Un impianto produttivo di MSI in Cina è andato a fuoco nella notte di giovedì. La notizia è trapelata dapprima con un
video apparso su Reddit, e in seguito è stata ripresa da alcuni media statunitensi. Abbiamo chiesto a MSI Italia maggiori dettagli e l’azienda non solo ci ha confermato la notizia, ma ha anche aggiunto che l’incendio si è verificato per un probabile cortocircuito.
“Non ci sono stati danni alle linee produttive né tantomeno feriti, perciò non ci saranno ritardi nella produzione”, ha aggiunto MSI Italia. Non è chiaro di cosa si occupasse l’impianto (anche se Bloomberg parla di PCB) e quanto esteso sia effettivamente il danno, ma è bene sapere che MSI non produce solo prodotti per sé, ma anche per terze parti. L’azienda, in ogni caso, sottolinea che qualunque fossero i prodotti realizzati, l’incendio è stato contenuto prima che potesse arrivare alle linee di produzione e l’operatività è stata ripristinata.
Seppur nata e con sede a Taiwan, MSI ha una buona presenza in Cina (così come molte altre realtà tecnologiche asiatiche) a partire dal 2003, con due impianti produttivi e un centro di ricerca e sviluppo. Questo spiacevole avvenimento segue la
morte del CEO dell’azienda a soli 56 anni: un 2020 nero per MSI sotto certi punti di vista, ma non sembra che al resto del mondo stia andando tanto meglio.