GameStop Italia dice addio allo storico marchio per presentarsi con una nuova identità: Gamelife. Il passaggio non riguarda solo l’insegna dei negozi, ma coinvolge anche il sito e-commerce e le piattaforme digitali. L’annuncio arriva dopo mesi di transizione, durante i quali alcuni punti vendita avevano già adottato il nuovo logo.
La catena rimane operativa con oltre 260 negozi distribuiti in tutto il paese, mentre la piattaforma online è stata migrata su gamelife.it, già attivo con catalogo aggiornato, schede prodotto dettagliate e nuove opzioni di ritiro in negozio. Restano disponibili tutte le aree merceologiche precedenti, dai videogiochi fisici alle console, dagli accessori ai prodotti tech, fino al merchandise legato a film, anime e fumetti.
Il rebranding è accompagnato da una nuova strategia di comunicazione rivolta a una community eterogenea che va oltre il pubblico gamer tradizionale, e segue l’acquisizione di GameStop Italia da parte di Cidiverte. Tra gli elementi centrali, l’obiettivo di rendere gli store dei luoghi di scoperta per appassionati di gaming, cultura geek e tecnologia consumer.
Gamelife manterrà anche le promozioni su prodotti usati, il sistema di valutazione per il ritiro dei titoli fisici e la carta fedeltà. Le attivazioni locali continueranno a coinvolgere tornei, sessioni di gioco in store e collaborazioni con content creator, a testimonianza di un’impronta che punta a rafforzare il legame diretto con i clienti.
L’operazione si inserisce nel più ampio contesto europeo, dove il gruppo titolare, New Retail, ha già avviato una transizione simile in Germania, Austria e Svizzera. GameStop rimane attivo negli Stati Uniti e in altri mercati, ma in Italia il nuovo nome segna l’inizio di una fase con obiettivi più articolati sul fronte retail e online.
Negli ultimi anni GameStop era andata incontro a una serie di difficoltà. Con la crescita delle piattaforme digitali come PlayStation Store, Xbox Store, Steam ed Epic Games Store, sempre più utenti scelgono di acquistare e scaricare i giochi online. Questo ha eroso in modo progressivo uno dei canali di vendita principali per GameStop: il software fisico. Inoltre, Il mercato dell’usato – una colonna portante del modello GameStop – ha perso peso. Le console più recenti (come PS5 Digital Edition o Xbox Series S) non hanno lettore ottico, e molti publisher legano i contenuti digitali a un solo account, il che rende difficile rivendere o scambiare i titoli. Infine, il sito e-commerce non sempre è stato all’altezza delle aspettative in termini di performance, usabilità e disponibilità di prodotti: si spera che con gamelife.it possa esserci un’inversione di tendenza.