lista sul controllo delle esportazioni.
“La pratica degli Stati Uniti di aumentare i dazi sulla Cina è un ulteriore errore, che viola gravemente i diritti e gli interessi legittimi della Cina e danneggia seriamente il sistema commerciale multilaterale basato su regole”, fa sapere Pechino.
Nel frattempo, batte un colpo anche l’Unione europea, con dazi che saranno del 25% per una gran parte dei prodotti di importazione americana. Si parla di un valore complessivo pari a 20,9 miliardi di euro in tre tranche: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dal primo dicembre.
“Oggi gli Stati membri dell’UE hanno votato a favore della proposta della Commissione europea di introdurre contromisure commerciali contro gli Stati Uniti. La proposta della Commissione è stata avanzata in risposta alla decisione di marzo degli Stati Uniti di imporre tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’UE”, recita una nota.
L’UE ritiene che i dazi statunitensi siano ingiustificati e dannosi, in quanto causano danni economici a entrambe le parti e all’economia globale. L’UE, inoltre, fa sapere di preferire la ricerca di soluzioni negoziate con gli Stati Uniti, che siano equilibrate e reciprocamente vantaggiose. “Le contromisure potranno essere sospese in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino un risultato negoziale equo ed equilibrato“.
Nel frattempo, sul social Truth, Trump consiglia: “Questo è un ottimo momento per trasferire le vostre aziende negli Stati Uniti, come Apple e molte altre stanno facendo. Zero dazi. Non aspettate, fatelo ora”.