Come ormai tradizione, Qualcomm ha presentato Snapdragon 8 Elite in occasione dello Snapdragon Summit annuale tenuto all’isola di Maui, Hawaii. Si tratta del nuovo System-on-Chip (o per meglio dire Mobile Platform, come preferisce definirla il produttore) destinato agli smartphone top di gamma del 2025.
Durante l’evento, l’azienda ha offerto ai giornalisti presenti l’opportunità di eseguire una serie di benchmark su uno smartphone di riferimento equipaggiato con il nuovo chip, e i risultati ottenuti forniscono una prima indicazione delle potenzialità della nuova architettura mobile in confronto alle tecnologie attualmente in circolazione. Lo smartphone messo a disposizione da Qualcomm è un classico reference design, simile a quelli utilizzati nelle edizioni precedenti dell’evento. Si tratta di un dispositivo pensato per lo sviluppo e il debug interno, dotato di tutte le funzionalità necessarie per testare a fondo le capacità del nuovo SoC. Quello che cambia rispetto ai modelli delle precedenti generazioni è ovviamente la piattaforma hardware integrata, che sul nuovo QRD (Qualcomm Reference Design) è basata sul processore Snapdragon 8 Elite Mobile Platform.
Snapdragon 8 Elite, le caratteristiche tecniche
Il nuovo SoC si basa su un processo produttivo a 3 nanometri di TSMC e, fra le novità principali, vi è l’utilizzo di una CPU Qualcomm Oryon di seconda generazione per la prima volta in questa famiglia di processori: si tratta dell’evoluzione dell’architettura che abbiamo visto in precedenza sui sistemi PC Windows, in questa declinazione pensata per rispondere alle necessità degli smartphone di prossima generazione.
L’architettura della CPU presenta importanti novità, rispetto alla generazione precedente di SoC Snapdragon: troviamo, nella fattispecie, due core di tipo Prime con una frequenza di clock di 4,32 GHz, valore che rappresenta un nuovo record per i SoC destinati agli smartphone. Accanto ai core Prime sono presenti sei Performance core, che operano ad una frequenza di clock di 3,53 GHz. Qualcomm ha scelto di abbandonare gli Efficiency core adottati in precedenza, lasciando che siano i core Performance a svolgere le elaborazioni dove si voglia massimizzare l’efficienza.
Andando ancor più in profondità, la memoria cache L2 è presente in un quantitativo di 24 MB, divisi in due blocchi da 12 MB per ciascuno dei due cluster di core. Anche in questo caso si tratta del quantitativo più elevato integrato ad oggi in un SoC mobile, con un aumento anche per quanto riguarda la cache L1 di ciascun core. L’interfaccia per la memoria vede il supporto di moduli LPDDR5x-5333, con la possibilità di integrare fino a 24 GB di memoria nel dispositivo. Qualcomm ha annunciato anche la volontà di aumentare le prestazioni in ambito gaming, attraverso una nuova GPU Adreno con architettura di tipo slice da 1,1GHz con core shader indipendenti.
Il SoC prevede anche importanti novità per quanto riguarda l’IA, argomento di primaria importanza sull’hardware di ultima generazione. Snapdragon 8 Elite fa uso di una nuova NPU Hexagon con una migliore capacità di elaborazione di interi e virgola mobile, anche grazie all’uso di un numero aumentato di core scalar (8) e vector (6). Qualcomm promette inoltre un’inferiore latenza con l’interazione con gli assistenti IA e prestazioni aumentate del 60% per Qualcomm Sensing Hub. La nuova piattaforma hardware implementa inoltre il supporto al 5G Advanced attraverso l’X80 5G Modem-RF System e la tecnologia FastConnect 7900 integrata nel package.
