Ci è capitato più volte di parlare di e-bike e di dispositivi che annullano il blocco della potenza e della velocità, 250 W e 25 km/h, imposti in Europa, oppure di bici vendute online che già da fabbrica presentato caratteristiche fuori norma.
Sarà sicuramente successo a molti di vedere sfrecciare in strada uno di questi mezzi, con i controlli delle forze dell’ordine che sembrano non sufficienti. Talvolta però qualcuno viene beccato. Come successo a Feltre, provincia di Belluno, dove un 44enne è stato fermato mentre conduceva una e-bike in grado di raggiungere addirittura 73 km/h. Un modello, si è poi scoperto, comunque illegale poiché, anche senza modifica, già dotato di acceleratore e con velocità massima di 45 km/h.
Il fatto in realtà risale a luglio 2024, ed è tornato di attualità in questi giorni per un fatto assurdo. L’uomo, dopo aver ricevuto la sanzione di ben 6.128 euro, ha subito anche la confisca della e-bike. Ma ha poi pensato bene di devastarla. La cronaca locale in realtà parla di sequestro, che però è il termine per la misura temporanea.
I danni provocati vanno dal semplice taglio dei copertoni, passando da cavi elettrici strappati, fino alla rimozione di catena e sellino. Tutto questo perché non voleva che la bici finesse all’asta. Ora però deve affrontare un processo per danneggiamento volontario di oggetto sottoposto a confisca.