Il futuro di iRobot, storico produttore dei robot aspirapolvere Roomba, appare sempre più incerto. La società ha comunicato alla SEC (Securities and Exchange Commission) che le trattative con l’ultimo potenziale acquirente sono definitivamente naufragate, lasciando di fatto il gruppo senza alternative strategiche immediate.
Il compratore, secondo quanto riportato da CNBC, avrebbe presentato un’offerta “significativamente inferiore” rispetto al valore medio delle azioni iRobot registrato negli ultimi mesi. La notizia ha avuto effetti immediati sul titolo in borsa, che lunedì ha perso circa il 33%, portando il calo complessivo del 2025 a oltre il 50%.

L’azienda aveva già espresso “serie incertezze” sulla propria capacità di restare operativa nel lungo termine. Nel marzo scorso, iRobot aveva infatti avvertito che senza nuovi investimenti o una cessione a terzi, la continuità aziendale non sarebbe stata garantita oltre i 12 mesi.
Il punto di svolta negativo è arrivato nel gennaio 2024, quando Amazon ha abbandonato il piano di acquisizione da 1,7 miliardi di dollari dopo le obiezioni sollevate dalle autorità antitrust. Il CEO di Amazon, Andy Jassy, aveva definito la decisione dei regolatori una “storia triste”, sostenendo che l’operazione avrebbe permesso a iRobot di competere meglio con marchi emergenti come Anker, Ecovacs e Roborock, sempre più competitivi nella fascia alta del mercato.
Nel frattempo, iRobot ha continuato a registrare difficoltà economiche e operative. Per mantenere attive le proprie linee di produzione, nel luglio 2023 la società aveva ottenuto un prestito da 200 milioni di dollari dal Carlyle Group, con la prospettiva che la fusione con Amazon si concretizzasse in tempi brevi.
Dopo la rottura dell’accordo, l’azienda ha negoziato ripetute estensioni delle clausole di credito – sei in totale – l’ultima delle quali valida fino al 1° dicembre 2025. Tuttavia, il gruppo ha ammesso che senza ulteriori finanziamenti o una rapida iniezione di capitale, potrebbe essere costretto a ridurre drasticamente le operazioni o a ricorrere alla protezione fallimentare.
Un tempo sinonimo stesso di “robot aspirapolvere”, iRobot oggi si trova in un mercato dominato da concorrenti più agili e tecnologicamente avanzati. I nuovi modelli di fascia alta offrono funzioni integrate di mappatura laser, lavaggio e auto-svuotamento, aree in cui i prodotti Roomba hanno faticato a tenere il passo. In assenza di acquirenti e con risorse in esaurimento, iRobot sarà costretta a chiudere i battenti entro l’anno.