Le alternative a CentOS procedono: Rocky Linux lancia la prima release candidate, AlmaLinux dispone del supporto a pagamento

Il panorama delle distribuzioni Linux è cambiato all’improvviso lo scorso dicembre, quando Red Hat ha annunciato la dismissione di CentOS per lasciare spazio a CentOS Stream. Questa decisione ha creato un vuoto che viene ora colmato da due distribuzioni: Rocky Linux, guidata dalla comunità, e AlmaLinux, nata invece da CloudLinux. Entrambe le distribuzioni sono arrivate ora a importanti passaggi nel proprio sviluppo: Rocky Linux è giunta alla prima release candidate, mentre AlmaLinux ha visto l’arrivo del supporto a pagamento.

Gli eredi di CentOS, Rocky Linux e AlmaLinux, evolvono

Rocky Linux è stata fondata da uno dei contributori originali di CentOS e sta proseguendo nel suo percorso verso il primo rilascio stabile. La distribuzione ha annunciato il rilascio della prima release candidate, ovvero uno stadio successivo alla beta in cui dovrebbero essere presenti solo bug la cui correzione è triviale. Se non vengono rilevati bug importanti in questa fase si procede al rilascio della versione definitiva, che verrà considerata stabile e pronta all’uso in ambienti di produzione.

Come CentOS, Rocky Linux punta a essere una versione compatibile al 100% con Red Hat Enterprise Linux (RHEL), con gli stessi bug e le stesse patch. L’obiettivo è quello di fornire un’alternativa gratuita a RHEL che sia sfruttabile da appassionati, tecnici e piccole imprese che non hanno le possibilità economiche per ottenere una licenza di RHEL. Ciò è reso possibile dal fatto che RHEL è rilasciato sotto licenza GPL e, pertanto, ne sono rilasciati anche i sorgenti: a patto di sostituire i marchi di Red Hat, è possibile ricompilare tali sorgenti per ottenere un sistema operativo identico a RHEL.

AlmaLinux, di contro, è già arrivata alla prima versione considerata stabile (basata su RHEL 8.3) e ha di recente visto l’introduzione del supporto commerciale: in questo modo non solo le aziende possono sostenere lo sviluppo della distribuzione, ma anche ottenere supporto diretto da esperti e accordi sulle tempistiche per fornire le patch. AlmaLinux diventa quindi per molti versi un concorrente diretto di RHEL, che si sostiene proprio grazie al fatto che Red Hat richiede il pagamento del supporto. AlmaLinux non divulga dettagli sui costi nella pagina dedicata e rimanda a discussioni private questo tema.

Il mondo delle alternative a RHEL è più vivo rispetto a prima, ma rimane da vedere se una distribuzione prenderà il sopravvento e, in caso positivo, quale: sia Rocky Linux che AlmaLinux sono supportate da nomi di grosso calibro, dunque c’è la speranza nella comunità che entrambi i progetti si rivelino longevi.