GPU NVIDIA H100 usate come collaterale per ottenere 2,3 miliardi di dollari di finanziamento

CoreWeave, società del settore cloud che sfrutta un’enorme mole di GPU per fornire i propri servizi, si è assicurata una linea di debito di 2,3 miliardi di dollari. L’operazione è stata guidata da Blackstone e Magnetar, con la partecipazione di Coatue, DigitalBridge, BlackRock, PIMCO, Carlyle e Great Elm.

I soldi ottenuti, secondo il CEO Michael Intrator, saranno interamente impegnati per “l’acquisto e il pagamento dell’hardware per i contratti già stipulati con i clienti e per continuare ad assumere i migliori talenti del settore“.

Se un round di finanziamento è cosa comune nel mondo imprenditoriale, è interessante il modo in cui CoreWeave è riuscita a convincere gli investitori, usando le GPU NVIDIA H100 come collaterale. Questa parola indica un bene, di tipo reale o finanziario, che è sostanzialmente messo a garanzia del creditore al momento della scadenza del debito. Una sorta di pegno, sul quale in caso di inadempienza il creditore si rifà a compenso di quanto offerto.

Abbiamo negoziato con loro per trovare un programma per la quantità di garanzie da inserire, quale sarebbe stato il programma di ammortamento rispetto al programma di pagamento“, ha affermato Michael Intrator secondo quanto riportato da Reuters. “Per noi andare a prendere in prestito denaro contro la base patrimoniale è un modo molto conveniente per accedere ai mercati del debito“.

In CoreWeave, nata nel 2017, ha investito anche NVIDIA e per questo ha accesso privilegiato agli acceleratori di ultima generazione di NVIDIA, per i quali c’è molta domanda ma la disponibilità è limitata, nonostante la produzione a pieno ritmo da parte di TSMC.

CoreWeave ha importanti piani di espansione, solo la scorsa settimana ha annunciato la costruzione di un datacenter in Texas da 1,6 miliardi di dollari e punta a espandersi in 14 Stati americani entro fine anno. Quest’anno CoreWeave aveva già ottenuto 421 milioni di dollari di finanziamento da Magnetar sulla base di una valutazione di oltre 2 miliardi di dollari.