All’inizio di ottobre Rocket Lab aveva annunciato di essere tra le società che cercherà (insieme) alla NASA di ridurre i costi della missione Mars Sample Return, così da non dover aspettare fino al 2040. La società è però impegnata su diversi fronti come i lanci spaziali grazie al vettore leggero Electron (che ha raggiunto i 12 lanci nel 2024), sullo sviluppo di satelliti e componenti dedicate allo Spazio e infine sulla realizzazione del razzo spaziale riutilizzabile Neutron.
Secondo quanto riportato nella conferenza con gli investitori per il Q3 2024, nonostante il razzo spaziale non sia ancora pronto al debutto, Rocket Lab avrebbe già ricevuto il suo primo contratto commerciale con un operatore di costellazioni satellitari (rimasto anonimo per il momento). Questo permetterà di avere una base per lo sviluppo di Neutron non dato solo dagli investitori nella società ma anche in contratti.
Le ultime novità sul razzo spaziale Neutron di Rocket Lab
Rocket Lab Neutron potrà decollare dal Launch Complex 3 in Virginia con i due primi lanci commerciali previsti nel 2026 e nel 2027 così da poter portare in orbita l’intera costellazione del cliente (si può immaginare quindi che saranno satelliti di dimensioni relativamente compatte). Il primo lancio di prova per questo vettore medio è previsto nel 2025, ma non ci sono ancora date certe e dipenderà dall’avanzamento dello sviluppo.
Come per altre società del settore, anche Rocket Lab punta ai contratti del Dipartimento della Difesa che sono piuttosto remunerativi. La Space Force ha anche finanziato con oltre 24 milioni di dollari la realizzazione dello stadio superiore che sarà utilizzabile per le missioni del DoD.
Gli aggiornamenti della società indicano come i fairing (hardware di volo e non di test) sono stati assemblati. L’interstadio che permette di collegare i fairing al primo stadio è in fase di produzione. Ricordiamo che Neutron prevede che i due fairing non si separino dal primo stadio ma si aprano e richiudano dopo aver rilasciato il carico utile permettendo di recuperarli e riutilizzarli velocemente aumentando la cadenza di lancio e riducendo i costi.
Rocket Lab ha anche condotto con successo un Wet Dress Rehearsal (WDR) del secondo stadio con avionica, fluidi, propellente e sistema di gestione in configurazione di volo. I serbatoi del primo stadio sono in fase di costruzione e subiranno poi una serie di test per la certificazione. Non poteva mancare il test del propulsore Archimedes con diverse unità che stanno completando degli hot fire test e ripristino in vista dei riutilizzi futuri. La società sottolinea come la produzione dei motori sia in crescendo con diverse unità che sono state spedite da Long Beach al Mississippi per i test.
Anche le strutture di terra sono in fase di costruzione compreso il supporto di lancio in acciaio con l’installazione che è prevista nelle prossime settimane. Sono stati installati nel frattempo serbatoi per il propellente, è stato realizzato il deflettore di fiamma in cemento e altre parti saranno assemblate nelle prossime settimane. Per velocizzare la costruzione, i test e l’integrazione delle componenti è stato realizzato un hangar apposito vicino al sito di lancio in Virginia. Qui l’hardware di volo di Neutron sarà trasferito a partire dal 2025 in vista del debutto.