Scelta del notebook gaming: non solo CPU e GPU, c’è molto di più

Quando si sceglie un portatile gaming, cosa bisogna guardare per acquistare un prodotto che soddisfi appieno le proprie esigenze? A questa domanda un appassionato di hardware vi risponderà secco: processore e scheda video.

Pur non avendo torto, si tratta di una risposta riduttiva, perché un notebook è molto di più, l’incastro di più parti che devono essere ben congeniate e bilanciate tra loro per garantire un’esperienza uniforme.

L’abbiamo visto di recente anche parlando di Lenovo LOQ, un prodotto che ci è piaciuto per il suo bilanciamento: non solo CPU e GPU avevano una potenza adeguata per supportarsi a vicenda, sia in gaming che nella produttività, ma anche tutto il resto era studiato affinché le prestazioni finali fossero più che adeguate, a un prezzo tutto sommato contenuto.

Stiliamo quindi un vademecum di aspetti da guardare in un notebook gaming moderno.

Lo schermo è davvero il centro di tutto

Fermo restando che CPU e GPU sono i motori del computer, quelli che hanno i cavalli che garantiscono le prestazioni finali, nei notebook gaming lo schermo è assolutamente rilevante.

In passato i portatili avevano schermi standard, ma l’evoluzione costante oggi ci ha portato ad avere svariate tecnologie, dai pannelli TNT, agli IPS fino agli OLED, ma soprattutto le risoluzioni di ogni tipo e refresh rate molto elevati.


In linea di massima, mentre la qualità cromatica di un pannello su un notebook gaming non è l’aspetto più rilevante (non che non conti in senso assoluto) o ciò che si ricerca, risoluzione e refresh rate sono fondamentali. Così importanti che fare errori di valutazione potrebbe portarci ad avere un’esperienza di gioco non del tutto soddisfacente.

Torniamo all’esempio di Lenovo LOQ, dotato di uno schermo da 15,6 pollici Full HD a 144 Hz. La risoluzione è quella più diffusa, abbinata a un refresh rate elevato per immagini fluide.

La società ha quindi selezionato un processore Intel Core i7 con 10 core ad alta frequenza e una GPU moderna di fascia media NVIDIA come la RTX 4060 Laptop con 8 GB di memoria per garantire prestazioni adeguate per sfruttare quel refresh rate e quella risoluzione, senza richiedere ai giocatori di venire a patti con la qualità grafica. E anche l’attivazione del ray tracing, appoggiandosi a tecnologie sempre più consolidate come il DLSS, non fa più paura.

Se però nel cuore del notebook c’è un processore come il Core i9-14900HX o il Ryzen 9 7945HX o il 7945HX3D, con una GeForce RTX 4090 Laptop di NVIDIA, allora è possibile avere un display di dimensione, risoluzione e refresh rate maggiori. Sul mercato ci sono modelli fino a 17,3 o 18 pollici, capaci di supportare una risoluzione fino al 4K e, a seconda della tipologia dello schermo, offrire un refresh rate elevato di 120 o 144 Hz. Certo, vi costerà parecchio.

Anche il resto dell’hardware vuole la sua parte

Tanta attenzione a CPU, GPU e display sono meritate, ma non si può tralasciare il resto dell’hardware, segnatamente la memoria e l’SSD. Oggi come oggi un notebook gaming deve avere almeno 16 GB di RAM, mentre l’unità SSD deve essere una M.2 con interfaccia PCIe 4.0.

La memoria DDR5 sta prendendo piede anche nel settore dei notebook e rappresenterà il riferimento nei prossimi anni, con velocità sempre maggiori e capacità di supportare le CPU multi-core al meglio.

Nella scelta della memoria di un notebook gaming, oltre alla capacità, è bene assicurarsi di due aspetti: che il portatile abbia memoria sostituibile e che ci siano almeno due slot, ossia la RAM funzioni in dual-channel.

Se nel primo caso è importante assicurarsene per una questione di espandibilità futura, dato che i requisiti di memoria potrebbero aumentare in futuro, nel secondo si tratta proprio di non perdere prestazioni per strada.

L’avvento degli SSD ha portato enormi benefici ai notebook gaming, liberando le prestazioni del resto dell’hardware e dando ai progettisti la possibilità di realizzare prodotti sempre più sottili e leggeri.

Al di là della capacità necessaria, che varia da persona a persona, oggi un giocatore deve almeno avere 1 o 2 TB di archiviazione su SSD M.2, di tipo PCIe 4.0 preferibilmente per avere una velocità adeguata oggi e nei carichi futuri. L’uso nei giochi di Microsoft DirectStorage (qui spieghiamo cos’è) renderà l’SSD più importante che mai, senza dimenticare l’avvento dell’intelligenza artificiale.

Molti notebook gaming hanno un slot M.2, ma diversi ne hanno anche due per garantire ulteriore espandibilità: se lo storage è per voi fondamentale, leggete recensioni e verificate sui siti dei produttori la presenza di più di uno slot M.2 nel notebook: ormai i portatili gaming, con i giusti cacciaviti, si possono aprire più o meno facilmente per darvi modo di aggiungere memoria e storage.

