Il drone marziano NASA Ingenuity ha completato anche il 52° volo

Era la fine di aprile quando scrivemmo l’ultima volta del drone NASA Ingenuity dopo il completamento del 51° volo. Da allora c’è stato un silenzio preoccupante che aveva fatto pensare come il dimostratore tecnologico avesse completato la sua missione e si fosse preso la meritata “pensione”. Sia NASA che JPL non avevano comunicato ulteriori novità fino a qualche giorno fa. Fortunatamente sembra che l’elicottero potrà esplorare ancora Marte.

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Il 26 aprile infatti era stato completato il 52° volo, come previsto. Un problema di comunicazione con il rover Perseverance aveva però fatto in modo che non fossero scaricati i dati e non permettendo quindi di aggiornare il flight log ufficiale e neanche mostrare le nuove immagini (sia quelle della Navcam che quelle della fotocamera RTE). La priorità rimane quella della missione di Perseverance e quindi l’attenzione del JPL e della NASA era per proseguire il cammino del rover, ma questo non ha comunque escluso la possibilità di tornare a far comunicare il drone con la Terra.

NASA Ingenuity ha completato il 52° volo su Marte

Secondo quanto riportato dal flight log ufficiale il 52° volo è avvenuto il 26 aprile, dopo che il 51° volo era invece avvenuto il 22 aprile. La distanza coperta per questa sessione è stata pari a 363 metri con un’altezza massima dal suolo di 12 metri e una velocità di 3,70 m/s. La durata complessiva invece è stata pari a 145″. Si è passati così dal campo volo Nu al campo volo Xi.

nasa ingenuity

Complessivamente NASA Ingenuity ha coperto 12097 metri (poco più di 12 km) mentre la quota massima è stata pari a 18 metri (toccata durante il 50° volo) con una velocità massima rispetto al suolo di 6,50 m/s e un tempo di volo complessivo di circa 93,9 minuti.

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Come spiegato dal JPL e dalla NASA la problematica della mancata comunicazione dei dati del 52° volo stata legata a una piccola collinetta che ha impedito la comunicazione tra drone e rover. Ricordiamo che per semplificare il design del primo si è scelto di impiegare Perseverance come “ponte” verso gli orbiter per poi comunicare con la Terra (e viceversa) attraverso il DSN (Deep Space Network).

Questo significa però che rover e drone non possono essere né troppo distanti, né avere ostacoli tra loro che ne impediscano la comunicazione. Il team di controllo aveva già previsto questa eventualità e quindi aveva programmato di poter ricontattare NASA Ingenuity appena possibile (come detto, la priorità rimane il rover). Questo è avvenuto il 28 giugno.

drone nasa

Josh Anderson (del JPL) ha dichiarato “la parte del cratere Jezero che il rover e l’elicottero stanno attualmente esplorando ha molti terreni accidentati, il che rende più probabile l’interruzione delle comunicazioni. L’obiettivo del team è mantenere Ingenuity davanti a Perseverance, il che a volte implica spingersi temporaneamente oltre i limiti di comunicazione. Siamo entusiasti di essere tornati nel raggio di comunicazione con Ingenuity e di ricevere la conferma del volo 52”.

Il volo 53 si dovrebbe svolgere nei prossimi giorni e sembra che il drone goda ancora di ottima salute anche grazie alla fine dell’inverno marziano che migliora le condizioni complessive del meteo. Il prossimo volo porterà il drone verso ovest per due volte in un zona che interessa anche le analisi di Perseverance. Ricordiamo che la missione dimostrativa del drone sarebbe stata un successo se avesse raggiunto il quinto volo, obiettivo ormai superato da tempo stupendo anche i suoi stessi ideatori.