Riceviamo e pubblichiamo questo articolo sull’importanza di aggiornare l’hardware dei server. Il pezzo è a firma di Roger Benson (in foto qui sotto), Senior Director, Commercial EMEA presso AMD, e sottolinea come dotarsi di hardware recente sia fondamentale per ridurre le spese operative e affrontare al meglio le sfide che le aziende si trovano a dover gestire.
Una spinta all’innovazione: perché aggiornare l’hardware può fare la differenza
In un mercato che si fa sempre più competitivo, le aziende devono investire in tecnologia in un’ottica strategica per non compromettere efficienza, sicurezza e competitività nel lungo periodo.
Molte imprese, intimorite dai costi iniziali, rinunciano a investire in nuovo hardware come i server, ma affidarsi a hardware non aggiornato né mantenuto efficiente spesso comporta costi di gestione e spese in conto capitale ancora più consistenti. In altre parole, le spese quotidiane dovute all’hardware non aggiornato possono superare rapidamente i costi legati a brevi tempi di inattività o agli investimenti iniziali per un nuovo sistema.
Questa non è l’unica possibile conseguenza di un mancato aggiornamento dell’hardware. Le aziende che optano per il passaggio a nuovi sistemi avranno maggiori possibilità di accedere a tecnologie come l’intelligenza artificiale (IA) e i Big Data Analytics (BDA), che offrono un processo decisionale più rapido, la disponibilità di nuove informazioni e un aumento della produttività come mai avvenuto in precedenza. Di conseguenza, le imprese che continuano a utilizzare sistemi obsoleti rischiano di accumulare uno svantaggio in termini di innovazione rispetto ai concorrenti, nonché di perdere clienti che richiedono soluzioni moderne e personalizzate.
Questo argomento è di importanza cruciale per le aziende di qualsiasi settore e dimensione. Prima che AMD introducesse la sua linea di processori server EPYC nel 2017, il settore dei server x86 era statico e privo di concorrenza, pertanto l’innovazione procedeva a rilento e si limitava a miglioramenti di modesta entità delle prestazioni da una generazione all’altra. Tuttavia, con l’arrivo negli ultimi anni di nuove soluzioni hardware, le aziende riescono a innovare, ottenere risultati in tempi più brevi e persino ridurre potenzialmente la base di server installati, riducendo al minimo gli investimenti di capitale iniziali e i costi operativi correnti.
Costi
È opportuno notare che, sebbene i costi siano tra i fattori di impedimento più significativi per le aziende che intendono aggiornare l’hardware, un’azienda dovrà tenere conto anche dei costi derivanti dall’inattività.
Un progetto di trasformazione digitale può apparire costoso, in particolare quando prevede un upgrade di notevole entità come il passaggio a un nuovo hardware on-premise o la transizione da un’infrastruttura legacy a modelli basati sui servizi a consumo come SaaS. Tuttavia, una volta che l’azienda ha intrapreso questo percorso, è molto probabile che i costi di gestione diminuiscano. Per esempio, l’upgrade a sistemi basati su processori AMD EPYC™ ad alto numero di core non solo può ridurre la frequenza di manutenzione e semplificare la gestione dell’IT, ma consente anche alle aziende di ospitare più utenti e carichi di lavoro su un singolo server, nonché di ridurre il numero totale di server necessari, riducendo al contempo il fabbisogno di elettricità per l’alimentazione e il raffreddamento di nuovi sistemi.
Inoltre, l’aggiornamento a AMD EPYC™, ampiamente utilizzato sulle piattaforme AWS, Microsoft Azure e Google Cloud, permette alle aziende di sfruttare i vantaggi offerti dai modelli di servizi come SaaS, IaaS e cloud ibrido, riducendo al contempo le spese in conto capitale. In questo modo le aziende possono ridurre i costi annuali fino al 52%, impiegare il 63% in meno di licenze VMware® vSphere e ottenere il 10% in più di performance/core tramite il refresh, con l’81%1 di server in meno.
Prestazioni
Le aziende che continuano ad affidarsi a server con hardware obsoleto potrebbero vedere le loro prestazioni peggiorare progressivamente. Ciò non comporta solo il rischio di rallentamenti, tassi di guasto più elevati e potenziali violazioni della sicurezza, ma può anche incrementare i costi di manutenzione. In definitiva, se le aziende smettono di investire nella manutenzione di questi sistemi obsoleti, corrono il rischio di dover sostenere costi ancora maggiori a causa dei tempi di fermo dei server.
Con un sistema aggiornato, le aziende possono essere certe che le scarse prestazioni dei server e le conseguenze che ne derivano appartengono al passato.
Per esempio, la serie AMD EPYC™ 7003, riconosciuta come la gamma di processori per server x86 più veloce al mondo, offre le prestazioni leader del settore su un’ampia gamma di carichi di lavoro di diversa natura, come testimoniato dai 250 record mondiali ottenuti.
