Regolamentare l’Intelligenza Artificiale nel giornalismo: la maggioranza dei giornalisti italiani sostiene la necessità di normative

Il panorama giornalistico italiano si trova di fronte a un forte dibattito sull’introduzione dell’intelligenza artificiale nel settore, con una netta maggioranza di giornalisti favorevole a un controllo e una regolamentazione specifica per garantire trasparenza e correttezza. La ricerca, realizzata dall’Ordine nazionale dei giornalisti insieme all’Università Lumsa, ha coinvolto 972 professionisti del settore, e ha rivelato che l’82% dei giornalisti ritiene che la figura del “vero” giornalista debba essere ancorata a principi di ricerca sul campo e verifica delle fonti.

Tra le tecnologie di intelligenza artificiale, l’uso più diffuso riguarda la traduzione automatica, mentre gli strumenti per la generazione di contenuti, come immagini e video, risultano ancora poco utilizzati. Nonostante questo, il 63,3% degli intervistati riconosce nella IA un potenziale miglioramento dell’efficienza, in particolare per quanto riguarda la raccolta delle informazioni e la velocizzazione della produzione dei contenuti.

D’altro canto, molteplici sono le preoccupazioni legate all’impiego della tecnologia, tra cui il rischio di creare contenuti di bassa qualità e l’accrescersi delle fake news. Un dato interessante riguarda l’alto interesse verso la formazione: il 70% dei giornalisti si dichiara pronto a partecipare a corsi su come utilizzare al meglio l’intelligenza artificiale, con un focus particolare su strumenti per l’analisi dei dati e l’etica applicata al giornalismo.