La missione di NASA Ingenuity è stata estesa di altri 30 sol

Come scritto questa mattina, un problema nella sequenza di volo non ha permesso a NASA Ingenuity di compiere il suo quarto test nella giornata di ieri. Gli ingegneri del JPL non si sono però persi d’animo e hanno riprogrammato la prova per oggi (i dati arriveranno intorno alle 19:30, ora italiana).

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Sappiamo che il drone-elicottero non ha subito danni e i sistemi funzionano come previsto. Nell’attesa di conoscere l’esito di questa prova, si è comunque tenuto il media briefing per poter avere ulteriori informazioni su questo particolare velivolo sperimentale su Marte, oltre a quelle che sono state rivelate durante una sessione di Q&A su Reddit qualche giorno fa.

Una delle protagoniste è ancora una volta MiMi Aung (la project manager) che ha mostrato il video catturato durante il terzo volo da Perserverance oltre alla fotografia a colori scattata dal drone dove si può vedere il rover. Una notizia importante è che si passerà da una fase veramente “sperimentale” a qualcosa di maggiormente operativo. Si sfrutterà quindi la possibilità di osservare il suolo da un punto di vista privilegiato per andare dove un rover non potrebbe. Inoltre si potranno avere immagini stereoscopiche e la possibilità di trovare un nuovo campo di volo rispetto a quello originario.

Le nuove informazioni su NASA Ingenuity dal media briefing

Durante la conferenza sono state anche mostrate alcune informazioni sul funzionamento dei sensori utili alla guida autonoma del drone (che, ricordiamo, non può essere comandato direttamente da Terra). Si può notare il lavoro svolto dalla fotocamera a bassa risoluzione e in bianco e nero che serve all’analisi della superficie. Grazie alle fotografie raccolte durante il quarto volo si potrà realizzare una mappa dell’elevazione del terreno tridimensionale. Questa parte permetterà anche di poter far volare il drone in un nuovo campo volo a partire dal quinto test.

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I due team (di Perseverance e Ingenuity) continueranno a collaborare soprattutto dal quinto volo, ma con modalità diverse rispetto a quelle utilizzare finora. Inizialmente sono state utilizzate le fotocamere del rover per cercare la zona dove sperimentare i voli di NASA Ingenuity. Ora sarà un altro team che si occuperà di trovare le zone dove fare i test del drone. Non ci sarà quindi un’esplorazione iniziale del rover ma questo sarà sempre fondamentale per la parte di comunicazione con la Terra.

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Il tutto sarà possibile grazie al collegamento radio drone-rover che si è dimostrato affidabile potendosi spingere anche oltre 1 km prospettato inizialmente. Il rover intanto si sposterà e inizierà a studiare e raccogliere campioni (per la missione dedicata per riportarli sulla Terra) in una zona che si trova nelle vicinanze.

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La zona d’interesse per il rover NASA Perseverance e il punto dove si trova ora

MiMi Aung ha spiegato che tra il quarto e il quinto volo potrebbe passare più tempo rispetto alle altre prove (una settimana o più). Non sarà un problema perché il JPL ha ottenuto un’estensione del periodo di test del drone di altri 30 sol rispetto ai 30 sol inizialmente previsti (60 sol totali).

Certo, non sappiamo quanto potrà resistere il drone. Come specificato dagli ingegneri, non ci sono particolari componenti soggetti a grande usura, ma il rischio che qualcosa possa “andare storto” è sempre grande. Si cercherà di utilizzarlo finché sarà possibile. Una delle strategie sarà quella di fare voli più distanziati nel tempo (non ogni pochi sol, ma ogni due o tre settimane). Questo permetterà di non impattare (troppo) sui costi ma anche sull’operatività di NASA Perseverance.