Alla fine di gennaio il rover NASA Perseverance ha raccolto un nuovo campione di roccia per la missione Mars Sample Return che proverà a portarli sulla Terra negli anni ’30 (potenzialmente dopo che la Cina sarà riuscita nella stessa operazione). Il rover marziano però non è solo alla “caccia” di nuovi campioni ma anche per svolgere operazioni scientifiche direttamente in loco, raccogliere dati utili per gli scienziati e nuove immagini del Pianeta Rosso. Recentemente è stato pubblicato un breve filmato che mostra l’interazione tra due diavoli di sabbia (o dust devil).
Non è la prima volta che lander e rover avvistano questi fenomeni sulla superficie di Marte con NASA Perseverance che ha registrato il suo primo diavolo di sabbia a marzo 2021. Questo nuovo filmato mostra però due dust devil che vengono in contatto disperdendosi dopo pochi secondi. Le immagini sono state riprese dalla fotocamera di navigazione che ha una risoluzione inferiore rispetto alle due Mastcam-Z o a SuperCam.
I diavoli di sabbia si trovavano a circa un chilometro dal rover statunitense con il più grande che aveva un diametro di 16 metri mentre il più piccolo di soli 5 metri. Ci sono poi altri due dust devil in lontananza a sinistra e nel centro della ripresa. Il video è stato catturato il 25 gennaio 2025 nella zona del margine occidentale del cratere Jezero chiamata Witch Hazel Hill.
I diavoli di sabbia sono presenti anche sulla Terra e sono un fenomeno che può aiutare gli scienziati a comprendere l’interazione tra la superficie del pianeta e l’atmosfera (molto più rarefatta di quella terrestre). In particolare quando due dust devil si incontrano possono dissolversi a vicenda oppure il più piccolo e debole può unirsi al più grande. In generale si può avere una riduzione della visibilità nella zona interessata (rappresentando un rischio potenziale per le future missioni umane su Marte).
La loro formazione prevede una colonna d’aria calda che sale dalla superficie (dove il terreno è più caldo) verso strati più alti dove è presente aria più fredda e densa. Questo movimento genera anche una rotazione permettendo di raccogliere polvere dalla superficie e sollevandola nell’atmosfera. Il loro studio permette di capire come si muove il vento, la sua forza e la sua direzione.