Intel Raptor Lake, il successore di Alder Lake avrà 24 core?

L’arrivo entro fine anno di CPU Intel Alder Lake caratterizzate da un’architettura ibrida in stile ARM big.LITTLE è ormai cosa nota, ma in queste ore sono emerse nuove interessanti informazioni sulle configurazioni del chip e persino sul suo successore, indicato con il nome in codice Raptor Lake.

Secondo lo youtuber Moore Law is Dead (MLID), apparentemente ben informato sui piani dell’azienda statunitense, il progetto Alder Lake è solo il primo di una serie di generazioni che vedranno l’architettura ibrida, dove core di differenti architetture si uniscono per assicurare alte prestazioni e minori consumi, diventare una realtà consolidata nell’offerta di Intel.

Per prima cosa, lo youtuber ribadisce quanto anticipato nei giorni scorsi, ossia che il prossimo Windows atteso questo autunno (al momento chiamato Windows 11 o Windows Sun Valley) integrerà importanti miglioramenti sul fronte dello scheduling, in modo da far sì che sistema operativo e software sfruttino al meglio i differenti core di Alder Lake, rivolgendosi a un tipo o l’altro a seconda del carico di lavoro.

Lakefield, il primo progetto ibrido di Intel presentato ufficialmente nel giugno 2020, sarebbe nato non tanto per trovare successo commerciale (cosa infatti non verificatasi), ma per dare a Microsoft un chip “in carne e ossa” da studiare e su cui lavorare con un anno di anticipo, in modo da preparare il terreno ad Alder Lake e i suoi successori.

Intel avrebbe spiegato ai suoi partner che il progetto Alder Lake è potenzialmente in grado di raddoppiare le prestazioni rispetto ai predecessori, tanto che alcuni modelli sarebbero capaci di raddoppiare prestazioni in multi-threading con consumi simili o persino inferiori ai prodotti attuali. I core ad alte prestazioni Golden Cove sarebbero in grado di offrire prestazioni single-thread il 20% superiori rispetto ai core Willow Cove dei chip Tiger Lake, mentre le unità a basso consumo Gracemont dovrebbero essere viste come “core Skylake a bassa frequenza con istruzioni aggiornate e senza Hyper-Threading”.

Come ormai noto da tempo, l’incarnazione desktop di Alder Lake richiederà una piattaforma rinnovata basata su socket LGA 1700, un’interfaccia che “dovrebbe durare diverse generazioni” – in passato si vociferò di almeno tre. Alder Lake supporterà DDR5 e DDR4, adottando l’uno o l’altro standard in base probabilmente alla destinazione di mercato di ogni chip. Ci sarà anche il supporto al PCI Express 5.0, ma non per quanto concerne gli slot M.2 e il chipset della piattaforma, che continueranno a supportare solo il PCIe 4.0.

Trattandosi di un progetto ibrido, vi saranno tante configurazioni diverse che origineranno da alcuni die. Lo youtuber parla di un die con configurazione “8+8” chiamato S1 per il settore desktop e alcune soluzioni mobile, dove un massimo di 8 core Golden Cove sono affiancati da un massimo di 8 core Gracemont. La configurazione S2 prevedrebbe invece solamente un massimo di 6 core Golden Cove (6+0). In ambito mobile, invece, dovremmo vedere configurazioni “6+8” (P1) e 2+8 (P2), ma anche soluzioni M con progetto “2+8” e supporto a LPDDR5/LPDDR4X e il PCIe 4.0 anziché il 5.0.

Tutto questo dovrebbe prendere forma concreta a partire dal 25 ottobre, giorno del debutto dei primi chip Alder Lake (ma non sono esclusi cambiamenti di data): si parla di modelli S1 con moltiplicatore sbloccato (K) per il mercato desktop, contraddistinti da un TDP di 125W.

I Core i9 K Alder Lake dovrebbero avere una configurazione “8+8”, mentre si parla di “8+4” e “6+4” per quanto concerne i modelli Core i7 e Core i5. Tutti offrirebbero una GPU integrata Xe con 32 Execution Unit (EU). Nel primo trimestre 2022 dovrebbero arrivare altri modelli, appartenenti a quanto pare alla nuova serie A. Si prevedono quindi chip Core i9 e i7 non K, ma anche i Core i5 non K con progetto 6+0 e i Core i3 in configurazione 4+0.

Per quanto concerne i notebook, Intel dovrebbe annunciare i modelli Alder Lake-P al CES 2022, con soluzioni delle serie U e H (12-45W) che porteranno il supporto DDR5 e PCIe 5.0 sui notebook. Si parla di chip H perlopiù basati sulla configurazione P1 “6+8”, ma ci saranno soluzioni U basate su configurazione P2 “2+8”. Per tutti sarebbe prevista una GPU integrata Xe con fino a 96 EU.

Successivamente, Intel dovrebbe introdurre anche soluzioni chiamate Alder Lake-M, pensate per la classe di dispositivi ultra low power, in modo da sostituire i modelli Core Y e Core m (7-12W). Si parla di una configurazione “2+8” e supporto solamente a LPDDR5, LPDDR4X e PCIe 4.0.

Nel secondo trimestre 2022 l’azienda statunitense dovrebbe chiudere il cerchio con Alder Lake-HX per i portatili gaming di fascia alta. L’intenzione di Intel sarebbe quella di “combinare die e PCH di classe desktop” in un SoC BGA compatto: in pratica Intel vorrebbe portare all’interno di un TDP di 45-65W una configurazione “8+8”.

Nelle disquisizioni di MLID c’è spazio anche per il successore di Alder Lake, ovvero Raptor Lake. Questo progetto sarebbe previsto per la fine 2022 e dovrebbe competere con i chip Zen 4 di AMD che molte indiscrezioni danno in uscita in quel periodo. I core “big” al centro del progetto, dovrebbero essere dei Golden Cove migliorati (chiamati Raptor Cove) capaci di garantire prestazioni in termini di IPC e un rapporto prestazioni per watt migliori di Alder Lake.

Per quanto concerne i core “LITTLE”, invece, Intel avrebbe intenzione di mantenere soluzioni Gracemont, ma raddoppiarne il numero: avremo quindi progetti con 16 core Gracemont che, affiancati a 8 core Raptor Cove, porterebbero il computo totale a 24 – alcuni modelli con Hyper-Threading potrebbero offrire 32 thread in totale quindi. Dal punto di vista della piattaforma, Intel dovrebbe aggiornare il controller di memoria per supportare DDR5 ancora più veloci e conservare la compatibilità con il socket LGA 1700.