La connettività

Il portatile, lo dice la parola stessa, è fatto per essere usato in mobilità. Se il gaming è quasi sempre un’attività che facciamo a casa, sulla scrivania e per godere di prestazioni massime con il portatile collegato alla presa di corrente, sempre più spesso può capire di divertirsi anche in mobilità.

Importante è quindi avere una connettività varia e di ultima generazione. Avere una porta Ethernet, 1 Gb ma anche 2,5 Gb su alcuni notebook di fascia alta, è ottima perché permette di sfruttare le sempre più diffuse linee FTTH al massimo.

Allo stesso tempo, un notebook moderno deve avere almeno il Wi-Fi 6, meglio se la versione 6E. Quest’ultima è un’estensione dello standard Wi-Fi 6 nello spettro a 6 GHz che consente di ottenere una velocità più elevata, una latenza minore e una sicurezza maggiore della rete.

Sta arrivando il Wi-Fi 7, ma servirà del tempo per una sua diffusione su larga scala: anche in questo caso, la necessità di avere collegamenti stabili e sempre più veloci impone di tenere in forte considerazione il tema della connettività.

La tastiera

Se si guarda un portatile, non si può non notare la tastiera, un altro punto importante per chi gioca, perché una tastiera non reattiva o che restituisce un feeling non buono può inficiare i risultati nei titoli competitivi e, di conseguenza, rovinare l’esperienza.

Alcuni produttori hanno stretto collaborazioni con i produttori di switch di tipo meccanico per dotare i propri notebook di tastiere che nulla invidiano a quelle usate sui PC desktop. Ogni switch ha un suo feeling e, in un certo senso, un suo generico di gioco, ma questo è un argomento per un altro giorno.

In generale c’è moto attenzione a questo aspetto e, qualora la tastiera non fosse di vostro gradimento, c’è sempre il piano B – che vi sveliamo a breve.

I dettagli, anche piccoli, fanno la differenza

All’inizio ci siamo retoricamente chiesti cosa cosa guardare in un notebook e la risposta sarebbe dovuta essere: “tutto!”. In realtà i punti affrontati sono quelli fondamentali, ma poi ci sono quelle cose in più che male non fanno e parliamo di quantità e tipo di porte, ma anche software inclusi.

Porte USB veloci, sia di tipo A che di tipo C, oggi sono un must. D’altronde il piano B a cui facevamo riferimento poco fa è quello di acquistare un tastiera esterna e usarla al posto di quella integrata, ovviamente con un immancabile mouse.

Nell’ambito delle porte, la presenza di uscite video come HDMI 2.1 – in prospettiva anche Thunderbolt 4 – potrebbe essere di grande aiuto quando si è in presenza di un monitor esterno più grande e si vuole giocare su un’area maggiore.

L’altro aspetto che impreziosisce l’esperienza sono i servizi: i produttori di notebook non possono ormai prescindere dal realizzare software di controllo che consentano ai giocatori di monitorare i parametri dell’hardware, gestire se presente l’illuminazione di tastiera e scocca, ma soprattutto le prestazioni. Lenovo offre Vantage, un programma completo che grazie alla tecnologia AI Engine+ usa algoritmi che apprendono per garantire il giusto rapporto tra prestazioni e rumorosità del sistema di raffreddamento.

In conclusione

CPU e GPU definiscono il profilo prestazionale di un sistema, e ci sarebbe molto da dire in merito, ma non è lo scopo di questo articolo. Il messaggio che deve passare è che bisogna riporre attenzione a molti aspetti nella selezione di un notebook gaming, spesso e volentieri un prodotto che ci deve accompagnare per anni. Dal resto dell’hardware alle porte, indagate su ogni aspetto.

La parola d’ordine, sia per una questione di efficacia che di prezzo, è bilanciamento: acquistare un dispositivo con una risoluzione elevata, ma con un hardware che in prospettiva potrebbe faticare a gestirla in gaming, potrebbe portare non solo a rinunce in termini di qualità di gioco, ma anche a dover cambiare il notebook con maggiore frequenza.

Attenzione, in termini di esperienza finale, anche al refresh rate, ed eventualmente al supporto di tecnologie come G-Sync e FreeSync per la sincronia con il frame rate prodotto dalla GPU: la qualità del gaming, infatti, non è insita solo negli FPS ma anche nella fluidità dell’immagine: se scatta – stuttering – o viene riprodotta in modo non omogeneo (generando una linea che ‘corre sullo schermo’ detta tearing) allora la vostra esperienza finale non sarà buona.

Vi sono poi delle caratteristiche base sotto cui consigliamo di non scendere, dai 16 GB di RAM agli SSD M.2 PCIe 4.0. Dulcis in fundo, prestate attenzione alla dotazione di porte per non avere rimpianti in futuro. Poi, ovviamente, a ognuno il suo: la capacità di spesa è chiaramente sovrana nella selezione di un prodotto, anche se ciò non significa spendere più del dovuto.

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