Prezzi delle memorie DDR5 destinati a calare fino all’8% a causa della guerra tra Russia e Ucraina

Se in generale il settore hardware ha visto la domanda progressivamente scendere, il calo più incisivo lo hanno visto senza dubbio le memorie DRAM. Secondo l’ultima analisi di TrendForce, i nuovi moduli DDR5 sono destinati a perdere dell’8% a causa di una richiesta nella fascia consumer che continua a diminuire.

La ragione principale del fenomeno sarebbe da ricondurre alla guerra tra Russia e Ucraina che ha generato un clima di incertezza, oltre ad una consistente inflazione, spingendo i consumatori a ridurre la richiesta. Questo non vuol dire semplicemente che viene acquistata meno memoria singolarmente. A subire il calo costante della domanda sono anche gli OEM.

In particolare, nonostante il lancio di nuovi prodotti, laptop, desktop o smartphone faticano a decollare. Questo ha costretto i diversi produttori a rivedere i propri piani di approvvigionamento, in aggiunta alle scorte già accumulate dovute all’incertezza generata dalla guerra russo-ucraina. Inevitabilmente, questo ha ridotto la domanda anche degli OEM verso i fornitori che continuano ad accumulare scorte e saranno costretti a ridurre i prezzi tra il 5% e l’8% per spingere la domanda verso la risalita.

Per combattere il trend negativo, e ridurre quindi l’eccesso di scorte nei magazzini, i fornitori saranno costretti a rivedere i prezzi al ribasso anche in vista dell’arrivo delle nuove piattaforme. Il vantaggio, oltre che per gli appassionati di PC, coinvolgerà un po’ tutti i settori dell’hi-tech incluso quello degli smartphone. Questo potrebbe incidere sul prezzo finale dei dispositivi consentendo di acquistare prodotti di fascia superiore a prezzi più accessibili, grazie ad un calo dei prezzi compreso tra il 5% e l’8% per la memoria mobile.

Poco è cambiato, invece, per le memorie server e video che, in controtendenza rispetto agli altri ambiti, riescono a mantenere stabile il proprio prezzo. In particolare, nel caso delle memorie video, il calo dei prezzi delle GPU come conseguenza anche della crisi del mining ha garantito una riduzione del prezzo delle VGA facendo si che, seppur timidamente, la richiesta stia gradualmente aumentando. In questo caso, infatti, la riduzione dovrebbe essere compresa tra lo 0% e il 5%.

Allo stesso modo, l’adozione di server per i servizi cloud, ad esempio, è rimasta piuttosto stabile con un calo decisamente contenuto, il che ha consentito ai fornitori di lasciare i prezzi quasi invariati. Anzi, in alcuni casi la richiesta è arrivata a superare le aspettative, il che ha convinto diversi produttori di memoria a concentrare i loro sforzi proprio nella realizzazione di moduli server piuttosto che su quelli client. Anche in questo caso, infatti, TrendForce prevede una diminuzione dei prezzi non superiore al 5%.

In conclusione, potrebbe rivelarsi un momento propizio per l’acquisto di nuova RAM, soprattutto per gli utenti che utilizzano moduli DDR4 che andranno smaltiti in tempi relativamente brevi per fare spazio alle nuove soluzioni DDR5. Tuttavia, questo prepara anche ad una rapida risalita dei prezzi nel caso delle opzioni DDR4 a causa di una produzione e della relativa disponibilità che andrà a ridursi nel prossimo futuro.