Per NASA SLS un secondo hot fire test per la fine di Febbraio 2021

Abbiamo scritto recentemente del test dell’agenzia spaziale per il vettore NASA SLS che riporterà l’essere umano sulla Luna e lo porterà (forse) su Marte. Come sappiamo, l’hot fire test che sarebbe dovuto durare fino a poco più di 8 minuti è in realtà durato 67 secondi. L’interruzione è stata causata da un problema che però non ha danneggiato la struttura e il vettore stesso.

nasa sls luna

NASA SLS: un nuovo hot fire test in arrivo!

Inizialmente sembra che i serbatoi di NASA SLS potessero supportare un numero molto limitato di prove di riempimento con carburante criogenico (idrogeno e ossigeno). Successivamente l’agenzia spaziale ha però precisato che i numeri erano da intendersi solo per i test lasciando quindi più margine per le prove.

Le opzioni sul tavolo non erano comunque molte. Quella più logica (e sicura) sembrava poter ripetere un hot fire test nella stessa sede dello Stennis Space Center. La NASA ha annunciato che eseguirà un secondo test con motori a piena potenza sul finire di Febbraio. La prima data utile è nella quarta settimana del mese.

nasa sls test

Ricordiamo che questo razzo sarà quello impiegato per Artemis I, la prima missione (senza equipaggio) che riporterà l’essere umano sulla Luna nel 2024. In occasione del primo hot fire test, è stata la prima volta che i quattro i motori RS-25 hanno funzionato tutti insieme.

NASA e Boeing (che ha realizzato il Core State, stadio principale) hanno deciso che i bassi rischi per una nuova prova e valgono i dati che potrebbero derivarne. Come già ripetuto in precedenza “il supporto B-2 e il Core State sono in condizioni eccellenti dopo il primo hot fire test e non sono necessarie riparazioni importanti per prepararsi per un secondo hot fire test”.

Vista anche la condivisione delle caratteristiche tecniche dei vari stadi nelle missioni Artemis si è pensato che test ora permetteranno di ridurre il rischio di problemi per le future missioni (da Artemis II ci sarà l’equipaggio a bordo). Il nuovo hot fire test dovrà durare almeno quattro minuti per raccogliere dati significativi anche se l’obiettivo rimangono gli 8 minuti previsti.

Sono già stati riparati i cavi elettrici danneggiati durante la prima prova. L’agenzia ha però tenuto a precisare che “questo problema di strumentazione non ha influito sulle prestazioni del motore e non ha contribuito a terminare in anticipo il primo test”.

Se tutto andrà come previsto, ci vorrà un mese per rimettere in condizioni idonee motori e Core Stage. A quel punto l’enorme stadio sarà caricato su una chiatta che lo porterà dal Mississipi alla Florida (Kennedy Space Center) dove saranno integrati i due booster a combustibile solido e la capsula Orion. L’obiettivo rimane far partire Artemis I entro la fine del 2021.

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