La ricerca e le missioni spaziali stanno assumendo sempre più un ruolo fondamentale per diverse nazioni in tutto il Mondo, sia dal punto di vista scientifico ma anche di sviluppo tecnologico e ingegneristico oltre che economico e politico. Le recenti polemiche per i rapporti tra SpaceX e il Governo Italiano per Starlink sono solo un esempio di come lo Spazio condizionerà sempre di più le vite di tutti. In Italia possiamo contare su alcune aziende importanti (Avio, D-Orbit, Argotec) oltre alla nostra agenzia nazionale, ASI. A livello europeo l’ESA (agenzia spaziale europea) ha realizzato nel corso degli anni operazioni e missioni importanti ma ancora molto c’è da fare e scoprire nel Cosmo.
Nelle scorse ore Josef Aschbacher (direttore generale dell’agenzia) ha annunciato il budget 2025 proposto per l’ESA così da proseguire le proprie operazioni ed espanderle ulteriormente in futuro. Secondo quanto riportato l’agenzia spaziale europea avrà una disponibilità di 7,68 miliardi di euro, ridotta rispetto al 2024 dove invece era di 7,79 miliardi di euro. Pur sembrando una differenza da poco complessivamente, quello che è non traspare è chi ha aumentato i propri stanziamenti e chi invece li ha ridotti. Tra questi ultimi c’è l’Italia, ma non solo.
Durante la conferenza è stato anche aggiunto come l’Europa investe solamente lo 0,06% del prodotto interno lordo per programmi spaziali pubblici a differenza degli USA che toccano lo 0,26%, la Russia con lo 0,17% e la Cina con lo 0,08%. Per portare a termine nuovi programmi e essere più competitivi a livello globale sarà necessario aumentare la spesa oltre a ottimizzarla.
Il budget 2025 dell’ESA si riduce di poco, ma cambiano alcuni equilibri
L’agenzia ha riportato come l’Italia stanzierà 800 milioni di euro per il budget 2025 contro gli 881,2 milioni di euro del 2024 (-81,2 milioni di euro). Il nostro Paese non è però il solo ad aver ridotto il proprio contributo. Per esempio la Germania passerà da 1,172 miliardi di euro a 951 milioni di euro (-220 milioni di euro) mentre il Regno Unito passerà da 448 milioni di euro a 320 milioni di euro (-128,9 milioni di euro).
A incrementare in maniera sensibile l’investimento nell’ESA sarà la Polonia che passerà da 47,7 milioni di euro del budget 2024 a 193,4 milioni di euro per il budget 2025. La Francia passerà invece da 1,048 miliardi di euro a 1,075 miliardi di euro per il 2025 (+26,5 milioni di euro) superando così la Germania. Portogallo e Svizzera sono altri esempi di incrementi sensibili, rapportati alla spesa, con +11 milioni di euro e +10,2 milioni di euro rispettivamente.
Con 7,78 miliardi di euro l’ESA rimane comunque ben distante dalla NASA, come evidenziato durante la conferenza, con quest’ultima che può contare su circa 25 miliardi di euro stanziati (e con i quasi 30 miliardi di euro della Space Force statunitense). L’agenzia spaziale europea sottolinea come ci si stia concentrando sui futuri lanci di vettori europei come Ariane 6 e Vega-C, gestendo al contempo 28 satelliti in orbita, con oltre 40 missioni in preparazione e oltre 10 missioni che dovrebbero prendere il via durante il 2025.
Il 33,6% del totale (2,58 miliardi di euro) è stato assegnato ai satelliti della costellazione Copernicus per l’Osservazione della Terra (+3,1%). Questi satelliti forniscono 350 TB di dati giornalmente che possono essere utilizzati da scienziati, aziende e altre entità per conoscere al meglio il clima del pianeta e le trasformazioni che stanno avvenendo. Il 12,5% del budget 2025 dell’ESA sarà impiegata per la sezione di Navigazione (con i satelliti Galileo), il 10,6% per la Connectivity and Secure Communications e infine il 9,8% per la Space Transportation che punterà anche a finanziare progetti per nuovi vettori che potrebbero vedere la luce in futuro.