Le capsule SpaceX Dragon verranno recuperate sulla costa occidentale degli USA per ridurre il problema dei detriti

Recentemente si è parlato diffusamente di SpaceX per via delle molte novità accadute nelle scorse settimane. Nella mattinata di oggi è stata lanciata con successo una missione Starlink con un razzo Falcon 9, dopo il fermo forzato di quasi due settimane a causa di un problema al secondo stadio del vettore. Qualche giorno prima invece è stato annunciato dalla NASA che il veicolo per far deorbitare in sicurezza la Stazione Spaziale Internazionale sarà realizzato da SpaceX. Infine nelle scorse ore è stato definito ufficialmente che le capsule SpaceX Dragon verranno recuperate sulla costa occidentale degli Stati Uniti.

crew dragon

La modifica alla strategia di rientro delle capsule spaziali (cargo e per equipaggi) della società statunitense era in via di definizione già da qualche tempo e ora è stato annunciato in via ufficiale. La scelta è stata fatta per ridurre il problema dei detriti spaziali, in particolare legata al rientro della sezione posteriore (trunk) non pressurizzata.

A maggio avevamo riportato di un frammento di una capsula Dragon ritrovato in Canada. Si tratterebbe di una parte del trunk della navicella impiegata per la missione Axiom Space Ax-3. Questa però non è la prima volta che accade un fatto di questo tipo. Un altro evento simile era avvenuto nel 2022 con il ritrovamento in Australia di alcune parti del trunk di un’altra capsula (utilizzata per la missione Crew-1). In entrambi i casi non sono stati segnalati danni a cose o persone, ma si tratta comunque di un rischio che la NASA vuole ridurre al minimo.

crew dragon

Il trunk viene separato dalla capsula Dragon durante le fasi di rientro. Non avendo motori non è possibile modificare la sua direzione né prevedere precisamente quando e dove rientrerà. Buona parte della struttura brucia nell’atmosfera, ma alcune parti (realizzate in metallo e materiali compositi) a volte riescono a raggiungere il suolo.

trunk canada

In accordo con la NASA, SpaceX ha scelto innanzitutto di modificare la strategia di rientro facendo in modo che il trunk non abbia carichi utili opzionali a bordo prima della distruzione. Dopo una valutazione sulle possibili alternative per il rientro (come l’installazione di motori aggiunti o una modifica del design), si è deciso che la strategia migliore fosse quella di spostare il recupero della capsule Dragon dalla costa orientale a quella occidentale degli USA.

SpaceX ha modificato il software della capsula affinché l’accensione di motori per il rientro orbitale sia effettuato prima che il trunk si separi. Questo permette di avere una traiettoria di rientro del trunk che potrà avvenire prima dell’ammaraggio della navicella Dragon.

Questo significherà che la nave di supporto e recupero attualmente ormeggiata in Florida sarà spostata in California (nel porto di Long Beach). Il ripristino della capsula avverrà ancora nelle strutture del Kennedy Space Center in Florida così da poter essere preparata per il prossimo lancio.

spacex

Le prossime missioni umane prevedono che Crew-9 venga lanciata non prima del 18 agosto (con una finestra di lancio che si estenderà fino all’inizio di settembre). Questo lascerà abbastanza tempo per convertire il pad di lancio per passare da una configurazione per il decollo di un Falcon 9 a quella di un Falcon Heavy, utilizzato per la missione Europa Clipper in ottobre. La missione privata Polaris Dawn potrebbe essere quindi posticipata dalla metà alla fine di agosto.

Crew-10 invece decollerà a febbraio 2025 mentre Starliner-1 (la prima missione operativa della nuova capsula di Boeing) è stata spostata ad agosto 2025 così da lasciare tempo a sufficienza per l’analisi dei dati dopo la fine della missione di certificazione CFT-1. Come opzione di backup è previsto un lancio di una caspula Crew Dragon (Crew-11) nel caso Starliner non fosse pronta per quel periodo così da non interrompere le operazioni a bordo della ISS.