Qualcomm Snapdragon 8 Elite, i benchmark a confronto con i SoC attuali
Abbiamo messo a confronto i risultati rilevati con lo smartphone reference di Qualcom dotato di SoC Snapdragon 8 Elite con alcuni smartphone di ultima generazione basati su differenti tipologie di SoC top di gamma disponibili in commercio. Le caratteristiche complete del dispositivo reference Qualcomm (QRD) basato su Snapdragon 8 Elite sono, riassunte, le seguenti:
- Processo produttivo: 3nm, TSMC
- CPU Qualcomm Oryon:
- 2x Core Prime @ 4.32 GHz
- 6x Core Performance @ 3.53 GHz
- Qualcomm Adreno GPU: supporta display QHD+ 240 Hz; architettura Sliced Adreno il 40% più veloce, secondo le stime del produttore.
- Gaming: supporto mobile-first per Unreal Engine 5.3 con Nanite per ambienti 3D di qualità cinematografica
- Capacità IA: assistenti IA multi-modali personalizzati on-device; supporta input di token più lunghi; NPU Qualcomm Hexagon il 45% più veloce e 45% di miglioramento in prestazioni per watt
- Qualcomm Spectra ISP: supporta segmentazione semantica in tempo reale illimitata, foto e video in condizioni di luce bassa, e cattura foto fino a 320 MP
- Connettività: sistema Modem-RF 5G Snapdragon X80; sistema di connettività mobile Qualcomm FastConnect 7900 con Wi-Fi 7 e IA integrata che offre 40% di risparmio energetico
- Display: 6.8″ WFHD+ AMOLED 144Hz
- Batteria: 4167mAh
- Memoria: 24GB LPDDR5x, fino a 4.8Gbps di bandwidth
- Archiviazione: 1TB UFS 4.0 G5
I benchmark eseguiti sul dispositivo di riferimento Snapdragon 8 Elite hanno fornito risultati estremamente interessanti, che possiamo confrontare con quelli di altri SoC top di gamma attualmente sul mercato. In particolare, è molto interessante il confronto con l’ultima piattaforma top di gamma di Apple, Apple A18 Pro, implementata al momento solo su iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max. Per il confronto abbiamo scelto i seguenti dispositivi:
- Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 – Samsung Galaxy S24 Ultra
- Google Tensor G4 – Google Pixel 9 Pro XL
- Dimensity 9300+ – Xiaomi 14T Pro
- Apple A18 Pro – iPhone 16 Pro Max
Iniziamo dai test che stressano particolarmente la componente CPU: su Geekbench 6 il dispositivo reference di Qualcomm con Snapdragon 8 Elite ha registrato un punteggio di 3221 in single-core e 10426 in multi-core. Si, inizia, insomma, con un significativo incremento rispetto alla generazione precedente di Snapdragon, confermando le stime di Qualcomm che parlano di un miglioramento fino al 35% nelle prestazioni della CPU. In particolare, considerando le prestazioni che Snapdragon 8 Gen 3 esprime su Galaxy S24 Ultra, nei nostri test abbiamo ottenuto un aumento di circa il 33% in multi-core, e di poco più del 31% nelle elaborazioni svolte con un core singolo.
Geekbench 6
Multi-Core
Geekbench 6
Single-Core
Il paragone risulta a favore della nuova piattaforma anche se si prende come riferimento il chip A18 Pro di Apple: la CPU di Snapdragon 8 Elite può sfoderare circa il 18% di prestazioni in più in multi-core, mentre in single-core ha la meglio il processore di iPhone 16 Pro Max con un vantaggio di poco più dell’8%. È da considerare che il reference di Qualcomm implementa molto probabilmente una versione particolarmente spinta del SoC in termini di gestione delle frequenze operative, e pertanto sui dispositivi finali le differenze di prestazioni potrebbero essere molto più vicine al dichiarato del produttore, che non rispetto ai numeri ottenuti dal QDR da noi provato.
Speedometer 3.0
Test via browser
È molto interessante anche il test Speedometer 3.0, che viene eseguito via browser web (Chrome, sui dispositivi Android) e che ha restituito un punteggio di 33,3 runs/min. Si tratta di un valore molto vicino a quello realizzato da iPhone 16 Pro Max (su Safari), in una categoria che di solito ha visto Apple primeggiare con margini abbastanza significativi rispetto ai dispositivi Android concorrenti.
