Gli smartphone pieghevoli diventeranno davvero mainstream?

Il lancio di Galaxy Z Fold6 e Galaxy Z Flip6 di Samsung ha riacceso i riflettori sul mercato degli smartphone pieghevoli, dispositivi ormai maturi che rappresentano l’ultima evoluzione di una tecnologia che punta a rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi mobili. Galaxy Z Fold6, con il suo design a libro che si apre per rivelare uno schermo più ampio, e Galaxy Z Flip6, che si ripiega verticalmente in un formato tascabile, incarnano due approcci distinti al concetto di pieghevole.

Contrariamente alle aspettative di alcuni analisti, che prevedevano l’arrivo di modelli più accessibili, i nuovi Samsung hanno un prezzo superiore rispetto ai loro predecessori. La novità ha fatto storcere qualche naso, fra gli appassionati che hanno iniziato a chiedersi quale sia la direzione che il mercato dei pieghevoli sta prendendo e se questi dispositivi possano davvero diventare mainstream nel prossimo futuro. Samsung non è l’unica azienda a scommettere su questa tecnologia, e fra i modelli più interessanti disponibili sul mercato non possiamo che citare HONOR Magic V2 e Motorola razr 50 Ultra. Sono solo due esempi di smartphone pieghevoli che hanno catturato l’attenzione degli appassionati di tecnologia distinguendosi, il primo, per il design sottilissimo, il secondo per l’ampio display esterno (quasi) perfettamente sfruttabile.

I vantaggi degli smartphone pieghevoli sono molteplici: in primis, la possibilità di avere uno schermo più ampio in un formato compatto è sicuramente l’attrazione principale. Per i modelli con design a libro, questo si traduce in una maggiore produttività, consentendo agli utenti di lavorare su documenti, navigare sul web o fruire di contenuti multimediali con una comodità paragonabile a quella di un tablet. I dispositivi flip, d’altra parte, offrono la praticità di uno smartphone full-size che può essere facilmente riposto in tasca o in borsa occupando uno spazio minimo. L’esperienza utente unica offerta dai pieghevoli è un altro punto a loro favore: la possibilità di piegare lo schermo apre nuove possibilità in termini di multitasking e interfaccia utente. Ad esempio, è possibile utilizzare metà dello schermo per visualizzare un video e l’altra metà per prendere appunti o navigare sui social media, o ancora sfruttare il design dello smartphone a mo’ di cavalletto, per scattare fotografie da remoto.

Tuttavia, gli smartphone pieghevoli presentano anche alcune sfide significative. La durabilità è una preoccupazione primaria e, nonostante i progressi nella tecnologia degli schermi flessibili, questi dispositivi sono ancora oggi più vulnerabili ai danni rispetto ai tradizionali smartphone con display rigidi. La piega visibile nel punto in cui lo schermo si flette è un altro aspetto che può risultare fastidioso per alcuni utenti, anche se le ultime generazioni hanno fatto notevoli progressi in questo senso. L’ottimizzazione del software rappresenta un’altra sfida: mentre i sistemi operativi e le app si stanno adattando rapidamente a questi nuovi formati, ci sono ancora casi in cui l’esperienza utente non è del tutto fluida e ottimizzata per gli schermi pieghevoli.

Gli smartphone tradizionali, d’altra parte, mantengono diversi vantaggi sui loro cugini pieghevoli. La robustezza e l’affidabilità sono sicuramente al primo posto. Gli utenti possono contare su una tecnologia consolidata e testata, senza preoccuparsi di meccanismi di piegatura o schermi flessibili. Inoltre, i telefoni tradizionali tendono ad avere una migliore resistenza all’acqua e alla polvere, caratteristica cruciale per molti utenti. Un altro vantaggio significativo degli smartphone tradizionali è la maggiore autonomia della batteria. I dispositivi pieghevoli, a causa del loro design più complesso e degli schermi più grandi, tendono ad avere batterie più piccole e a consumare più energia, risultando in una durata della batteria inferiore rispetto ai modelli standard di pari fascia.

Infine, arriviamo al fattore che forse più di tutti frena l’adozione di massa degli smartphone pieghevoli: il prezzo. Contrariamente alle aspettative degli analisti, i costi non sembrano diminuire, ma anzi, per i modelli più alti in gamma sembra ancora aumentare. Questo posiziona i pieghevoli in una fascia di mercato di nicchia, accessibile solo a una piccola parte di consumatori disposti a pagare un premium significativo per questa tecnologia.

Alla luce di queste considerazioni, è lecito chiedersi se gli smartphone pieghevoli siano davvero destinati a diventare la consuetudine, magari sostituendo i top di gamma tradizionali nel futuro come linea evidente di differenziazione rispetto ai modelli meno costosi. La risposta, al momento, sembra essere negativa. I top di gamma tradizionali continuano a offrire un pacchetto completo di prestazioni, fotografia, autonomia e resistenza che i pieghevoli faticano a eguagliare. Mentre i foldable si distinguono certamente per il loro fattore di forma unico, non riescono ancora a superare gli smartphone convenzionali in molti aspetti cruciali che definiscono un vero top di gamma.

I dispositivi pieghevoli nel formato “fold” spesso risultano più scomodi da utilizzare rispetto ai tradizionali smartphone, senza offrire un valore aggiunto sufficientemente marcato da giustificare il compromesso. La maggiore superficie dello schermo è certamente un vantaggio in alcune situazioni, ma non sempre compensa la mancanza di praticità nell’uso quotidiano. D’altra parte, i modelli “flip” si stanno configurando sempre più come dispositivi modaioli, e non come soluzioni dalle funzionalità immancabili. Il loro appeal risiede principalmente nel design accattivante e nella nostalgia per i telefoni a conchiglia del passato, ma in termini di funzionalità e prestazioni, spesso non riescono a competere con i flagship tradizionali.

Un aspetto cruciale da considerare è inoltre la longevità del dispositivo: gli utenti che investono in uno smartphone, specie se di fascia alta, si aspettano che il dispositivo duri nel tempo, mantenendo prestazioni elevate per diversi anni. La resistenza di un foldable, nonostante i progressi tecnologici, rimane inferiore a quella di uno smartphone tradizionale e lo sarà probabilmente ancora per molto tempo. Inoltre, il mercato degli smartphone è in continua evoluzione, con nuove tecnologie che emergono costantemente. Ad esempio, le feature di IA generativa, la fotografia computazionale avanzata, i display ad alta frequenza di aggiornamento e le tecnologie di ricarica ultra rapida, sono tutti elementi che stanno ridefinendo ciò che ci si aspetta da un dispositivo mobile. Insomma, per la maggior parte degli utenti non sembra esserci l’esigenza di un form factor innovativo, anche se sarà da vedere cosa porterà sul mercato l’ingresso di Apple.

In questo contesto i pieghevoli si configurano come una categoria distinta di dispositivi di fascia alta, capaci di offrire un’esperienza unica ma non necessariamente superiore in tutti gli aspetti. Il futuro del mercato degli smartphone sarà probabilmente caratterizzato da una maggiore diversificazione, con i consumatori che avranno sempre più scelta, ma per vedere i foldable diventare veramente mainstream, sarà necessario un ulteriore abbassamento dei prezzi, miglioramenti significativi nella durabilità e nell’autonomia, e una maggiore ottimizzazione software. Solo allora potremo considerare la possibilità che questi dispositivi diventino i veri top di gamma del futuro, con l’atteso ingresso di Apple nel mercato che potrebbe rimescolare le carte.