Gli incentivi sorridono a Stellantis: dentro tutte le elettriche e le plug-in. Ecco quali sono

Gli incentivi statali per l’acquisto di nuove vetture a basse emissioni inquinanti sono confermati, e sebbene con i limiti che ormai conosciamo, abbiamo visto come alcune case si stiano già preparando ad accogliere i clienti desiderosi di approfittarne.

Tra queste ci sarà sicuramente Stellantis, con tutti i marchi facenti parte del gruppo, che probabilmente sarà quella che più di tutti trarrà vantaggi dai nuovi contributi. Questo perché praticamente tutte le sue auto elettriche ed ibride plug-in rientrano nei limiti di spesa imposti dal decreto, e quindi potranno ottenere il maggior vantaggio in termini di riduzione di prezzo.

Partiamo dai marchi italiani. Escludendo i veicoli commerciali, Fiat al momento ha una sola auto elettrica, la nuova 500. La piccola compatta, che finora ha ottenuto un discreto successo di vendite, rientra negli incentivi con tutte le sue versioni. Anche scegliendo la nuova “3+1” nella versione speciale “La Prima”, il prezzo parte da 38.700 euro, che potrebbe quindi diminuire di 5.000 euro per i clienti con i requisiti di massimo incentivo. Passando ad Alfa Romeo, al momento non ci sono ancora auto elettriche, ma solo la Tonale con motorizzazione plug-in hybrid. Si tratta comunque di una novità, i cui prezzi non sono ancora dettagliati, ma che non dovrebbero superare la soglia massima consentita per questo tipo di veicoli, che corrisponde a 45.000 euro IVA esclusa.

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Passiamo al lato francese della fusione FCA-PSA, partendo da Peugeot. Qui la piattaforma in comune tra tutti i marchi ha generato una gran quantità di auto elettriche, che per il marchio del Leone hanno la forma di e-208 ed e-2008. Diverse nelle dimensioni, ma molto simili in dettagli estetici e per gli interni, le due auto a batteria partono rispettivamente da 34.050 euro e 39.000 euro. Anche scegliendo l’allestimento più completo e costoso, il GT, entrambe rientrano nei paletti imposti, con un prezzo di 37.250 euro e 42.100 euro.

Peugeot però vuole dire anche ibride plug-in, ed i modelli che hanno questa scelta sono tanti. Si parte dalla nuova 308, a sua volta disponibile come berlina o station wagon, che sta in un range di prezzo tra 37.150 euro e 43.350, a seconda di configurazioni e lunghezza del veicolo. Tutte le versioni riceverebbero quindi fino a 4.000 euro di incentivo. Lo stesso dicasi per la 508, la nuova ammiraglia di casa, che anche con il GT Pack resta per un soffio dentro gli incentivi, con un prezzo di 54.550 euro. Non rientrano solo le versioni “Sport Engineered”, poiché partono da circa 70.000 euro. Ma non è finita, perché alla festa si aggiunge anche il SUV 3008, che grazie ad un prezzo massimo di 50.300 può sempre beneficiarne.

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Sempre restando in ambito francese, con Citroën la situazione è abbastanza simile, anche se full electric troviamo solo la ë-C4. Con due allestimenti, Feel e Feel Pack, rientra comunque, grazie a prezzi di partenza di 33.800 e 37.400 euro. Sul fronte del plug-in hybrid invece si può scegliere tra C5 Aircross SUV e sulla berlina/coupé C5X. Anche in questo caso l’ampio limite di spesa consentito per la categoria fa rientrare tutte le versioni, che partono spesso da circa 40.000 euro, con la punta massima della C5X Shine, che costa 43.250 euro.

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Si completa il trio francese con DS Automobiles, che già oggi ha una versione elettrificata per ogni modello in gamma. Solo la DS 3 Crossback E-Tense è 100% elettrica, che anche se configurata al massimo, con l’allestimento Performance Line+, non supera i 40.000 euro di prezzo di partenza. Si sale poi alla DS 4 E-Tense, che ha un listino piuttosto articolato, che potete trovare riassunto nel nostro test drive, ma che comunque non supera i 49.000 euro, e quindi è sempre incentivabile. Lo stesso succede con DS 7 Crossback E-Tense, che oscilla tra 45.000 e 51.000 euro, ottenendo sempre il bonus. Sfora il limite solo la DS 9 E-Tense, a causa del prezzo di partenza di circa 58.000 euro.

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Ultima, ma non per ordine di importanza, nella famiglia ex-PSA, troviamo Opel, che in un certo senso ricalca l’offerta di Peugeot. Le auto sono infatti partorite sulle stesse piattaforme, e con le medesime motorizzazioni, ed in questo caso anche la gamma è molto simile nei segmenti proposti. Si parte dalla Corsa-e, che ovviamente rientra negli incentivi in virtù di prezzi che partono da poco più di 29.000 euro, ed arrivano al massimo a 31.348 euro. Sempre 5.000 euro di sconto quindi disponibile, così come succede per Mokka-e, che si può portare a casa da 34.598 euro, o al massimo per 39.598, nella configurazione E-Ultimate. Si passa poi alle plug-in hybrid, ovvero nuova Opel Astra (anche station wagon) e Grandland, che hanno ampia varietà di prezzi, ma con prezzi comunque compresi nella forbice 34.000-43.000 euro.

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Resta quindi da parlare solo di Jeep, che al momento non ha nessuna full electric, poiché la prima – ve l’abbiamo mostrata qui – arriverà solo nel 2024, ma ha tre modelli plug-in. Si tratta di Renegade 4xe, con prezzo di partenza di poco meno di 35.000 euro, e di Compass 4xe, che invece supera di poco i 40.000 euro. Resta fuori la terza ibrida ricaricabile, la Wrangler 4xe, per via del prezzo fuori dai limiti: parte da 74.800 euro.

In tutto questo excursus non abbiamo considerato i veicoli commerciali presenti a listino nei vari brand, anche se alcuni potrebbero in effetti essere considerati vetture per privati. Come nel caso, ad esempio, della Opel Zafira-e Life che nella versione Business Edition da 41.990 euro rientra negli incentivi per elettriche.