IBM presenta Safeguarded Copy e Storage as a Service

Nell’ultimo anno abbiamo assistito a un aumento significativo del fenomeno ransomware, utilizzato sempre di più dai cybercriminali per ottenere l’accesso ai dati aziendali e crittografarli in cambio di un lauto riscatto. Il trend è stato confermato dai dati forniti da SonicWall, una società statunitense specializzata in sicurezza informatica: gli attacchi ransomware nel 2020 hanno raggiunto la cifra record di 304,6 milioni (con un aumento del 62% rispetto al 2019 a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia). La situazione appare ancor più preoccupante in questo 2021: da gennaio a maggio sono già stati segnalati ben 226,3 milioni di attacchi di questo tipo (con una crescita del 116% da inizio anno rispetto al 2020!). 

IBM Safeguarded Copy aumenta la protezione dei propri dati

Per aiutare le aziende ad aumentare la propria sicurezza e, soprattutto, a proteggere meglio i propri dati, IBM ha implementato la funzione “Safeguarded Copy” per la famiglia di storage all-flash IBM FlashSystem. Nello specifico, si tratta di un meccanismo di protezione che non fa altro che creare in modo automatico delle copie di dati sotto forma di “snapshot immutabili”, isolandoli in totale sicurezza all’interno del sistema. In questo modo, infatti, i dati non possono essere visualizzati o modificati da utenti che non sono stati autorizzati, mentre nel caso di violazioni, attività dolose o qualsiasi altra compromissione o interruzione delle operazioni, le aziende possono facilmente ripristinare il tutto grazie a snapshot realizzati prima dell’evento che ha creato il danno. “La protezione da ransomware e altre forme di malware richiede un duplice approccio alla resilienza che implica protezione automatizzata e recovery rapido”, ha affermato Denis Kennelly, General Manager, IBM Storage. “Ecco perché stiamo standardizzando il nostro software di protezione dei dati, Safeguarded Copy, in tutto il nostro portafoglio, per rendere IBM FlashSystem ancora più cyber-resilient. Gli attacchi informatici sono in aumento, ma i dati possono essere protetti e ripristinati se si è preparati”

Come funziona Safeguarded Copy

È importante precisare che Safeguarded Copy utilizza la stessa tecnologia già sperimentata nella famiglia IBM DS8000, una serie di soluzioni di storage innovative che forniscono ai clienti molteplici modi per proteggere i propri dati e ripristinarli rapidamente in caso di violazione. Con Safeguarded Copy, per esempio, gli amministratori dello storage hanno la possibilità di creare una pianificazione automatica degli snapshot sulla base di intervalli predefiniti. Il software separa gli snapshot in “pool” distinti che vengono protetti sul sistema storage, rimanendo inaccessibili. Per eliminare ogni possibile rischio di manomissione o cancellazione dei dati, questi ultimi possono essere utilizzati solo dopo essere stati oggetto di recovery. Inoltre, Safeguarded Copy permette anche l’estrazione e il ripristino di dati specifici dagli snapshot di backup e può essere utilizzato per rilevare i problemi e per velocizzare l’analisi dei dati compromessi. A differenza di alcune soluzioni simili, Safeguarded Copy offre alle aziende la possibilità di configurare i sistemi e pianificare i backup in autonomia, senza necessità di doversi affidare al fornitore di storage per accedere al sistema e configurarlo da remoto.

IBM Storage as a Service è la soluzione più veloce per lo storage hybrid cloud  

Per offrire alle aziende una soluzione più veloce per integrare lo storage hybrid cloud in qualsiasi ambiente di data center, Big Blue presenterà in autunno una nuova offerta chiamata IBM Storage as a Service che si va ad aggiungere alle già disponibili IBM Storage Utility e IBM Cloud Storage Services. Questo nuovo servizio permetterà alle aziende di configurare e strutturare il proprio storage in base alle proprie esigenze: i clienti pagheranno una tariffa unica basata su TB/mese a un tasso annuale fisso e in funzione del livello di prestazioni del sistema adottato. IBM Storage as a Service offrirà a una serie di opzioni contrattuali che vanno da uno a cinque anni (non sono previste penali), mentre IBM si occuperà di tutto il resto: dall’installazione e configurazione fino ai servizi di tipo concierge e supporto. Le aziende, poi, potranno aumentare o ridurre dinamicamente la propria capacità di storage in base alle esigenze, pagando solo ciò che utilizzano. Questo servizio sarà disponibile a partire dal prossimo settembre in Nord America ed Europa, successivamente in altri Paesi. Sono previste tre diverse tipologie di prezzo che terranno conto delle prestazioni, della capacità richiesta e della durata del contratto: IBM Storage as a Service partirà da $ 27/TB/mese. È importante notare che per ogni configurazione, IBM fornirà il 50% della capacità di storage aggiuntiva rispetto all’esigenza del cliente (sarà fatturata alla stessa tariffa una volta utilizzata) per essere in grado di rispondere tempestivamente a una eventuale crescita dei dati. La soluzione sarà estesa anche per IBM Spectrum Virtualize for Public Cloud (IBM Cloud e AWS) e Microsoft Azure. Infine, IBM Storage-as-a-Service supporterà anche soluzioni hybrid cloud realizzate tramite architettura cloud-adjacent di Equinix.