All’inizio di settembre era stato annunciato ufficialmente che lo spazioplano cinese aveva effettuato il rientro dalla sua missione orbitale dopo 268 giorni. Come per le precedenti missioni non è stato dichiarato quali fossero i suoi compiti e non è chiaro se si trattasse di operazioni civili o militari (o entrambe). Da poche ore la Space Force ha annunciato che lo spazioplano militare segreto Boeing X-37B effettuerà delle manovre di aerobraking (aerofrenaggio) per la prima volta, mentre proseguirà la sua missione prima dell’atterraggio.
Ricordiamo che lo spazioplano cinese fu lanciato il 16 dicembre dello scorso anno e, dopo pochi giorni (il 28 dicembre 2023), a causa di un rinvio, fu il momento dello spazioplano statunitense Boeing X-37B a bordo di un razzo spaziale Falcon Heavy di SpaceX.
La missione OTV-7 (Orbital Test Vehicle) ha visto l’utilizzo di un’orbita più elevata rispetto a quelle impiegate in precedenza arrivando ben oltre LEO fino a raggiungere anche i 323 x 38838 km con inclinazione di 59,1° a inizio anno. Secondo quanto riportato dalla Space Force, la scelta di effettuare diverse manovre di aerobraking è dovuta allo smaltimento corretto dei componenti del modulo di servizio così da ridurre la problematica dei detriti spaziali oltre a consentire di decelerare da quote così elevate rispetto alle operazioni standard.
Lo spazioplano statunitense si avvicinerà quindi agli strati più densi dell’atmosfera sfruttandone così da resistenza per modificare la propria orbita senza un utilizzo intensivo di propellente per le manovre. Questo non significa che le operazioni in orbita del Boeing X-37B per la missione OTV-7 siano completate. Infatti successivamente saranno eseguiti ulteriori test e solo dopo ci sarà il rientro effettivo.
Il Generale Chance Saltzman (Capo delle operazioni spaziali) ha dichiarato “questa manovra eseguita per la prima volta dall’X-37B è una pietra miliare incredibilmente importante per la United States Space Force mentre cerchiamo di espandere la nostra attitudine e la nostra capacità di esibirci in questo ambito impegnativo. Il successo è una testimonianza della dedizione e della perseveranza della squadra”. Sempre stando alla Space Force, durante OTV-7 e in collaborazione con l’Air Force Rapid Capabilities Office, sono stati esperimenti sull’effetto radiazioni e ha provato tecnologie di controllo dallo Spazio su orbite altamente ellittiche. I dettagli sono ovviamente tenuti segreti e potrebbero riguardare sia il monitoraggio di satelliti spia di altre nazioni ma anche tracciare missili grazie a sensori infrarossi.