Nuove immagini dal lander Intuitive Machines Nova-C Odysseus, nessuna dalla superficie della Luna

La missione del lander Nova-C Odysseus di Intuitive Machines sta volgendo al termine in queste ore con la fine della carica della batteria. Come scritto negli scorsi giorni l’allunaggio non è andato come previsto a causa di una serie di problemi che ne hanno condizionato le fasi finali. In particolare il lander lunare non ha potuto sfruttare l’altimetro laser principale in quanto spento (a causa di un errore procedurale prima della partenza) e ha dovuto ripiegare su uno dei carichi utili della NASA chiamato NDL o Navigation Doppler Lidar.

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Quest’ultimo è stato sviluppato dal Langley Research Center dell’agenzia spaziale e sfrutta tre piccoli sistemi ottici per rilevare una serie di impulsi laser che consentono di determinare velocità e distanza dalla superficie. Senza questo carico utile secondario la missione IM-1 avrebbe incontrato ulteriori problemi per effettuare soft-landing di Odysseus. Stando a ulteriori precisazioni la situazione sarebbe stata ancora più grave in quanto anche i dati del LIDAR non sarebbero stati disponibili nelle fasi finali dell’allunaggio (a 15 km dal suolo e 12 minuti dall’atterraggio) e quindi il lander avrebbe impiegato solo l’analisi delle immagini delle fotocamere ingegneristiche per determinare la propria posizione toccando il suolo 100 metri prima del previsto. Questo però non sarebbe un metodo considerabile rapido ed efficiente in un momento così critico per un lander lunare.

intuitive machines lander lunare

Un secondo problema era relativo alla velocità di discesa più elevata del previsto e a uno spostamento laterale anomalo che hanno condizionato gli ultimi metri prima del contatto con la superficie della Luna. Questo avrebbe condotto i supporti di atterraggio del lander a toccare il suolo (o una roccia) aumentando l’inclinazione e facendolo atterrare in orizzontale piuttosto che in verticale adagiandosi forse su una roccia vicina.

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Il LIDAR della NASA installato sul lander lunare

Una posizione di questo tipo non consente ai pannelli solari (che si trovano sulla parte superiore) di caricare correttamente le batterie. Inoltre l’orientamento orizzontale ha reso la comunicazione con le antenne installate a bordo complessa riducendo la potenza del segnale. Nonostante tutto i controllori di volo sono riusciti a scaricare alcune immagini che sono state mostrate nei giorni scorsi e da poche ore.

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Intuitive Machines e le nuove immagini del lander lunare

Attualmente Intuitive Machines non ha mostrato alcuna immagine catturata da Nova-C Odysseus dopo l’avvenuto allunaggio. Tutte le fotografie sono state catturate durante le fasi finali dell’atterraggio ma quando il lander lunare non aveva toccato il suolo. In particolare le ultime riportate in questa notizia sono state catturate quando mancavano ancora 30 metri alla superficie.

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intuitive machines

La fotocamera EagleCam, che avrebbe dovuto mostrare l’allunaggio, non è ancora stata espulsa dal corpo principale. Secondo le ultime informazioni potrebbe essere rilasciata e arrivare a una distanza compresa tra i 3 e i 5 metri dal lander (probabilmente a 4,1 metri) così da mostrarne la posizione effettiva. L’Internation Lunar Observatory Association (ILOA) ha dichiarato che il suo carico utile ILO-X (che comprende due fotocamere) ha scattato alcune fotografie dov’è possibile vedere la superficie della Luna, il Sole e parte del lander lunare ma non saranno rilasciate fino a domani.

intuitive machines

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Le zone più chiare sono dovute alla sovraesposizione dell’immagine

In generale per avere maggiori informazioni sulla missione IM-1 di Intuitive Machines sarà necessario aspettare la conferenza stampa congiunta con la NASA che si terrà domani (28 febbraio) dalle 20:00 (ora italiana). Qui dovremmo vedere le prime immagini dalla superficie della Luna e avere nuove informazioni sui dati raccolti da Nova-C Odysseus. Nel corso dell’anno saranno inviate altre missioni sulla Luna, compreso la missione cinese Chang’e-6 che sarà lanciata in maggio e riporterà per la prima volta dei campioni di regolite dalla faccia nascosta del nostro satellite naturale.