Rilasciate due nuove immagini di Giove catturate dal telescopio spaziale James Webb

Era solo la prima metà di luglio di quest’anno quando vennero svelate le prime immagini catturate dal telescopio spaziale James Webb facendo capire il potenziale di questo nuovo strumento scientifico che potrebbe accompagnarci per almeno 10 anni (o forse fino a 20 anni). Siamo quindi solo all’inizio della grande campagna di osservazione del JWST ma già si vedono i primi risultati, utili per gli scienziati, certo, ma anche per i semplici appassionati e curiosi.

jwst giove

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Durante le fasi di commissionamento il telescopio spaziale ha potuto osservare il gigante gassoso Giove e alcune sue lune così da capire se gli strumenti stessero funzionando come previsto. Questo ha anche permesso di catturare la prima immagine di un pianeta all’interno del Sistema Solare seguita a breve distanza da un’altra (insieme a un asteroide). In queste ore sono state diffuse due nuove immagini, ancora più belle e particolareggiate.

Le nuove immagini di Giove del telescopio spaziale James Webb

Grazie alle potenzialità dell’osservazione nell’infrarosso gli scienziati intendono conoscere meglio la struttura del gigante gassoso e in particolare le zone più interne. In questo caso vengono messe ancora una volta in risalto le strutture dell’atmosfera gioviana con i turbinii e la Grande Macchia Rossa. Sono inoltre visibili le lune di Giove chiamate Amaltea e Adrastea e gli anelli, molto più deboli e meno appariscenti di quelli di Saturno.

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Sullo sfondo è poi possibile vedere alcuni puntini. Quelle non sono lune né stelle ma galassie lontane che riescono comunque a essere visibili in questa immagine catturata dal telescopio spaziale James Webb il 27 luglio. Lo strumento impiegato è NIRCam impiegando tre filtri con le colorazioni che sono applicate in post-produzione per far emergere i dettagli. In particolare le aurore visibili in entrambi i poli sono state catturate con un filtro (F360M/rosso) che esalta anche la luce riflessa dalle nubi e foschie. Un altro filtro (F212N/giallo-verde/2,12 µm) esalta la foschia presente vicino ai poli nord e sud. Un ultimo filtro (F150W2/ciano/1,5 µm) invece mette in risalto la luce riflessa dalle nubi più profonde.

jwst giove

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Come spiegato da Imke de Pater (professoressa emerita dell’Università della California) “non ci aspettavamo che fosse così bello, ad essere onesti. È davvero straordinario che possiamo vedere i dettagli su Giove insieme ai suoi anelli, ai minuscoli satelliti e persino alle galassie in un’unica immagine”. Come sempre, questo è solo l’inizio. Ancora non è passato un anno dal lancio del telescopio spaziale James Webb (avvenuto il giorno di Natale del 2021). Molto ancora c’è da osservare nell’Universo.

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