Posticipati entrambi i lanci dei razzi spaziali Blue Origin New Glenn e SpaceX Starship

In questi giorni gli appassionati di Spazio e lanci spaziali hanno osservato “la danza” dei rinvii dei lanci dei due grandi razzi spaziali riutilizzabili Blue Origin New Glenn e SpaceX Starship. Nella giornata di venerdì sembrava potersi concretizzare un lancio mattiniero per il primo e un lancio notturno per il secondo (sempre ora italiana). A causa di motivazioni differenti però entrambi i vettori non sono decollati.

blue origin new glenn

Blue Origin è al primo lancio di New Glenn, il grande vettore parzialmente riutilizzabile che segnerà anche il primo invio di un carico utile in orbita da parte della società di Jeff Bezos. La missione NG-1 non porterà nello Spazio le sonde della missione NASA ESCAPADE ma il suo veicolo di trasferimento orbitale (OTV) Blue Ring che sarà una delle potenziali chiavi del successo del nuovo vettore sia per missioni legate alle agenzie statunitensi ma anche per le società private. Le condizioni del mare, con onde molto alte e venti non favorevoli, nella zona dove si trova la droneship Jacklyn avevano portato a posticipare il lancio fino a questa mattina.

La società di Jeff Bezos aveva chiarito che gli obiettivi da raggiungere erano molteplici, ma essendo il primo lancio di un vettore pesante, anche le potenziali problematiche da risolvere e le possibilità di un fallimento non erano nulle, tutt’altro. In un messaggio Blue Origin aveva scritto “vogliamo essere chiari sui nostri obiettivi. Questo è il nostro primo volo e ci siamo preparati rigorosamente. Ma nessun test a terra o simulazioni di missione può sostituire il volo di questo razzo. Il nostro obiettivo principale oggi è raggiungere l’orbita in sicurezza. Tutto ciò che va oltre è la ciliegina sulla torta. Sappiamo che far atterrare il booster al nostro primo tentativo al largo dell’Atlantico è ambizioso, ma ci stiamo provando. Non importa cosa accada, impareremo, perfezioneremo e applicheremo quella conoscenza al nostro prossimo lancio”.

blue origin new glenn

Dopo una serie di rinvii che avevano portato il possibile decollo di Blue Origin New Glenn dalle 7:00 di oggi alle 9:15, la società ha annunciato “stiamo sospendendo il tentativo di lancio di oggi per risolvere un problema del sottosistema del veicolo che ci porterà oltre la nostra finestra di lancio. Stiamo esaminando le opportunità per il nostro prossimo tentativo di lancio”. Ufficialmente, allo stato attuale, non sono state fornite ulteriori informazioni.

Secondo le indiscrezioni riportate da ArsTechnica la problematica che avrebbe portato a rinviare il lancio del vettore sarebbe legato alla formazione di ghiaccio in una delle linee di alimentazione dei sistemi di terra. Nonostante i tentativi dei tecnici e degli ingegneri di risolvere il problema, non c’è stato modo di rispettare la finestra di lancio e quindi di proseguire con le operazioni. Ora non resterà che attendere che Blue Origin renda noto quando sarà il prossimo tentativo.

Non solo Blue Origin, ma anche SpaceX rinvia il lancio

Nella giornata di sabato si è concluso con successo il Wet Dress Rehearsal (WDR) di Starship da parte di SpaceX. Ship 33, la prima unità di seconda generazione, e Super Heavy Booster 14 dovrebbero aver superato con successo la simulazione delle operazioni di lancio compreso il caricamento del propellente e l’esecuzione del conto alla rovescia fino a pochi secondi prima dell’accensione dei motori.

Questo sembrava permettere un possibile lancio nella serata di oggi, con la finestra che si sarebbe aperta alle 23:00 (ora italiana). Nella mattinata di domenica la società ha però annunciato che Flight 7 non avverrà prima del 15 gennaio 2025 con la finestra che si aprirà non prima delle 23:00 (ora italiana). Nel frattempo SpaceX ha rimosso e poi riposizionato Ship 33 sopra al primo stadio per eseguire ulteriori controlli non meglio precisati ma che potrebbero essere inerenti allo scudo termico o a componenti vicine.

spacex starship

Come abbiamo avuto modo di scrivere in precedenza SpaceX, pur non modificando nella sostanza il piano di volo per il settimo volo di Starship, ha previsto diverse operazioni aggiuntive. Per esempio saranno rilasciati per la prima volta dei carichi utili nella parte suborbitale: si tratterà dei mockup di satelliti Starlink di terza generazione. Ci sarà ancora una volta la riaccensione di un motore Raptor di Ship 33 mentre quest’ultima è nello Spazio e verranno provati i nuovi flap anteriori con design rivisto e il nuovo scudo termico che prevede piastrelle isolanti di materiale differente e anche una raffreddata attivamente. Super Heavy Booster 14 tenterà il rientro verso la torre di lancio e la cattura con le “bacchette” in vista della futura cattura anche di Ship quando Pad B sarà pronto.