Nella giornata di domani arriveranno sulla Terra i campioni raccolti dalla sonda OSIRIS-REx appartenenti all’asteroide Bennu. Non è la prima volta che l’umanità avrà “per le mani” questo genere di campioni considerando che lo stesso era accaduto per le missioni nipponiche Hayabusa e Hayabusa2. Questi, insieme a quelli raccolti sulla Luna da diverse missioni (sovietiche, statunitensi e cinese) rappresentano attualmente gli unici campioni raccolti fuori dalla Terra, da altri oggetti celesti. Una delle missioni più ambiziose per il futuro è Mars Sample Return nata dalla collaborazione tra NASA ed ESA.
Le due agenzie spaziali stanno collaborando già da diverso tempo per stabilire come sarà possibile portare da Marte sulla Terra i campioni raccolti dal rover NASA Perseverance. La sfida è ardua e sarà la prima volta che l’umanità potrà studiare in maniera approfondita materiale proveniente da un altro pianeta (se si escludono i meteoriti di origine marziana ritrovati sul nostro Pianeta). La missione Mars Sample Return ha già visto alcune modifiche in passato, ma una nuova revisione indipendente ne ha sottolineato diversi limiti dovuti alle tempistiche scelte e ai finanziamenti necessari per portarla a termine.
La missione Mars Sample Return e la revisione indipendente
Non è la prima volta che la missione per portare i campioni da Marte sulla Terra è stata criticata per alcuni aspetti. Nella revisione indipendente pubblicata recentemente vengono prese in esame diverse criticità e, in particolare, si farebbe riferimento al fatto che preparare un lander e un orbiter (rispettivamente a carico di NASA e ESA) per un lancio previsto tra il 2027 e il 2028 sarebbe attualmente non fattibile sia per la parte ingegneristica che per quella finanziaria. A pagina 13 si può leggere “budget e aspettative di programma non realistici fin dall’inizio”.
Questo non significa che la missione sia tecnicamente infattibile ma che non lo è con le attuali caratteristiche in termini di finanziamenti e tempistiche. La revisione indipendente sembra anche più “pessimista” rispetto a quella precedente confermando il rapporto di fine giugno 2023. Allo stato attuale la missione Mars Sample Return potrebbe avere necessità di un budget compreso tra 8 e 11 miliardi di dollari contro i 5,3 miliardi di dollari che sarebbero imposti dal Senato statunitense.
Secondo la revisione indipendente il lander e l’orbiter potrebbero essere lanciati nel 2030 riducendo i costi a un massimo di 9,6 miliardi di dollari. Questo piano richiederebbe oltre un miliardo di dollari di finanziamenti all’anno a partire dal 2025, come scritto a pagina 14 del rapporto. Ci sono poi variabili come la possibilità che gli orbiter che forniscono la comunicazione tra Marte e Terra possano avere problemi oppure la presenza di tempeste di sabbia durante le fasi di atterraggio o partenza.
Alcune proposte alternative indicate solo a titolo esemplificativo (a pagina 36) indicano la possibilità di eliminare i due droni simili a Ingenuity per il recupero dei campioni di backup puntando principalmente sul lander e sul braccio robotico. Oppure dividere la missione in due sotto-missioni con due rover per il recupero dei campioni sfruttando tecnologie collaudate come il sistema di atterraggio skycrane (più piccola di quelle utilizzate in precedenza) e un lander che utilizzerà per l’atterraggio sempre skycrane ma più in grande. In questo modo sarà ridotto il budget necessario per anno, ma il lancio sarà previsto tra il 2030 e il 2035.
In generale viene ritenuto che il valore scientifico dei campioni di Mars Sample Return sia elevato ma bisognerà riuscire a portare sulla Terra tutte le provette a disposizione e non solamente quelle che Perseverance avrà al suo interno. In generale la priorità sarà comunque data a quelli del rover mentre quelli di backup non rappresentano tutta la variabilità delle zone analizzate su Marte. Ora la NASA cercherà di capire quale sarà la strada giusta da intraprendere anche se sembra sempre più difficile che potremo avere dei campioni da Marte entro il 2033. O forse potrebbe arrivare prima la Cina che sta pianificando una missione simile.