Un anello per domarli. È la celebre frase del Signore degli Anelli divenuta ormai simbolo della saga di J.R.R. Tolkien e che in qualche modo torna oggi prepotente più che mai anche nel mondo della tecnologia perché i brand che di solito hanno sempre realizzato smartwatch o fitness band, si sono buttati a capofitto in quello che sembra essere l’inizio di un nuovo trend del benessere: gli anelli che monitorano i parametri vitali.
Ce ne sono davvero tanti in giro e non tutti svolgono varie funzioni ma sicuramente tutti combinano design elegante e tecnologia avanzata. Sono dispositivi più discreti e meno ingombranti di smartwatch e fitness tracker tradizionali, stanno guadagnando popolarità per le loro molteplici funzionalità. Attualmente, sul mercato sono presenti diverse tipologie di anelli intelligenti, ciascuna con caratteristiche distintive:
- Anelli per il monitoraggio del sonno e del benessere: questi dispositivi si concentrano sul tracciamento di parametri come la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e l’attività fisica. Alcuni modelli forniscono anche un “punteggio di prontezza” quotidiano basato sui dati raccolti.
- Anelli con funzionalità avanzate di salute: oltre alle funzioni base, alcuni anelli offrono il monitoraggio dell’ossigeno nel sangue e possono essere dotati di assistenti AI personalizzati per l’interpretazione dei dati.
- Anelli per pagamenti contactless: questi dispositivi permettono agli utenti di effettuare transazioni semplicemente avvicinando l’anello a un terminale compatibile, senza necessità di portare con sé carte o smartphone.
- Anelli di design con funzionalità smart: alcuni produttori hanno collaborato con famosi designer per creare anelli che uniscono stile e tecnologia, con particolare attenzione all’estetica oltre che alla funzionalità.
- Anelli specializzati nel monitoraggio di condizioni specifiche: esistono modelli focalizzati sul rilevamento di disturbi come l’apnea notturna, grazie al monitoraggio continuo dell’ossigeno nel sangue.
- Anelli pensati per il pubblico femminile: questi dispositivi, oltre alle funzioni standard, offrono funzionalità specifiche come il monitoraggio del ciclo mestruale.
- Anelli per il monitoraggio avanzato del sonno: alcuni modelli si specializzano nell’analisi approfondita dei pattern del sonno, fornendo dati dettagliati sulla qualità del riposo.
Questi dispositivi rappresentano un’interessante convergenza tra gioielleria e tecnologia, offrendo agli utenti la possibilità di monitorare la propria salute o effettuare pagamenti in modo discreto ed elegante. Con l’evoluzione della tecnologia e la miniaturizzazione dei sensori, è probabile che vedremo una crescita ulteriore di questo segmento, con anelli sempre più sofisticati e multifunzionali nel prossimo futuro.
Ecco perché ci siamo chiesti quale fosse un anello per il monitoraggio del benessere capace di rendersi facile da usare, immediato nelle informazioni e soprattutto bello da vedere nel design e che non avesse costi elevati, soprattutto con gli abbonamenti. La risposta è stata Ultrahuman Ring Air ossia un anello realizzato da una giovane azienda che ha fatto enormi passi in avanti da quando ha lanciato sul mercato i primi esemplari e che, ammettiamo, ci ha stupito in modo importante per il lavoro di sviluppo dell’applicazione di accompagnamento che nel corso di qualche mese è stata implementata in ogni singolo dettaglio. Sì, abbiamo ricevuto l’anello qualche mese fa ma solo oggi abbiamo deciso di realizzare questa recensione perché abbiamo visto nel corso delle settimane gli sviluppi importanti apportati dagli sviluppatori del brand e ad oggi abbiamo capito che il Ring Air con tutto il suo sistema può davvero venire consigliato a chiunque perché stabile e maturo.
Ultrahuman Ring Air: l’importante sfida sulla salute
Ultrahuman potrebbe non essere un nome così familiare tra gli appassionati di device indossabili, ma il suo vantaggio distintivo rispetto ad altri produttori per il fitness è un programma di monitoraggio della salute metabolica, chiamato Cyborg. Ciò estende la sua capacità di fornire approfondimenti sul fitness, anche monitorando il modo in cui il corpo risponde a ciò che si sta mangiando. Lo fa collegando un altro componente hardware di rilevamento sotto forma di un monitor del glucosio continuo (CGM) attaccato sul braccio. Questa tecnologia di livello medico, originariamente sviluppata per le persone con diabete o pre-diabete per monitorare la glicemia, viene distribuita in questo contesto come un dispositivo indossabile per la salute quantificata, con la proposta di vendita di Ultrahuman che promette di trasformare il monitoraggio del glucosio 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con “protocolli di fitness metabolico” per aiutare i consumatori attenti alla salute a raggiungere i propri obiettivi di benessere.
