La costruzione dei tre campus di data center progettati da Microsoft nella contea di Licking in Ohio subirà un arresto temporaneo. Il gigante di Redmond ha comunicato ufficialmente la sospensione dell’investimento iniziale da 1 miliardo di dollari destinato alle strutture previste nelle località di Heath, Hebron e New Albany.
L’azienda ha precisato che manterrà la proprietà dei terreni e intende realizzare il progetto in futuro, senza però specificare tempistiche concrete. Nel frattempo, due dei tre siti verranno destinati ad attività agricole, secondo quanto riportato da The Columbus Dispatch.
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Nonostante la sospensione del progetto, Microsoft ha confermato che proseguirà con gli accordi di sviluppo già stabiliti per finanziare gli aggiornamenti delle infrastrutture stradali e altre operazioni nella zona: “Continueremo a investire e collaborare con le organizzazioni locali per sostenere lo sviluppo delle competenze digitali, gli sforzi di ripristino e per rafforzare le comunità della contea di Licking per le generazioni future”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda.
Il piano originale prevedeva un investimento iniziale suddiviso in 700 milioni di dollari per costi di costruzione e 300 milioni per macchinari, con la creazione immediata di 20 posti di lavoro. A pieno regime, i campus avrebbero potuto generare centinaia di opportunità lavorative, rappresentando un’importante risorsa per l’economia locale. Non si tratta di una decisione isolata, da parte di Microsoft: secondo quanto segnalato di recente da Reuters, l’azienda ha annullato contratti di locazione per “un paio di centinaia di megawatt” di capacità negli Stati Uniti e in Europa.
Al momento sembra possibile che Microsoft stia affrontando un eccesso di capacità nei data center, mentre alcuni osservatori hanno semplicemente riconosciuto in queste decisioni normali operazioni aziendali per una compagnia che gestisce investimenti annuali di oltre 80 miliardi di dollari in infrastrutture. Un fattore significativo nelle scelte di Microsoft potrebbe essere rappresentato dai recenti sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale, dove i rogressi ottenuti da aziende come DeepSeek, capace di creare modelli AI efficienti con risorse inferiori al previsto, potrebbero aver indotto i giganti tecnologici a riconsiderare la portata degli investimenti necessari.
L’azienda di Redmond ha comunque ribadito il proprio impegno a investire oltre 80 miliardi di dollari in infrastrutture nell’anno fiscale corrente, con l’aumento di queste strutture che potrebbe portare il solo Ohio a registrare un fabbisogno energetico paragonabile a quello dell’intera Manhattan entro il 2030. La pausa annunciata per i tre campus potrebbe essere vista anche come un momento di riflessione in un settore caratterizzato da investimenti massicci e aspettative elevate. Gli investitori negli ultimi mesi hanno mostrato una cautela maggiore riguardo ai miliardi di dollari destinati all’infrastruttura dell’intelligenza artificiale, preoccupati dai tempi di ritorno sugli investimenti e dall’evoluzione rapida delle tecnologie. Gli approcci considerati fino a poco tempo fa indispensabili, insomma, potrebbero già essere considerati obsoleti.