Nelle scorse settimane avevamo scritto di come Roscosmos stesse pensando di realizzare due lander identici per la missione Luna-27 per ridurre i rischi nel caso qualcosa non dovesse funzionare, come per Luna-25. Lev Zeleniy (Direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Spaziale dell’Accademia Russa delle Scienze) in una nuova intervista ha supportato questa idea a causa dei costi che sarebbero sì più alti, ma non molto più alti dando però una maggiore sicurezza di riuscita della missione.
Nell’intervista a Interfax, Zeleniy ha dichiarato che in Russia “ci siamo ricordati della pratica sovietica delle doppie spedizioni su Marte, Venere e la Luna”. Realizzare due sonde spaziali identiche, in questo caso due lander per Luna-27, non porterebbe a un aumento dei costi di 2 volte ma di 1,5 volte con affidabilità che sarebbe però più che doppia.
Quando saranno ultimate, le due sonde non saranno lanciate insieme a con un certo intervallo di tempo e, se riusciranno entrambe e toccare il suolo lunare, potranno condurre esplorazioni sia al polo nord che al polo sud del satellite naturale così da poter confrontare i risultati e avere una migliore comprensione dell’evoluzione della Luna.
Atterrare al polo nord lunare permetterebbe inoltre di acquisire dati dove attualmente non ci sono missioni previste visto che sia il programma cinese che quello internazionale sotto Artemis guardano al polo sud. In generale la missione Luna-27 permetterà di avere un’idea più chiara della distribuzione di acqua (ghiaccio) nel sottosuolo della Luna.
L’esplorazione dei poli sarà poi importante per confrontare i dati delle missioni avvenute negli anni ’60 e ’70 (robotiche o con equipaggio umano). Studiare il polo nord consentirà poi a Roscosmos e alla Russia di cercare zone promettenti dal punto di vista scientifico da “strappare” a Cina e USA anche e soprattutto in vista di missioni di lunga durata.
Zeleniy sottolinea che nonostante la Cina sia un partner della Russia, quest’ultima ha bisogno della propria indipendenza anche dal punto di vista scientifico. Il Direttore Scientifico ha anche dichiarato come in Roscosmos la possibilità di lanciare due lander per Luna-27 sia accolta positivamente ma che sarà necessario concordare i finanziamenti e attualmente sembrerebbe che i fondi non siano ancora stati assegnati, generando un po’ di preoccupazione.
Quando uno dei lander di Luna-27 sarà in fase attiva di assemblaggio, se non verranno acquistati componenti per realizzare le due unità, questo potrà rappresentare un problema. I componenti acquistati successivamente dovranno essere nuovamente provati comportando aumento dei costi e ritardi. La missione dovrebbe essere lanciata nel 2028 con Luna-26 (un orbiter) che fungerà da “ponte di comunicazione” verso la Terra e che sarà lanciato nel 2027.
Se tutto andrà come previsto, i lander di Luna-27 dovrebbero avere una vita operativa di un anno (tempo utile dei riscaldatori, basati su materiale fissile, prima di non essere più efficienti). Luna-26 invece avrà una vita operativa di due o tre anni o forse ancora di più. A causa dell’orbita scelta, l’orbiter dovrà accendere spesso i suoi propulsori di manovra e quindi il propellente potrebbe esaurirsi velocemente.