Come sappiamo la Luna è tornata tra gli obiettivi principali di agenzie spaziali e società private. Oltre alle missioni in orbita bassa terrestre, il nostro satellite naturale potrebbe offrire risorse scientifiche e materie prime che potrebbero portare a un nuovo capitolo dell’esplorazione spaziale. Tra gli “attori” non ci sono solo Stati Uniti (NASA) e Russia (Roscosmos) ma anche altre agenzie come quella cinese (CNSA) o indiana (ISRO) insieme a società private (per esempio ispace).
In queste settimane l’agenzia indiana ISRO ha lanciato la missione Chandrayaan-3 che prevede anche un lander in grado di atterrare sulla superficie lunare (o quantomeno provarci). Questo dimostra come anche altre nazioni hanno puntato in direzione della Luna consentendo di ampliare le possibilità di successo nella colonizzazione di lungo periodo del satellite. Queste le ultime novità.
La missione Chandrayaan-3 è in direzione della Luna
Secondo quanto riportato nelle ultime ore la navicella spaziale indiana ha effettuato la manovra di inserzione nella traiettoria lunare (Trans Lunar Injection) dopo diversi flyby della Terra per sfruttare la fionda gravitazionale e avere abbastanza velocità per raggiungere la Luna. Nelle scorse ore l’orbita di Chandrayaan-3 prevedeva un perigeo di 276 km mentre l’apogeo era pari a 365001 km con un’inclinazione di 21,4°. L’ingresso nella sfera d’influenza gravitazionale della Luna dovrebbe avvenire nella serata del 4 agosto.
La missione è stata lanciata il 14 luglio alle 11:05 (ora italiana) grazie a un razzo spaziale LVM-3 (Launch Vehicle Mark-3) dal Satish Dhawan Space Centre. L’ISRO (acronimo di Indian Space Research Organization) ha continuato a monitorare le operazioni anche grazie all’aiuto delle antenne di ESA e NASA così da non perdere mai i contatti con la sonda spaziale.
Il lander lunare inserito all’interno del modulo di propulsione prende il nome di Vikram mentre il piccolo rover si chiama Pragyan (entrambi sono alimentati attraverso pannelli solari). Il suolo lunare dovrebbe essere toccato dal lander tra il 23 e il 24 agosto con una discesa automatizzata. La zona scelta dagli scienziati e gli ingegneri è quella del Polo Sud lunare grazie anche alle immagini ad alta risoluzione dell’orbiter Chandrayaan-2 (la missione precedente) e del Lunar Reconnaissance Orbiter. La missione dovrebbe durare circa due settimane, il tempo di esposizione solare della zona d’interesse considerando che senza luce l’energia non potrà essere mantenuta.
Sulla superficie lunare i componenti della missione Chandrayaan-3 eseguiranno una serie di analisi scientifiche oltre a fornire dati utili agli ingegneri per capire come ottimizzare le future prove di allunaggio.