L’anello intelligente di Ultrahuman è progettato per affiancarsi al programma basato su CGM; sia come tracker autonomo del sonno e del fitness (con la possibilità bonus di fornire alcuni approfondimenti sulla dieta, se si registra ciò che si sta mangiando nell’app complementare, alimentata da dati aggregati degli utenti Cyborg); o come complemento al programma completo di monitoraggio della salute metabolica.
La promessa della startup, in quest’ultimo caso, ovvero indossando sia l’anello intelligente che il CGM, è che verranno fornite “correlazioni profonde e predittive” su come il proprio stile di vita potrebbe influire sugli obiettivi di salute e fitness. Tuttavia rimangono domande sulla necessità o meno delle persone senza una condizione medica cronica di monitorare i loro livelli di glucosio 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Secondo la teoria, ridurre l’infiammazione corporea mantenendo il glucosio stabile può avere benefici per la salute ad ampio raggio nel lungo termine. A breve termine Ultrahuman suggerisce che ci si può aspettare livelli di energia e prestazioni cognitive migliori se si mantiene stabile lo zucchero nel sangue durante il giorno. Ma è giusto dire che interpretare in modo intelligente questo tipo di dati in un contesto di consumo medio rimane un ‘’work in progress’’.È questo in gran parte il movimento per la salute quantificata nella sua forma più sperimentale. Cioè, territorio dei biohacker.
Nonostante sia ancora presto perché le startup CGM dimostrino il loro valore al consumatore generale, Oura sembra aver notato cosa sta facendo la coraggiosa concorrenza. Recentemente ha annunciato che sta collaborando con una serie di altre startup che vendono servizi di monitoraggio basati su CGM: vale a dire January, Supersapiens e Veri, pubblicizzando l’integrazione come un modo per gli utenti degli smart ring di ottenere informazioni più profonde e personalizzate per aiutarli a dormire e allenarsi meglio. Ovviamente Ultrahuman può vantarsi di essere arrivato per primo. Il suo vantaggio nel monitoraggio della salute metabolica risale al 2021, quando ha lanciato Cyborg in versione beta, ecco perché è in grado di fornire agli utenti di Ring Air previsioni statistiche sulla probabilità che determinati alimenti aumentino il livello di zucchero nel sangue sulla base dei dati aggregati dei primi utilizzatori del suo programma CGM (l’azienda dice di aver accumulato più di 600 milioni di punti dati per alimentare queste previsioni). Oura sta appena iniziando un’integrazione simile, attingendo all’analisi di altre startup CGM dei dati di risposta al glucosio dei loro utenti.
Ovviamente Ultrahuman non sta ferma e la seconda generazione del suo Ring Air, questo elegante anello intelligente, sembra destinato a colmare il divario con l’hardware di Oura. Ring Air parte da 379€ per le varie versioni (che ha un corpo in titanio rivestito in carburo di tungsteno) rispetto a un prezzo iniziale leggermente più economico per l’anello intelligente più recente di Oura 299$ ossia 329€. Tuttavia, a differenza di Oura Ring 3, non è richiesto un abbonamento mensile per il monitoraggio continuo con il Ring Air di Ultrahuman. Un vantaggio importante che a lungo andare, secondo noi, premia proprio Ultrahuman e solletica maggiormente gli utenti finali.
Ultrahuman Ring Air: il progetto di un anello desiderabile
La caratteristica più importante del Ring Air di Ultrahuman è senza dubbio il suo design. Gli anelli potrebbero essere tutti uguali o simili nella forma ma quello che abbiamo verificato con gli anelli per il fitness è il fatto che possedendo molteplici componenti per farli funzionare quali batteria e microchip, il loro spessore o il loro peso potrebbe variare di molto tra di loro e questo potrebbe influire sull’indossabilità e dunque sulla comodità di utilizzo.
