
Nella lunga serie di tagli operati da Embracer, alla fine ci è rientrato anche Piranha Bytes, studio tedesco storico, noto per i franchise di Ghotic, Risen ed Elex. Al momento manca un annuncio ufficiale, ma le informazioni condivise dagli ex dipendenti lasciano poco spazio ai dubbi.
Traurige Nachrichten über Piranha Bytes. Das Kultstudio scheint endgültig die Tore geschlossen zu haben. 😞https://t.co/3QMfq9LzlM#PiranhaBytes #PitheadStudio #Gothic #Elex #GamingNews #GamersDE pic.twitter.com/owJOpoMmSp
— Gamers.de (@GamersDE) July 9, 2024
A riportare la notizia è stata GameStar, testata tedesca che per prima ha segnalato i post di alcuni dipendenti che annunciavano il proprio allontanamento. Peraltro, proprio negli scorsi giorni, Björn Pankratz e Jennifer Pankratz, ex di Piranha Bytes, hanno annunciato l’apertura di un nuovo studio indipendente: Pithead Studio.
With Pithead Studio we have founded a new indie studio.
In the future we will develop immersive and fantastic indie games.Curious? Then take a look at our latest video.https://t.co/qTTwtLqtnm
Please spread the word!#pithead #pitheadstudio #indiedev pic.twitter.com/oCzXAKKwtJ
— Pithead Studio (@PitheadStudio) July 8, 2024
I due hanno spiegato che il nome è ispirato all’ingresso nei pozzi minerari nella zona in cui trovano sede gli uffici. È stato pubblicato anche un video di presentazione della nuova software house, in cui però non vengono rivelati ulteriori dettagli sul rapporto con Embracer. Tuttavia, i fondatori hanno già fatto sapere che ulteriori informazioni saranno condivise nelle prossime settimane con un video di rassegna che verrà pubblicato ogni lunedì.
In ogni caso, la chiusura dello studio non arriva del tutto inaspettata. Già lo scorso anno erano stati segnalati tagli e, come abbiamo riportato all’inizio di quest’anno, Embracer cercava acquirenti per Piranha Bytes il quale rischiava la chiusura. È evidente che l’operazione non ha raggiunto l’esito sperato.
La chiusura dello studio è solo una delle tante riduzioni dei costi operate nell’ultimo anno e mezzo dalla società madre, facente parte di una ristrutturazione che ha visto diverse software house storiche, come Volition, chiudere e oltre 4.500 dipendenti perdere il proprio posto di lavoro.