Il Core Stage di NASA SLS è arrivato al Kennedy Space Center in Florida

Dopo che l’hot fire test del Core Stage NASA SLS ha avuto successo e l’analisi dei dati ha dato esito positivo, il grande stadio principale del lanciatore pesante Space Launch System è stato imbarcato sulla chiatta Pegasus allo Stennis Space Center nel Mississippi per permettere il suo arrivo in sicurezza al Kennedy Space Center, distante circa 1800 km.

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Si tratta di un passaggio fondamentale perché proprio al KSC in Florida si trovano i due booster laterali a propellente solido che dovranno essere collegati al Core Stage insieme alla capsula Orion. Una vera e propria “corsa contro il tempo” per riuscire a rispettare il programma. Secondo la roadmap si dovrebbe arrivare a lanciare la missione Artemis I entro la fine del 2021.

NASA SLS: inizia l’integrazione dei sistemi

L’agenzia ha identificato sei passaggi principali che porteranno al completamento di NASA SLS per Artemis I (che non avrà equipaggio). Il primo, impilare i cinque segmenti dei booster è stato completato qualche tempo fa. Ma ovviamente ne mancano ancora molti altri.

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Il prossimo prevede di issare lo stadio principale da 65 metri d’altezza e 8,1 metri di larghezza tra i due booster per poi fissarlo a questi ultimi. Successivamente verrà inserito quello che viene chiamato LVSA (Launch Vehicle Stage Adapter) che serve a collegare lo stadio principale alla parte superiore dove è presente il secondo stadio e la capsula Orion di NASA SLS.

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Ancora dopo ci sarà l’integrazione dell’Interim Cryogenic Propulsion Stage (ICPS). Si tratta della parte contenente il motore che utilizza ossigeno liquido e idrogeno liquido permettendo di dare alla capsula Orion un’ulteriore “spinta” verso la Luna. Una volta terminata questa fase mancheranno solamente un adattatore per congiungere l’ICPS alla Orion, e la capsula stessa. Con l’arrivo del Core Stage, tutte le componenti si trovano al KSC.

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Anche se sembrano operazioni “semplici” si tratta pur sempre di operare con la massima precisione. Ci sono poi una serie di test intermedi per assicurarsi che l’avionica e i vari sistemi di bordo comunichino correttamente tra loro. Tutte queste fasi si svolgeranno all’interno del grande Vehicle Assembly Building (VAB) del KSC per poi essere portato fino al Launch Complex 39B dove ci saranno gli ultimi test e poi il lancio.

Steve Jurczyk (amministratore facente funzione della NASA) ha dichiarato “il programma per Artemis I sarà una vera sfida. Se le cose andranno davvero molto bene con l’integrazione di SLS e l’integrazione di Orion sulla piattaforma di lancio, abbiamo la possibilità di lanciarlo entro la fine dell’anno solare”. Non c’è ancora una data effettiva per il lancio, ma dovrebbe essere intorno a Novembre 2021. Come spiegato dallo stesso amministratore dell’agenzia spaziale, per riuscire a rispettare le tempistiche tutto dovrà andare bene e non ci dovranno essere contrattempi. Andrà veramente così?