Ring Air è un anello molto ben fatto perché leggero e soprattutto con uno spessore esiguo il che lo rende estremamente comodo nell’uso quotidiano. Tecnicamente sappiate che è realizzato in titanio con un particolare rivestimento in carburo di tungsteno e quello che più vi sconvolgerà nell’uso quotidiano è il fatto che non si rovina così facilmente. Dopo averlo utilizzato per più di tre mesi possiamo assicurarvi che l’anello non possiede alcun tipo di graffio e il rivestimento, in questo caso avevamo scelto il colore Opaco Grigio Scuro, non ne ha risentito per niente e non si è scolorito in nessun punto. È già un ottimo risultato questo perché oggetti così delicati possono rovinarsi molto facilmente soprattutto perché utilizzato quotidianamente sulla mano. Siamo rimasti invece positivamente colpiti dalla sua durabilità. Complimenti a Ultrahuman.
L’azienda, una volta effettuato l’acquisto, vi invierà preventivamente un set di anelli in policarbonato di diverse misure, precisamente 10 misure (dalla 5 alla 14), in modo tale da permettervi di scegliere con comodità la misura più consona al vostro dito. Il consiglio da parte del brand è quello di utilizzare il dito indice, il medio o l’anulare per il monitoraggio e noi abbiamo acquistato l’anello per metterlo sul dito medio non incontrando alcuna controindicazioni.
Dimensionalmente lo spessore del Ring Air è pari a 2,5 mm con un peso di appena 3 grammi. Le altre dimensioni chiaramente varieranno in base alla misura scelta. In questo caso però proprio il suo peso, tra i più leggeri sul mercato, rende praticamente indistinguibile questo Ring Air da un altro anello classico e sarà proprio come indossare un anello normale permettendo chiaramente di avere il vantaggio di non rendersi conto di avere un device super tecnologico.
Chiaramente non sono presenti pulsanti, non ci sono LED per le notifiche o controlli multimediali particolari. Esternamente il rivestimento in titanio è completamente liscio mentre internamente è presente un sensore ottico PPG per la misurazione della frequenza cardiaca e della saturazione dell’ossigeno nel sangue, che formerà una leggerissima gobba rispetto alla superficie lineare dell’anello, nonché un sensore di movimento a 6 assi e un misuratore della temperatura cutanea. È un dispositivo completamente passivo che raccoglie dati autonomamente e si affida ad un’ applicazione da smartphone sia per Android che per iOS. Internamente è esteticamente geniale la scelta di Ultrahuman di lasciare a vista tutti i circuiti dell’anello ma è anche un modo per permettere all’utente di capire il giusto verso con cui indossare l’anello. Sì, perché il sensore della frequenza cardiaca dovrà essere posto nella zona del palmo della mano affinché possa rilevare in modo giusto e preciso i dati del corpo umano.
Per capire il verso di come indossarlo la soluzione sarà quella di estrarre l’anello ogni tanto visto che per natura il Ring Air tenderà a ruotare intorno al dito. Un suggerimento che possiamo dare però per capire il verso giusto per indossare l’anello è quello di osservare, da indossato, il profilo laterale dello stesso andando a visualizzare una piccola tacca bianca che sarà esattamente a 90 gradi rispetto al sensore della frequenza. In questo modo sarà facile capire come ruotare l’anello per il suo posizionamento più preciso.
Sicuramente vi state chiedendo se Ring Air è resistente all’acqua e se dunque potrà venire indossato anche durante la doccia o durante una nuotata in piscina. Sì, l’anello di Ultrahuman è resistente all’acqua e nello specifico fino a 100 metri di profondità. Questo significa che potrete lavarvi le mani o farci la doccia senza alcun tipo di problema così come anche utilizzarlo in piscina. Anzi la cura del Ring Air viene sottolineata dalla startup con alcuni fogli di prime istruzioni presenti nella confezione di vendita dove si consiglia di pulire internamente l’anello con periodicità per mantenere sempre puliti i sensori che potrebbero non monitorare, in caso di sporcizia, la frequenza cardiaca, l’ossigenazione o la temperatura.
Per onor di cronaca sappiate che il Ring Air arriverà in una scatola veramente enorme per quello che è poi il prodotto che occupa decisamente poco. Oltre all’anello, Ultrahuman, fornirà in scatola qualche manuale con le prima istruzioni, un cavo USB-C di buona fattura e un piccolo dispositivo per la ricarica con un LED RGB che permetterà di capire cosa sta accadendo all’anello una volta riposto appunto in carica.