Antutu 10
Punteggio
AnTuTu v10 è un benchmark che valuta le prestazioni complessive del sistema, e anche su questo test il QDR con Snapdragon 8 Elite ha registrato un punteggio molto superiore rispetto ai chip di generazione precedente: 3014075, superando anche Dimensity 9300+. Il chip di Mediatek viene distanziato del 34%, mentre Snapdragon 8 Gen 3 offre prestazioni del 39% inferiori.
3D Mark Wild Life Extreme Unlimited
3D Mark Wild Life Unlimited
Passando ai benchmark grafici abbiamo utilizzato 3DMark e GFXBench, che compongono la nostra tipica suite di test. Anche in questo caso troviamo differenze importanti fra le piattaforme, con Snapdragon 8 Elite che, nel test 3D Mark Wild Life Unlimited, supera il predecessore di oltre il 26%, mentre iPhone 16 Pro Max offre prestazioni del 31% inferiori, similmente a quanto proposto dalla GPU integrata su Dimensity 9300+. Le differenze si fanno più marcate con il test Wild Life Extreme Unlimited, dove il nuovo SoC Qualcomm distanzia tutte le altre piattaforme del nostro test di circa il 35%.
GFX Bench 5
Aztec Ruins (High Tier) – 1440p
GFX Bench 5
Aztec Ruins (Normal Tier) – 1080p
GFX Bench 5
Car Chase – 1080p
GFX Bench 5
T-Rex – 1080p
GFX Bench 5
Manhattan 3.1 – 1080p
Anche GFX Bench conferma quanto abbiamo visto su 3DMark, con una distanza abbastanza netta fra Snapdragon 8 Elite e le altre piattaforme: con il test Aztec Ruins High Tier in offscreen a 1440p, la differenza fra il nuovo SoC e il suo predecessore è di oltre il 30%, e si fa più marcata anche in riferimento alla nuova piattaforma di Apple (43,8%) e agli altri chip della generazione precedente.
Abbiamo messo sotto torchio il dispositivo QDR con Snapdragon 8 Elite anche con test sulle capacità di intelligenza artificiale, di cui riportiamo i risultati ottenuti: AITutu V3 ha assegnato al nuovo SoC un punteggio di 2011071, mentre AIMark V2 ha registrato 308217 punti. MLperf V2, un benchmark più specifico per le prestazioni di machine learning, ha fornito risultati dettagliati per diverse operazioni:
- Image Classification: 1474 QPS
- Object Detection: 3166 QPS
- Image Segmentation: 2010 QPS
- Language Understanding: 657 QPS
- Super Resolution: 332 QPS
- Image Classification (Offline): 2059 QPS
- Stable Diffusion: 0,32 QPS
Ricordiamo, infine, che questi benchmark sono stati eseguiti su un dispositivo di riferimento in condizioni controllate, e le prestazioni degli smartphone commerciali basati su Snapdragon 8 Elite potrebbero variare leggermente, influenzate da fattori come il design termico, le ottimizzazioni software specifiche dei produttori e le configurazioni di memoria. Nonostante queste considerazioni, i risultati ottenuti sono molto interessanti: Snapdragon 8 Elite si pone come una potenziale piattaforma di riferimento per il gaming mobile, l’IA e tutte le attività in mobilità che richiedono elevata potenza di calcolo.
I primi smartphone basati su Snapdragon 8 Elite sono attesi sul mercato nei primi mesi del 2025. È probabile che intorno al periodo del Mobile World Congress, previsto per fine febbraio 2025, la maggior parte dei partner di Qualcomm presenterà i propri modelli basati su questo chip. La capacità di Snapdragon 8 Elite di gestire efficacemente carichi di lavoro diversificati, dalle prestazioni pure all’efficienza energetica, passando per l’elaborazione di intelligenza artificiale on-device, lo pone come un candidato forte per guidare la prossima generazione di smartphone Android di fascia alta, con il confronto diretto con A18 Pro di Apple che al momento sembra essere a favore della tecnologia di Qualcomm.