Di seguito riportiamo un potenziale scenario di aggiornamento. Ricorrendo ai benchmark SPECrate®2017_int_base, ossia lo standard del settore per le misurazioni, è possibile sostituire venti server basati su 2P CPU Intel® Xeon® E5-2699A v4 di circa 4 anni con sette server 2P Intel Xeon Platinum 8380 oppure con solo cinque basati su 2P AMD EPYC™ 7763 per ottenere performance sugli interi comparabili.
Con i processori server EPYC x86 capaci di integrarsi alla perfezione nelle infrastrutture x86 esistenti, le imprese possono raggiungere i propri obiettivi più rapidamente e massimizzare le performance aziendali. L’hardware più recente può agevolare anche metodi di gestione più rapidi e agili per promuovere l’azienda e trovare clienti online, consentendo alle aziende di offrire servizi e prodotti personalizzati e di gestire al meglio l’inventario e le spedizioni, grazie alle funzionalità innovative come la prototipazione virtuale e i consigli di acquisto basati sull’Intelligenza Artificiale.
Consumi energetici ridotti
Oggi sono sempre più numerose le aziende interessate a fare scelte sostenibili, dalla riduzione dei rifiuti e l’utilizzo di materiali sostenibili fino al passaggio alle fonti di energia rinnovabili. Tuttavia, quelle che continuano ad affidarsi ad hardware obsoleto rischiano di vanificare gli sforzi compiuti negli altri ambiti aziendali.
Sostituire tecnologie obsolete o inefficienti non solo può ridurre le emissioni anidride carbonica e la quantità di calore generato, con effetti positivi sul raffreddamento dei sistemi nei data center, ma può anche ridurre i costi di gestione di questi ultimi.
I processori AMD EPYC™ sono il cuore pulsante dei server x86 più efficienti dal punto di vista energetico, pertanto aiutano le aziende a ridurre al minimo l’impatto ambientale dei data center e a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Per esempio, utilizzare i server a doppio processore basati su AMD EPYC™ 7763 per ottenere prestazioni nel calcolo di interi per 10.000 punti (SPECrate 2017_int_base) può ridurre il numero di server del 33%, con un risparmio di spazio del 50% e di energia del 42%, offrendo un total cost of ownership (TCO) triennale ridotto fino al 36%, rispetto ai server a doppio processore basati su Intel Xeon Platinum 8380.
Sicurezza
L’obsolescenza dell’hardware non comporta solo un potenziale aumento dei consumi energetici, ma espone anche a un rischio di attacco informatico. L’hardware vecchio di cinque anni non è stato concepito per gestire i carichi di lavoro ad alto rischio e le minacce alla sicurezza con cui dobbiamo fare i conti ora: in altre parole, le organizzazioni che usano server obsoleti rischiano di cadere vittime degli hacker e di violare le normative sulla privacy dei dati.
Al contrario, l’hardware per i server moderni è stato concepito per affrontare la proliferazione costante delle minacce alla sicurezza informatica. I processori AMD EPYC™, per esempio, sono dotati di un processore di sicurezza on-die completamente integrato che aiuta a raggiungere il livello di protezione richiesto dagli utenti business, oltre a diverse funzionalità aggiuntive per garantire la sicurezza dei dati sensibili. Il processore di sicurezza aiuta a proteggere il sistema durante la fase di avvio e ospita le chiavi crittografiche.
Innovazione
Affidandosi alle tecnologie più recenti, le aziende possono prendere decisioni rapidamente grazie alla disponibilità di quantità enormi di data point. Per assicurarsi un simile vantaggio competitivo, è importante essere sicuri di lavorare in maniera efficiente con un’infrastruttura moderna. Affidarsi a sistemi obsoleti comporta il rischio di essere superati dalla concorrenza che ha invece puntato sull’innovazione.
Grazie all’alto numero di core e alla scalabilità dei server basati sui processori AMD EPYC™ di terza generazione, le aziende possono dotarsi facilmente di applicazioni come il machine learning (ML) e le simulazioni scientifiche, sfruttando al meglio le nuove possibilità offerte dall’Intelligenza Artificiale (IA), dal high-performance computing (HPC) e dall’analisi dei dati.
In un’epoca in cui i dati non sono mai stati così cruciali e non è più possibile scendere a compromessi sulla sicurezza e sulle prestazioni, i processori AMD EPYC™ di terza generazione sono la scelta ideale per le imprese che intendono aggiornare il proprio hardware obsoleto. Per le aziende sarà più facile ridurre il Total Cost of Ownership (TCO), senza contare la possibilità di massimizzare la produttività in un mercato in continua evoluzione. Gli strumenti di calcolo online AMD possono fornire un supporto per confrontare le prestazioni, i costi, i risparmi energetici di progetto, le emissioni di CO2 e altri parametri delle diverse CPU in funzione della competitività. Per accedere a questi strumenti, consultare https://www.amd.com/en/processors/epyc-tools.