Cosa può tracciare Ring Air e come funziona?
A differenza di alcuni dei suoi principali concorrenti, Oura Ring in primis, Ultrahuman Ring Air rinuncia a qualsiasi abbonamento aggiuntivo e offre gratuitamente tutti i dati di salute e delle attività. Essendo un tracker di salute passivo, sarà chiaramente necessario aprire costantemente l’app Ultrahuman sul proprio smartphone per accedere ai dati. L’app richiede anche una connessione Internet costante, cosa che non accade con altre app complementari.
Cosa può tracciare Ring Air? Copre tutti i principali biomarcatori che otteniamo solitamente con uno smartwatch classico e dunque la frequenza cardiaca e la saturazione dell’ossigeno nel sangue (SpO2) tramite il suo sensore PPG a infrarossi. C’è però anche la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), che monitora l’intervallo tra i battiti cardiaci e aiuta a tracciare il recupero e il monitoraggio del sonno con le fasi dello stesso. Ring Air esegue anche letture del VO₂ max e ha un sensore della temperatura cutanea di grado medico oltre al sensore di movimento a sei assi. Oltre a queste funzionalità di monitoraggio della salute, Ring Air conta anche i passi realizzati durante la giornata e supporta 22 modalità di allenamento, tra cui le più popolari sono corsa, ciclismo e allenamento fitness. Vale la pena notare che le funzionalità di monitoraggio dell’attività sono ancora in versione beta e i risultati per i dati sulla frequenza cardiaca potrebbero essere meno accurati.
Prima di andare nello specifico vorremmo sottolineare il grandissimo lavoro svolto da Ultrahuman in questi mesi in cui abbiamo usato l’anello. Inizialmente le traduzioni in italiano risultavano decisamente povere di contenuti, alternate a quelle in lingua inglese e soprattutto molto farlocche con parole spesso non giuste. Non solo perché molti monitoraggi non venivano ancora realizzati oppure erano in fase Beta con variazioni un po’ fuori logica. Lo sviluppo dell’app e dell’algoritmo di Ring Air è stato incredibile e ora l’anello, seppur ancora con qualche traduzione sbagliata o assente, è perfetto anche per l’utente italiano.
Solitamente l’app impiegherà qualche giorno per riuscire a reportare i dati graficamente. È un tempo normale dove l’algoritmo di Ultrahuman mette insieme i dati ricevuti dall’anello e li organizza nelle varie sezioni. Sezioni che sono veramente molteplici e forse è questo il vero plus o minus dell’app. Si parte con la sezione del ‘’Movimento’’ dove l’utente potrà osservare graficamente tutti passi che ha realizzato durante la giornata (sempre in rapporto ad un picco massimo di obiettivo stabilito a priori), quindi eventuali attività realizzate durante il giorno e ancora le ore attive, le calorie totali bruciate e la frequenza di allenamento. Oltre ad una spiegazione per ogni tipo di valore, l’app, permetterà anche di condividere questi dati tramite grafico accattivante e anche personalizzabile sui social o anche ad altri utenti. Attenzione perché c’è anche un punteggio su base 100 che permetterà di indirizzare il metabolismo perfetto aumentando o diminuendo l’apporto di energia non legato all’esercizio fisico. Sarà questo il valore più importante da considerare a fine giornata.
C’è poi il ritmo di Stress che prevede anche questo un punteggio che aiuta a decodificare lo stress e la sua correlazione con il ritmo circadiano. In questo caso questo punteggio riconosce le varie fasi della giornata dell’utente indicando come gestire i livelli di stress più alti o meno alti. Più alto è il punteggio e più si sta regolando bene il ritmo dello stress stando in sintonia con il ritmo circadiano. Interessante qui la visione della cronologia dello stress quotidiano con addirittura un grafico che indica fasi in cui abbiamo stressato più o meno in base a quello che abbiamo fatto (camminata, allenamento o anche nulla).
La sezione del ‘’Recupero Dinamico’’ indica lo stato generale di ‘’benessere’’. Questo dipende da vari indicatori come la frequenza cardiaca a riposo, l’HRV, la temperatura, la qualità del sonno, il movimento e il recupero. Comodi i suggerimenti che l’applicazione indica per migliorare il tutto con anche delle possibili sessioni di respirazione di 5 o più minuti in cui appunto si cerca di migliorare il benessere e limitare lo stress.
