Fine della corsa per Fanatec? La casa madre è in bancarotta, ma non tutto è perduto

Endor AG, casa madre del brand Fanatec, molto noto nell’ambito delle periferiche per il sim racing, ha presentato istanza di insolvenza presso il Tribunale di Landshut per l’indebitamento a cui non riesce più a far fronte.

Il tentativo di ristrutturare Endor AG in conformità alla legge tedesca sulla stabilizzazione e la ristrutturazione aziendale (StaRUG) è fallito“, si legge in una nota. “Il motivo è stata la richiesta dell’ex amministratore delegato e azionista di maggioranza di convocare un’assemblea generale straordinaria per impedire una riorganizzazione ai sensi dello StaRUG senza presentare uno scenario alternativo valido”.

Nella nota si spiega che nelle ultime settimane si sono svolte le trattative con l’azionista di maggioranza affinché si arrivasse a una riorganizzazione finanziaria che coinvolgesse tutti gli azionisti. Tuttavia, queste trattative si sono interrotte “senza esito a causa di richieste irrealistiche”.

Sapevamo che Corsair si era lanciata nell’impresa di salvare Endor AG e Fanatec, ma il tentativo è andato a vuoto (almeno per il momento). “L’investitore strategico Corsair ha quindi deciso di non effettuare ulteriori pagamenti dal finanziamento ponte“, poiché le continue problematiche hanno reso impossibile una riorganizzazione nell’ambito dello StaRUG. “Anche le banche finanziatrici hanno rifiutato ulteriori finanziamenti a causa del sovraindebitamento”.

Il consiglio di amministrazione spiega di essere rammaricato che non sia stato possibile concludere le trattative con Corsair, “che erano già in fase avanzata”.

Non tutto però sembra perduto. Infatti, la nota stampa spiega che “nell’ambito della procedura di insolvenza viene ora avviato un ulteriore processo aperto per il salvataggio, con l’obiettivo di riorganizzare l’azienda e garantire il sito di Landshut e i posti di lavoro”. Il CdA è fiducioso che “la società sarà rilevata da un investitore nel corso della procedura di insolvenza” e presume che “Corsair sia ancora interessata ad acquisire Endor AG“.

Il debito di Endor AG è salito a 70 milioni di euro, soprattutto nella fase di crescita dopo il 2020. A ciò si aggiungono gli elevati debiti accumulati nei confronti di fornitori e altri partner commerciali, nonché il necessario prestito ponte di Corsair. Di conseguenza, le passività del Gruppo sono cresciute a oltre 95 milioni di euro. A fronte di un fatturato annuo di circa 100 milioni di euro, ciò ha portato al sovraindebitamento e all’insolvenza.

“Il consiglio di amministrazione imputa le ragioni della crisi aziendale in numerose decisioni gestionali sbagliate prese negli ultimi anni. Ne sono un esempio la costruzione sovradimensionata della nuova sede aziendale, gli ordini di chip e merci calcolati male che hanno portato a forti svalutazioni e la mancata introduzione di processi e sistemi per un valore di milioni”, aggiunge la nota.

Endor AG garantirà “vendite e i servizi di garanzia e riparazione senza limitazioni e i clienti continueranno a ricevere gli aggiornamenti dei driver e del software“.

“Vorremmo ringraziare i nostri clienti, dipendenti e partner commerciali per la fiducia e il sostegno che ci hanno dato negli ultimi mesi”, ha commentato Andres Ruff, CEO di Endor. “Nell’ambito della procedura di insolvenza, continueremo la ristrutturazione e lavoreremo a pieno ritmo per riorganizzare l’azienda. Siamo fiduciosi che usciremo rafforzati da questa situazione e torneremo a un percorso di crescita sostenibile e redditizio”.