Come avevamo scritto all’inizio di agosto, la missione russa Luna-25 è partita in direzione del nostro satellite naturale dove arriverà tra alcuni giorni. Si tratta della prima missione russa/sovietica dalla precedente Luna-24 avvenuta nell’ormai lontano 1976. La Luna sta tornando sempre più alla ribalta grazie alle missioni robotiche e in futuro a quelle umane (e un esempio è la missione indiana Chandrayaan-3).
Questa missione è importante perché getta le basi, almeno in teoria, per la futura stazione spaziale di ricerca ILRS (stazione lunare di ricerca internazionale) che sarà realizzata in partnership con la Cina negli anni ’30. Prima di queste ci saranno diverse missioni comprese quelle Luna-26, Luna-27 e Luna-28 (sempre da parte di Roscosmos e dalla Russia). Questo è quello che sappiamo.
La missione russa Luna-25 è in direzione del nostro satellite
Il lancio è avvenuto all’1:11 dell’11 agosto (ora italiana) con un razzo spaziale Soyuz-2.1b e stadio superiore Fregat dal cosmodromo di Vostochny. Tutto si è svolto come da programma e, secondo i piani rilasciati da Roscosmos, l’allunaggio è previsto per il 21 agosto, due giorni prima dell’arrivo della sonda indiana. Questo è dovuto a una diversa traiettoria e anche a una massa differente (la navicella indiana ha una massa superiore).
Alle 15:00 di oggi (ora italiana) la sonda spaziale Luna-25 ha acceso i suoi propulsori a bassa potenza per circa 46″ per una correzione di orbitale prevista. Ci sarà poi una seconda manovra orbitale e infine l’ingresso nell’orbita lunare intorno al 16 agosto. La zona scelta per l’allunaggio del lander, vicina al cratere Boguslavsky, ha una superficie di 30×15 chilometri. Le motivazioni della scelta sono da ricercarsi nella semplicità di comunicazione con la Terra, nella facilità di gestione della traiettoria e nella struttura del terreno che è sostanzialmente pianeggiante.
La zona si trova nei pressi del Polo Sud lunare dove si potrà misurare la quantità d’acqua ed eseguire ulteriori analisi della regolite per le future missioni robotiche e umane. Inizialmente erano previsti strumenti forniti anche da ESA e da altri partner ma dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e relative sanzioni, tutti gli strumenti sono di origine russa.
Roscosmos ha previsto anche due siti di atterraggio di backup a sud-ovest del cratere Manzini o a sud del cratere Pentland-A. La massa complessiva del lander Luna-25 (compresi strumenti e propellente) è pari a circa 1800 chilogrammi. Poco dopo l’allunaggio, se verrà fatto correttamente, saranno catturate immagini panoramiche del suolo fornendo le prime indicazioni agli scienziati e agli ingegneri ma anche immagini da poter condividere con il Mondo. I piani futuri della Russia prevedono di lanciare Luna-26 nel 2027, Luna-27 nel 2028 e Luna-28 nel 2030 o oltre. A quel punto si punterà all’allunaggio di un equipaggio umano (anche se a quel punto le missioni Artemis e la Cina dovrebbero essere già sul suolo lunare con i propri equipaggi).