C’è poi la sezione del monitoraggio del sonno dove anche qui viene indicato un punteggio che fornisce un quadro preciso della qualità del sonno andando ad utilizzare diversi parametri come la durata, la frequenza cardiaca a riposo e il riposo. Sono riepilogati chiaramente tutti i numeri riguardanti il tempo passato a dormire, a letto, il calo dell’HR e anche che percentuale c’è stata di sonno rigenerante. Comode le indicazioni dei contributi all’indice del sonno che vengono esplicitati individualmente con delle semplici valutazioni che però graficamente permettono di avere a colpo d’occhio la situazione. E parliamo di efficienza del sonno, temperatura, tranquillità, coerenza, sonno totale, HD Drop, Tempistica e ancora tempo di ripristino. Oltre a questo c’è la precisa indicazione dei tempi delle fasi del sonno, i giramenti durante il sonno e l’indicazione grafica della frequenza cardiaca con la variabilità del battito e la temperatura.
Particolare poi la cosiddetta ‘’Finestra di restrizione degli stimolanti’’ che altro non è se non un’indicazione riguardante la riduzione all’assunzione di stimolanti come la caffeina durante un certo periodo. Qui, tramite il grafico, sarà possibile capire quando è meglio non bere prodotti stimolanti per non incorrere magari in un sonno meno tranquillo.
Successivamente è possibile avere una valutazione dei marcatori individuali ossia la frequenza cardiaca, il VO₂ max, la deviazione della temperatura nel tempo e ancora l’HRV su 7 giorni di base, la frequenza a riposo, gli obiettivi raggiunti, e la cronologia dei suggerimento o delle notifiche giunte dall’algoritmo dell’applicazione. Infine c’è la sezione che mostra la batteria e dunque la carica residua dell’anello dove viene indicato un range di 30-80% in cui è meglio mantenere la batteria per una maggiore durabilità. Non da poco il fatto che tutti questi marcatori possono venire esportati su altre applicazioni per la salute come Google Fit, Apple Salute o anche Garmin Connect, Fitnit o Suunto.
Le altre sezioni dell’app permettono di avere informazioni sul device per il metabolismo realizzato da Ultrahuman quindi una sezione di condivisione dei propri punteggi con eventuali altri amici creando delle zone per la condivisione con gruppi di amici. C’è poi la sezione ‘’Scoprire’’ dove è possibile seguire dei corsi pre registrati di Yoga, meditazione ma anche di allenamento o per stimolare il sonno. Ci sono anche podcast (chiaramente in inglese) o ancora degli specifici workout da poter seguire oltre a poter ascoltare della musica per meditare o anche solo per rilassarsi o da accompagnamento agli allenamenti.
La nostra prova, che dura ormai da più di tre mesi, ci ha permesso di capire il miglioramento dell’algoritmo che ora funziona in modo molto più maturo rispetto ai primi giorni di utilizzo. Ultrahuman ha fatto un ottimo lavoro in tal senso e i monitoraggi che abbiamo avuto nel corso della prova sono assolutamente da equiparare a quelli di un normale smartwatch. Abbiamo inoltre eseguito test incrociati sulle letture della frequenza cardiaca con un pulsossimetro e un misuratore della pressione sanguigna dedicati, i cui risultati coincidevano con quelli del Ring Air.
L’anello di Ultrahuman è chiaramente un dispositivo che permetterà di misurare la frequenza cardiaca ad intervalli di 30 minuti senza possibilità di modificare il periodo di monitoraggio. Ciò è comprensibile, poiché un periodo più frequente comporterebbe un maggiore consumo della batteria. Ring Air misura solo la saturazione dell’ossigeno nel sangue (SpO2) durante le sessioni di sonno e forse sarebbe più utile avere la possibilità di misurare manualmente questa metrica come possiamo fare sugli smartwatch. Anche se ammettiamo che le letture SpO2 per le sessioni di sonno di Ring Air erano paragonabili a quelle di un watch. Le letture della temperatura cutanea e della variabilità della frequenza cardiaca vengono registrate automaticamente a intervalli di 5 minuti. In questo senso però sappiate che le letture della temperatura cutanea di Ring Air non sono indicative della temperatura corporea interna. Con l’anello al dito, ci sono molti fattori esterni che possono influenzare le letture. Nonostante ciò, le letture della temperatura cutanea sono un modo utile per tracciare le deviazioni dalla propria linea di base.
