Intuitive Machines Nova-C Odysseus: le prime immagini dalla superficie della Luna e alcune novità

Nella giornata di ieri avevamo pubblicato le ultime fotografie disponibili al tempo del lander lunare Intuitive Machines Nova-C Odysseus per la missione IM-1. Come preannunciato dalla società e dalla NASA oggi si è tenuta una conferenza stampa congiunta nella quale sono state rivelate le prime immagini catturate dalla superficie della Luna e sono stati anche rivelati ulteriori dettagli su quanto accaduto dal lancio in poi, comprese le fasi concitate dell’allunaggio.

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Come rimarcato durante la conferenza, questa è stata la prima missione statunitense dalla fine del programma Apollo a raggiungere la superficie della Luna (ma anche la prima missione commerciale a farlo). A bordo erano presenti diversi carichi utili della NASA all’interno del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS). Una delle parti più interessanti sono state le immagini catturate dal suolo lunare.

Le novità del lander lunare Odysseus di Intuitive Machines

La missione IM-1 ha una durata prevista di 144 ore (circa 6 giorni) e quindi siamo vicini alla fine della parte programmata, secondo quanto dichiarato da Steve Altemus (CEO della società) ossia circa 3 ore dalla pubblicazione di questa notizia. Il dirigente ha sottolineato che tutti i dati utili sono stati scaricati e saranno fondamentali per le future missioni IM-2 e IM-3 che prevederanno anche lander più grandi di Nova-C (Nova-D). Anche la NASA è riuscita a scaricare dati da tutti i carichi utili permettendo quindi di avere nuove informazioni di tipo scientifico e ingegneristico.

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Il lander durante l’allunaggio con ancora il propulsore acceso

Le immagini sono state scaricate dal lander lunare di Intuitive Machines il 27 febbraio. Una mostra i supporti di atterraggio che impattano contro la superficie assorbendo l’urto e preservando i componenti più importanti che si trovavano nella zona superiore durante l’allunaggio del 22 febbraio. Il motore a metano/ossigeno liquidi si è comportato bene (nonostante qualche problema durante le manovre di inserimento orbitale) considerando che è stato un vero e proprio “primo test nello Spazio profondo” per questo genere di propulsione.

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Sempre il 27 febbraio è stata catturata una nuova immagine che mostra il lander inclinato su un lato, come presunto dai sensori del livello del propellente, dall’illuminazione solare e da come le antenne trasmettevano il segnale verso Terra. L’angolo di inclinazione è di circa 30° ed è dovuto a un atterraggio più veloce del previsto con un contatto con il suolo duro dovuto a una errata misurazione dell’altezza (il sistema “pensava” di essere a 100 metri dalla superficie al momento del tocco) e a un movimento laterale anomalo e infine con un ribaltamento relativamente lento legato alla presenza di un pendio (sul quale il lander si è adagiato e che ha un’inclinazione di 30°). Questa posizione ha fatto in modo che i pannelli solari superiori (quelli che forniscono la maggior parte dell’energia) fossero in ombra.

Tim Crain (CTO e co-fondatore della società) ha dichiarato che il lander di Intuitive Machines avrebbe potuto allunare correttamente se l’altimetro laser avesse funzionato come previsto. Come sappiamo questo non è stato possibile in quanto questo strumento era disabilitato via hardware per la presenza di un pin utilizzato come sistema di sicurezza quando il lander era in fase test sulla Terra e che serviva a evitare che il laser potesse attivarsi inavvertitamente. Questo problema sarà corretto nelle prossime missioni.

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Nella seconda immagini l’orientamento della fotocamera dalla quale è stata scattata la foto (immagine sopra). Nella terza immagine l’inclinazione del lander sulla superficie

Confermato poi che Odysseus non ha potuto utilizzare il sistema LIDAR della NASA installato come carico utile. Questo era presente e una modifica software aveva fatto in modo di sostituirlo all’altimetro laser non funzionante. La mancanza di una spunta nel software ha fatto però in modo che i dati non venissero considerati dal software di volo. Il lander lunare di Intuitive Machines ha quindi impiegato la sola navigazione ottica con un buon successo (ma con i dati forniti dagli altri strumenti le cose sarebbero andate probabilmente meglio).

Per quanto riguarda la EagleCam, questa è stata espulsa dal corpo del lander nella mattinata di oggi ma un malfunzionamento della fotocamera o della connessione Wi-Fi non ha consentito di catturare ulteriori immagini. I dirigenti di Intuitive Machines sperando di poter risvegliare il lander Odysseus tra circa tre settimane quando la luce illuminerà i pannelli solari e le batterie potranno ricaricarsi. Ovviamente non c’è alcuna certezza che questo possa accadere, ma verrà comunque fatto un tentativo. Il limite è dato dalla chimica impiegata per le batterie che dovranno resistere al freddo estremo della notte lunare per diversi giorni. Né batterie né l’elettronica sono stati testati per questo genere di temperature. La società ha ribadito che questa era una missione di prova per testare sul campo nuove tecnologie fasi operative e che quindi i risultati sono da considerarsi positivi (pur con tutti i limiti del caso).