A febbraio di quest’anno Ubisoft ha presentato Mousetrap, un nuovo sistema anti-cheat per contrastare i giocatori con mouse e tastiera sulle console. Oggi il publisher ha condiviso i primi dati sull’efficienza di questa funzionalità, ma senza dimenticare i giocatori PC che adesso godono di una protezione in più dagli utenti scorretti grazie a QB.
Per quanto riguarda Mousetrap, si tratta di un modello che, non appena rileva l’utilizzo di periferiche diverse dai controller, fa salire drasticamente la latenza del giocatore il quale sarà costretto a concludere la partita con un ping estremamente elevato. Per tornare a giocare in condizioni normali è necessario disconnettere le periferiche.
Secondo i dati condivisi da Ubisoft, Mousetrap ha fatto registrare un calo del 78% negli abusi di mouse e tastiera su console. D’altronde, la ragione per cui non è mai stato integrato il cross-play con il PC è proprio l’impegno verso una competizione ad armi pari nel gioco.
Ancor più interessante è QB, un sistema disponibile esclusivamente per i giocatori PC che dissuade tanto dall’utilizzo quanto dalla realizzazione di trucchi. L’azienda non ha fornito alcun dettaglio su questa funzionalità. Ubisoft ha dichiarato che non solo ha portato al ban permanente di oltre 10.000 giocatori, ma è anche riuscita a convincere numerosi sviluppatori di cheat ad abbandonare il lavoro su Rainbow Six Siege.
Pur non trattandosi di dettagli ufficiali, un utente Steam pare aver scoperto uno dei meccanismi dietro QB. A quanto pare, Ubisoft ha iniziato a modificare casualmente e frequentemente l’eseguibile di Rainbow Six Siege. Questo vuol dire che gli sviluppatori dovrebbero aggiornare con la medesima frequenza i loro cheat per fare in modo che risultino utilizzabili con l’ultima versione del gioco disponibile.
In effetti, il database di SteamDB è possibile notare una certa cadenza di cambiamenti che coinvolgono l’eseguibile di Rainbow Six, anche se non sembra essere esattamente la base del meccanismo. Per il momento, comunque, la società ha già confermato che non verranno fornite ulteriori informazioni per non rischiare di compromettere il sistema.