L’amministrazione Trump ha ritirato la candidatura di Jared Isaacman come amministratore della NASA

Fino a poche settimane fa sembrava ormai “cosa fatta”: il miliardario Jared Isaacman era il favorito a diventare il prossimo amministratore della NASA supportato sia da Elon Musk che dall’amministrazione Trump. Ora è arrivata però la notizia che l’amministrazione ha intenzione di ritirare la sua candidatura e scegliere un’altra persona per guidare l’agenzia spaziale statunitense, che si trova di fronte a un periodo piuttosto burrascoso e non privo di incertezze.

nasa amministratore

La NASA deve affrontare un possibile taglio al proprio budget per l’anno fiscale 2026 che potrebbe far terminare diverse missioni già in corso e bloccherà (e cancellerà) lo sviluppo di molte altre. L’amministrazione Trump sembra volersi concentrare su altri aspetti come superare la Cina e arrivare per primi a mettere i piedi su Marte. Obiettivo ambizioso che stime precedenti indicavano possibile intorno al 2041 ma che ora è diventata una priorità.

Jared Isaacman non sarà l’amministratore della NASA

Il motivo del ritiro della candidatura di Jared Isaacman (che è stato due volte nello Spazio con le missioni Inspiration4 e Polaris Dawn, entrambe auto-finanziate e sviluppate con SpaceX) sarebbe legato al fatto che il miliardario non sarebbe abbastanza “fedele” all’attuale amministrazione e quindi non sarebbe visto come il candidato ideale per portare avanti il progetto di esplorazione spaziale statunitense.

nasa artemis

A riportare inizialmente la notizia è stato Semafor, per poi essere confermata anche da altre fonti. Uno dei passaggi chiave è quanto dichiarato da Liz Huston (portavoce della Casa Bianca) “l’amministratore della NASA contribuirà a guidare l’umanità nello Spazio e a realizzare l’audace missione del presidente Trump di piantare la bandiera americana su Marte. È essenziale che il prossimo leader della NASA sia in totale sintonia con l’agenda America First del presidente Trump e un sostituto sarà annunciato direttamente dal presidente Trump a breve”.

Alcune indiscrezioni indicherebbero che Jared Isaacman sia stato “scartato” in quanto troppo vicino a Elon Musk (con quest’ultimo che ha lasciato gli incarichi presso l’amministrazione Trump di recente). Nelle scorse settimane Musk aveva criticato Isaacman e la sua visione di concentrarsi comunque sull’allunaggio e poi sulla conquista di Marte definendo questa mossa una “distrazione”. Queste divergenze potrebbero essere state accantonate, almeno leggendo un post di Elon Musk su X in merito al ritiro della candidatura di Isaacman, dove si legge “è raro trovare qualcuno così competente e di buon cuore”.

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La notizia del ritiro della candidatura di Jared Isaacman è stata appresa con dispiacere da buona parte (se non tutta) la community che segue i voli spaziali e l’esplorazione spaziale. Mentre si attende la nuova candidatura un primo nome sarebbe stato rivelato da ArsTechnica: si tratta di Steven L. Kwast, in precedenza alto funzionario dell’Aeronautica Militare statunitense e attualmente in pensione. Kwast sarebbe più in linea con le idee del presidente Trump anche se la sua esperienza in campo spaziale sarebbe ridotta e dovrà affrontare il malcontento che aleggia all’interno della NASA e il (probabile) taglio del budget dell’agenzia.