Missione Artemis I: le prime immagini di ArgoMoon e le condizioni degli altri Cubesat

Nella mattinata del 16 novembre 2022 è iniziata la missione Artemis I con la capsula Orion e il modulo di servizio europeo che sono stati lanciati in direzione della Luna (per seguire un’orbita retrograda) per poi rientrare e ammarare nell’Oceano Pacifico dopo 25,5 giorni complessivi. Il viaggio può essere seguito attraverso la pagina ufficiale realizzata dalla NASA. Si tratta della prima missione con hardware in grado di riportare gli esseri umani sul nostro satellite naturale nel corso dei prossimi anni. La prima a essere effettivamente stata lanciata è quella con il Cubesat CAPSTONE, ma ovviamente non si tratta di hardware pensato per il trasporto di esseri umani.

nasa sls cubesat

Essendo il primo lancio per il razzo spaziale NASA SLS e il primo volo (dopo quello di validazione iniziale) della capsula Orion era troppo rischioso utilizzare sin da subito un equipaggio umano. Per questo a bordo troviamo alcuni esperimenti scientifici e dei manichini che servono alla rilevazione di diversi parametri e a garantire che quando ci saranno effettivamente degli astronauti tutto possa andare per il meglio. Tra le varie particolarità dello Space Launch System c’era anche quella di avere dieci Cubesat all’interno dell’Orion State Adapter (OSA), tra i quali ArgoMoon, realizzato da Argotec per conto di ASI e unico satellite europeo di piccole dimensioni selezionato per la missione. Ecco le prime fotografie rilasciate dopo il lancio.

argomoon

Artemis: le prime immagini di ArgoMoon e le informazioni sugli altri Cubesat

A inizio settembre, dopo il secondo rinvio del lancio di Artemis I, erano state diffuse alcune informazioni sui Cubesat a bordo di NASA SLS. Successivamente avevamo anche approfondito la questione grazie a Argotec che gentilmente aveva risposto ad alcune domande sullo stato di ArgoMoon. In queste ore sono state diffuse le prime immagini scattate dal Cubesat dopo il lancio e molte altre ne arriveranno in futuro.

argomoon

Secondo quanto riportato dalla società italiana, a distanza di pochi minuti dalla separazione tra l’OSA e il Cubesat, Argotec ha acquisito il segnale permettendo il controllo a distanza del satellite. Nella serata del 16 novembre ArgoMoon era in condizioni stabili mentre alle 00:15 del 17 novembre è stata catturata la prima immagine di calibrazione e alle 11:55 dello stesso giorno invece è stata scattata una fotografia alla Luna. Le distanze erano rispettivamente di 125.000 km dalla Terra e 278.500 km dalla Luna.

Giorgio Saccoccia (Presidente dell’ASI) ha dichiarato “bellissime foto della Terra e della Luna, la nostra prossima casa grazie al programma Artemis! Queste sono state catturate dal nostro Cubesat Argomoon nel suo viaggio dopo la separazione dallo Space Launch System, il nuovo grande lanciatore americano, essenziale per riportare l’umanità sulla Luna!”. David Avino (CEO e fondatore di Argotec) ha aggiunto “HAWK, la nostra piattaforma satellitare ha ancora una volta fornito prestazioni eccellenti in ambienti estremamente difficili. Per la seconda volta in poche settimane, abbiamo consegnato alla storia foto dallo Spazio profondo, LICIACube da 11 milioni di chilometri e ArgoMoon che si avvicina alla Luna […].

argomoon

Ricordiamo che ArgoMoon e LICIACube sono strettamente imparentati differenziandosi sostanzialmente per la tipologia di fotocamere presenti a bordo. Quelle di ArgoMoon che sono state pensate per riprendere l’ICPS e il rilascio dei Cubesat dall’OSA oltre a raccogliere dati telemetrici durante la seconda parte della missione.

Cos’è successo ai dieci Cubesat di Artemis I? Alcune risposte sono state date da Mike Sarafin (Artemis Mission Manager). Sappiamo che cinque, compreso ArgoMoon, stanno funzionando correttamente. Si tratta di LunaH-Map, BioSentinel, Equuleus e Omotenashi. Quelli che rimangono invece hanno avuto una serie di problemi tecnici con uno in particolare (del quale non è stato fatto il nome) che non ha risposto ai comandi. I loro nomi sono: Lunar IceCube, NEA, LunIR, CuSP e Team Miles. Maggiori dettagli dovrebbero essere rilasciati nel corso delle prossime ore così come immagini e video a più alta risoluzione del lancio di NASA SLS e della capsula Orion.

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