Anche se in Italia non possiamo dire di essercene accorti, il mondo delle schede video negli ultimi mesi ha registrato l’arrivo di un potenziale terzo incomodo, Intel.
Riuscirà la casa di Santa Clara a scardinare il duopolio (anche se le cifre bulgare di NVIDIA fanno pensare a un’altra parola) formato da NVIDIA e AMD? È sicuramente un percorso di lungo respiro, peraltro non partito nei tempi previsti: le schede video Arc di prima generazione, nome in codice Alchemist, sono arrivate in ritardo.
Complice un mercato delle GPU con prezzi elevati e inventari da svuotare, Intel ha però la possibilità di ritagliarsi un suo spazietto, andando parallelamente a lavorare con calma – ma non troppa – su un elemento non secondario quando si parla di gaming: i driver.
Nelle scorse ore il team Arc, capitanato da Tom Petersen, ci ha aggiornato sui progressi compiuti nelle ultime settimane, in particolare con i titoli DirectX 9. La società aveva già evidenziato a dicembre gli importanti passi avanti fatti con la vecchia API, ma non paga di quanto raggiunto ha realizzato un nuovo driver che porterà un ulteriore miglioramento delle prestazioni.
Prima di addentrarci nei dettagli, ricordiamo che Intel ha deciso di eliminare il supporto nativo alle API DirectX 9 (D3D9) sulle GPU Arc per ricorrere all’emulazione tramite le DirectX 12, ma ciononostante sta continuando a ottimizzare i propri driver che rimangono una parte fondamentale del processo.
La nuova release 4086 è in grado di migliorare mediamente le prestazioni del 43% rispetto alla versione di lancio (3490), ma con un gioco altamente popolare come CS:GO si arriva al 77%, con un salto da 195 a 347 fps in Full HD con una Arc A750 Limited Edition. A dicembre Intel parlava di un balzo a 317 fps con una A770, quindi il progresso è sensibile. Lo stesso lo osserviamo con Elder Scrolls V: Skyrim, ma anche Half Life 2 e League of Legends evidenziano grandi passi avanti.
L’impegno profuso dal team driver di Intel riguarda anche il frame time, ossia il tempo di rendering di un frame, di quello successivo e così via. In questo caso è preferibile avere un frame time costante e basso, perché un frame time troppo ballerino significa incappare nel temibile stuttering, ovvero una riproduzione non fluida dell’immagine con micro blocchi temporanei.
Miglioramenti ancora maggiori Intel li ha osservati a risoluzione 1440p. Inoltre, sono interessanti i grafici che riguardano il 99esimo percentile che illustrano come gli fps si mantengano molto più spesso sopra il valore massimo della release di lancio. Intel stima quindi di aver migliorato la fluidità con i giochi DX9 mediamente del 60%.
Il lavoro svolto corre di pari passo ai continui affinamenti delle prestazioni in DX11 e DX12, alla diffusione della tecnologia di upscaling XeSS – oggi in oltre 35 titoli – e la pubblicazione di driver con tempistiche puntuali: si parla di 8 versioni di driver pubblicate dal lancio delle GPU Arc con supporto a 21 giochi.
Infine, è bene sottolineare che oltre alla parte prestazionale, Intel sta puntando anche molto sul concetto di rapporto tra prestazioni e prezzo. D’altronde, non potendo competere con le top di gamma concorrenti di ultima generazione, la società sta cercando di lavorare sul prezzo: i nuovi driver migliorano il rapporto prezzo-prestazioni della Arc A750 sia rispetto al lancio che alla GeForce RTX 3060 12 GB, la principale concorrente.
Con un ribasso del listino negli USA per la Arc A750 Limited Edition da 289 a 249 dollari, Intel afferma di aver un rapporto prezzo-prestazioni il 52% migliore rispetto alla RTX 3060 di NVIDIA. Per il momento è tutto, ma presto torneremo a parlare di Arc perché finalmente dovrebbe arrivarci un sample da provare. Restate sintonizzati!