Sull’autonomia di Ring Air sappiate che l’azienda afferma di poter ottenere fino a sei giorni di utilizzo. Nel tempo trascorso con il dispositivo, siamo riusciti a raggiungere costantemente fino ad un massimo di 4 o 5 giorni di utilizzo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con almeno una passeggiata al giorno registrata con la modalità Allenamento. Una ricarica completa richiede poco meno di due ore tramite il pad di ricarica proprietario. Vale la pena notare che il pad non è magnetico ed è praticamente impossibile caricarlo in movimento. Sarebbe utile oltretutto avere un indicatore di batteria e un coperchio sul caricabatterie in modo da poterlo lasciare in carica nello zaino come su un paio di auricolari TWS. L’altro aspetto negativo è che ogni caricabatterie è limitato alla misura esatta dell’anello che è stato acquistato, quindi non sarà possibile scambiarlo con un amico a meno che entrambi abbiano la stessa misura.
CONCLUSIONI e PREZZO
Ultrahuman propone oggi sul mercato un anello intelligente di seconda generazione decisamente valido. Sono stati apportati importanti miglioramenti all’hardware e al software, inclusa un’interfaccia utente più intuitiva che svolge un lavoro ben fatto nel segnalare i punti chiave e nel fornire feedback su cui agire. Anche le funzionalità principali di monitoraggio del fitness, come il sonno e il recupero, funzionano bene e l’hardware di Ultrahuman sembra pronto a resistere ed essere annoverato in una categoria che contiene un veterano raffinato come Oura Ring.
Allo stesso tempo, alcune funzionalità sembrano un po’ ancora in fase di sperimentazione soprattutto con traduzioni poco soddisfacenti e soprattutto con delle spiegazioni che risultano troppo lunghe e macchinose da seguire e leggere. Ultrahuman dovrà continuare ad affinare e dimostrare ciò che sta costruendo per garantire solidità degli utenti e nel mercato, evitando la tentazione di virare verso espedienti nel tentativo di distinguersi dalla concorrenza.
Ring Air è un tracker per la salute elegante e discreto che quasi eguaglia gli smartwatch nella raccolta di dati sulla salute e nell’offerta di tendenze chiave sul benessere generale. È un ottimo strumento per registrare i dati sul sonno senza l’ingombro di uno smartwatch e permette di ottenere analisi generalmente utili e modi per migliorare proprio il sonno. Il monitoraggio della frequenza cardiaca è paragonabile a quello di uno smartwatch normale, anche se con l’accuratezza di posizionare bene l’anello, grazie al sensore ottico PPG.
Chiaramente non sarà facile evitare lo scontro con lo smartwatch che negli anni si è fatto spazio e ha finalmente conquistato il polso di moltissimi utenti. I consumatori dovranno un po’ abituarsi ad un anello capace di monitorare i parametri vitali e come avvenuto per lo smartwatch ci saranno utenti che non sopporteranno indossare l’anello e magari indosseranno il watch mentre altri che adorano gli anelli classici potrebbe optare per questa versione smart. Non sappiamo quale sarà il futuro di questi device ma di certo vediamo che i brand si stanno muovendo per capire cosa piace e cosa no agli utenti.
Il prezzo senza dubbio sarà una variabile importante. Ultrahuman Ring Air costa al momento 379€ e può venire acquistato direttamente su Amazon Italia. Un prezzo importante per un oggetto di questo tipo ma che è senza dubbio giustificato dalla miniaturizzazione dei componenti, dal form factor nuovo e non facile da realizzare e poi chiaramente dal fatto che questi anelli sono effettivamente i primi device di questo tipo a raggiungere il mercato. Ring Air comunque rimane la migliore alternativa all’Oura Ring, che sappiamo essere al momento il top sul mercato, soprattutto per il fatto che il suo prezzo si equivale a al concorrente ma rispetto ad esso qui l’utente non dovrà pagare alcun tipo di abbonamento mensile o annuale, con la possibilità di avere tutti i dati di monitoraggio che abbiamo visto fruiti dall’app in modo gratuito.
Ve lo consigliamo? Se non avete ancora uno smartwatch, se non sopportate al polso l’orologio, se vi piace portare anelli e se volete tenere sotto controllo il vostro benessere, la risposta è sì. Chiaramente dovrete pagare un prezzo importante ma di certo Ultrahuman Ring Air non vi deluderà.