Tesla sembrerebbe intenzionata ad affiancare Optimus, il suo robot umanoide inizialmente presentato col nome di Tesla Bot, ai suoi venditori in carne ed ossa, al fine di aumentare le vendite dei propri veicoli elettrici.
La sperimentazione, secondo quanto riferito dalla testata Electrek, sarebbe già iniziata in alcuni Tesla Store in Cina, vista dall’azienda di Musk come il “gold standard” per la qualità nella vendita e assistenza al dettaglio.
Ma esattamente cosa potrebbe fare un robot che, al netto di innegabili progressi dalla sua prima apparizione, è ancora molto impacciato nei movimenti? Attirare l’attenzione all’interno dei negozi, dando l’occasione al personale umano di far conoscere Tesla e i suoi prodotti.
Nonostante le consegne record che hanno superato le aspettative di Wall Street, la società texana – nello scorso trimestre – ha mancato il proprio obiettivo di consegna per il Nord America; Tom Zhu, che ha recentemente rilevato l’intero business automobilistico globale dell’azienda, ha esercitato molta pressione sul team nordamericano affinché le prestazioni di vendita al dettaglio fossero più vicine al team cinese di Tesla.
Da qui, l’idea di usare Optimus come fonte attrattiva, semplicemente mettendolo in vetrina; d’altra parte, lo stesso Musk aveva dichiarato di “prevedere con sicurezza” che Optimus rappresenterà “la maggior parte del valore a lungo termine di Tesla”, e questa potrebbe essere un primo passo per far conoscere la robotica “domestica” a una grossa fetta di popolazione.
Se, infatti, almeno all’inizio Optimus sarà in grado di eseguire unicamente attività semplici e ripetitive – legate principalmente alla produzione, un domani diventerà un robot multiuso dal prezzo accessibile a tutti, al punto da essere presente in ogni casa.